Pisa: Tomás Saraceno – Conurbazioni nebulose/Conurbações nefelibatas

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa), la Faculda de de Arquitetura e Urbanismo da Universida de de São Paulo (FAU USP) e l’European Gravitational Observatory(EGO), in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di São Paulo, presentano

TOMÁS SARACENO
CONURBAZIONI NEBULOSE/

CONURBAÇÕES NEFELIBATAS

dialogo con Stavros Katsanevas

con la partecipazione di Luciano Migliaccio, Giselle Beiguelman, Lucia Tongiorgi Tomasi, Alessandro Tosi
Mercoledì 9 giugno ore 15:00

Tomás Saraceno, uno dei più importanti e originali protagonisti dell’arte contemporanea, dialoga con il fisico Stavros Katsanevas, direttore di EGO (European Gravitational Observatory), tra arte, scienza e architettura. Partecipano all’incontro Luciano Migliaccio (FAU USP), Giselle Beiguelman (FAU USP), Lucia Tongiorgi Tomasi (Accademia dei Lincei), Alessandro Tosi (Università di Pisa, direttore del Museo dellaGrafica). L’evento, secondo appuntamento di Connessioni. Architetture immaginarie tra passato e futuro/ Conexões. Arquiteturas Imaginárias entre o Passado e o Futuro, ciclo di incontri con grandi artisti del passato e del presente, è organizzato con la collaborazione tecnica del Polo Multimediale dell’Università di Pisa e si può seguire in diretta streaming sul canale YouTube del Sistema Museale di Ateneo e sulle pagine Facebook del Museo della Grafica e di MediaEventi.

Per partecipare, è possibile collegarsi a:
YouTube Sistema Museale di Ateneo: https://youtu.be/JayMgVvEDmA
Pagina Facebook Museo della Grafica
Pagina Facebook Media Eventi

IMMAGINE DI APERTURA – Invito all’Evento

Messina Biblioteca Regionale: “Ho fatto un sogno sulla mia città…”

Lunedì 7 giugno 2021, alle ore 10, presso il Salone Eventi della Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” si svolgerà, nel rispetto delle norme di contrasto epidemiologico al Covid, “Ho fatto un sogno sulla mia città…..Messina nell’immaginario degli studenti degli Istituti Superiori”, manifestazione conclusiva del Progetto Scuola 2019-2020.
La partecipazione è limitata alla presenza di quanti in rappresentanza della Biblioteca e degli Istituti scolastici, le Autorità invitate e i giornalisti.
Sarà postato, a decorrere da giorno 8 giugno p.v., sulla pagina Facebook d’Istituto il video completo della manifestazione conclusiva: https://www.facebook.com/bibliotecaregionaledimessina/?ref=bookmarks

Manifesto

IMMAGINE DI APERTURA – Il manifesto dell’evento.

Messina Biblioteca Regionale: Le tre cantiche nella traduzione siciliana di Tommaso Cannizzaro

Il 28 maggio 2021, alle ore 17:30, in diretta live sulla pagina Facebook della Biblioteca un evento coinvolgente in collaborazione con l’Orchestra da Camera di Messina: “Le tre cantiche nella traduzione di Tommaso Cannizzaro. E la Commedia è sempre… Divina”. Performance per voci, suoni e immagini”. L’iniziativa culturale, inserita nel cartellone “Maggio dei Libri” promosso dalla Città di Messina, intende celebrare due anniversari importanti: il 700° dalla morte del Sommo Poeta Dante Alighieri e il centenario dalla morte del letterato messinese Tommaso Cannizzaro. 

https://www.facebook.com/bibliotecaregionaledimessina/?ref=bookmarks

Dal 2011, il CEPELL, acronimo per Centro per il libro e la lettura, Istituto autonomo del Ministero della Cultura che dipende dalla Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore, assolvendo all’obiettivo precipuo di “promuovere politiche di diffusione del libro, della cultura e degli autori italiani e di realizzare iniziative e campagne informative per sensibilizzare e incentivare i giovani alla lettura” ha istituito la Campagna Nazionale di Lettura “Il Maggio dei Libri”.

Tale Campagna, che vanta l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, per il 2021 propone la celebrazione della figura insigne del Sommo Poeta Dante Alighieri, nel 700°anniversario della Sua morte. La“Città di Messina”ha aderito con un ricco calendario di eventi in presenza, on line e con video, coinvolgendo associazioni, istituti comprensivi, biblioteche, librerie e case editrici.

Anche la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo”,che già in passato,rispondendo all’appello del CEPELL,aveva per l’occasione realizzato momenti culturali diversificati, riscuotendo importanti consensi e mettendo in atto novelle energie,ha voluto essere partecipe alla programmazione della”Città di Messina” e, sotto l’egida dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, ha predisposto un proprio evento in diretta streaming sulla pagina Facebook d’Istituto, il 28 maggio 2021,alle ore 17,30:

“Le tre cantiche nella traduzione siciliana di Tommaso Cannizzaro. E la Commedia è sempre… Divina”.
Performance per voci, suoni e immagini

La singolare iniziativa che la Biblioteca propone, dà risalto a due anniversari importanti:l’uno già menzionato e tracciato dal Cepell che celebra Dante Alighieri, e l’altro,il centenario dalla morte del letterato Tommaso Cannizzaro avvenuta in Messina, il 25 agosto 1921. Le due figure del panorama letterario italiano,sebbene appartenenti a epoche lontane risultano aver in comune proprio la Divina Commedia,di paternità del Sommo,della quale l’illustre messinese fu eccellente traduttore in dialetto siciliano.

La traduzione in vernacolo delle Cantiche della Commedia del Cannizzaro, custodita in originale presso questa Biblioteca, è stata pubblicata nel 1904 ed è la prima integrale traduzione siciliana dell’opera dell’Alighieri. Il Cannizzaro, che fu poeta, critico letterario e traduttore, viaggiatore, poliglotta, dallo spirito indomito – militò infatti tra le file garibaldine – si dedicò a tale impresa letteraria “con lavoro assiduo e febbrile – come lo stesso ricorda nell’introduzione – temendo che la pazienza e il vigore mi venissero meno, a tradurre ordinatamente l’intero poema“. Difatti, un primo tentativo, nel 1877, l’aveva portato ad innamorarsi dell’idea di “voltare in terza rima siciliana la commedia di Dante”, guardando alle traduzioni già attuate in altre lingue e dialetti italiani, considerando il Siciliano “assai adatto”. Desistette, però, preso dallo scoraggiamento e da ulteriori impegni, per riprendere laddove aveva lasciato vent’anni prima, il 25 aprile del 1900, ricorrenza del Centenario della Visione Dantesca.

Il Suo è da considerarsi un vero capolavoro, basato su un approfondito studio della lingua siciliana, e segnatamente messinese, ben congegnato e, poeticamente, perfetto. È lodevole la finalità per cui si diede alla stesura: diffondere” nel popolo insulare il maggior poema che vanti non solo la letteratura nostra, ma la poesia in genere. Rendere accessibile a tutte le classi…”. Un capolavoro in cui l’uso del vernacolo non giunge a trasformare il contenuto in parodia, come già altri autori avevano fatto, bensì ne è interpretazione fedele e seria.

Voci, suoni, forme grammaticali, utilizzate con maestria dall’autore, consapevole delle affinità esistenti fra il dialetto fiorentino dantesco e il vernacolo siciliano, dei legami fra il volgare illustre e la lingua siciliana. Composizione poetica, frutto di un intenso lavoro di lima per non sfocare il concetto originale e, nel contempo, non avvilire la rima. Tommaso Cannizzaro guardò a quanto fatto anche in prospettiva di fruizione da parte di chi non era avvezzo al dialetto siciliano, rendendo più prezioso il testo con note in calce di fonetismo, vocalismo, consonantismo del dialetto siciliano corredate di schemi fonetici. Un’elencazione, poi, di “voci e forme della parlata messinese non registrate nei vocabolari siciliani e adoperate nella presente traduzione”rendono l’idea dell’immenso e appassionato lavoro e della sua unicità.

La Biblioteca Regionale iscrive, così, nel calendario della “Città di Messina” un momento culturale che riuscirà a coinvolgere e affascinare quanti vorranno collegarsi alle 17:30 di venerdì 28 maggio, sulla pagina Facebook. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione della Direttrice, Dr.ssa Tommasa Siragusa e l’intervento del curatore del progetto, l’etnomusicologo, Dr. Mario Sarica, sarà dato spazio a un video composito realizzato dalla Biblioteca in collaborazione con l’Associazione Orchestra da Camera di Messina, sotto l’egida dell’Assessorato Regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo. Trattasi di una produzione drammaturgico/musicale dell’ Orchestra da Camera di Messina.

La piacevole visione che verrà offerta si articolerà in esecuzioni musicali, in prima assoluta, dei Maestri e autori dei temi musicali originali: Gemino Calà (clarinetto e fiati pastorali), Stefano Sgrò (percussioni), Antonio Garufi (contrabbasso), e in letture di alcuni brani tratti dalla Divina Commedia nella versione tradotta in siciliano da Tommaso Cannizzaro, rese dagli attori Antonio Previti e Gabriella Zecchetto. Dalla loro voce risuoneranno termini della parlata messinese presenti negli studi del Cannizzaro, così nel declamare il canto XXX del Purgatorio si potranno udire: “Anciuliddhu“ e “Allelujannu”.

Nel Maggio dei libri, saranno protagonisti del video i testi in argomento, posseduti da questa Biblioteca: “in primis” le preziose edizioni illustrate della Divina Commedia, che costituiranno il ricco percorso della pubblicazione principe del Sommo Poeta attraverso i secoli, reso fruibile on web nell’allestimento di un’esposizione nella quale troveranno posto anche altre famose opere. Altresì un settore, anche con manoscritti e testi con dediche autografe, sarà dedicato al poeta, critico letterario e traduttore Tommaso Cannizzaro, ancora purtroppo poco conosciuto, ma che fu autore di rilievo nella storia letteraria e politica della Messina a cavallo tra Ottocento e Novecento e si distinse a livello nazionale e europeo.

IMMAGINE DI APERTURA – Il manifesto dell’evento.

Roma: webinar – Le sfide dell’Iran contemporaneo

Le sfide dell’Iran contemporaneo
04/06/2021 -16:00 –18:00
Webinar su piattaforma zoom.
Per partecipare scrivere – entro il 2 giugno – a:

info@vision-gt.eu

Partecipano:

  • Prof. Pejman Abdolmohammadi – Università di Trento
  • Amb. Alberto Bradanini – già ambasciatore Iran, saggista
  • Prof. Giampiero Cama – Università di Genova
  • Prof. Carlo Giovanni Cereti – La Sapienza Università di Roma
  • Dr. Tiberio Graziani – Vision & Global Trends

Nel corso del webinar sarà presentato il volume “Contemporary Domestic and Foreign Policies of Iran” di P. Abdolmohammadi (Università di Trento) e G. Cama (Università di Genova)

Il webinar è organizzato da Vision & Global Trends -International Institute for Global Analyses
in collaborazione con: 
Scuola di Studi Internazionali (Università di Trento)
•Dipartimento di Scienze Politiche (Università di Genova)

La Biblioteca Regionale di Messina partecipa alla rassegna “Pedagogie dell’Essenziale”

Maestre e Maestri nella storia d’Italia” – Appuntamento 19 maggio 2021 ore 12 in diretta live sulla piattaforma Microsoft Teams dell’Università degli Studi di Messina

L’interessante tematica “Maestre e Maestri d’Italia” che verrà discussa durante un intervento in modalità telematica da parte della Direttrice della Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” di Messina, Dr.ssa Tommasa Siragusa, è inserita nella corposa calendarizzazione della seconda edizionedel Progetto “Pedagogie dell’essenziale”, curata dall’Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali che anche quest’anno si avvale della partecipazione di illustri studiosi,docenti e responsabili di Istituzioni e Enti di istruzione e culturali.

La trattazione “de qua” – incentrata sul processo evolutivo della didattica delle scuole oggi definite primarie, dal periodo post-unitario, anche sotto il profilo normativo, sarà preceduta da un’introduzione a cura della coordinatrice Prof.ssa Caterina Sindoni, ordinario di Storia della Pedagogia. Le riflessioni svolte dalla Biblioteca indagheranno le storie, i progetti e i sogni sottesi alla tipologia di insegnamento, con focus sul ruolo dei protagonisti, ancora ai nostri giorni non adeguatamente valorizzato: compiti che non involgono la corretta trasmissione dell’istruzione tout court, ma si caratterizzano altresì per la loro connotazione altamente formativa, in ispecie negli Istituti scolastici Primari. Proprio per le superiori motivazioni la Biblioteca è grata del proprio coinvolgimento, nella fondata convinzione che la strutturata iniziativa del Cospecs contribuirà a far compiere importanti passi avanti nel solco di una piena presa di coscienza della funzione delle Maestre e dei Maestri: infatti,la prospettiva di un sano sviluppo in toto del nostro Paese, non può essere disgiunta dalla considerazione della essenzialità di seminare bene in rapporto alla crescita delle generazioni future.

Farà da corollario all’iniziativa, l’allestimento di un’esposizione bibliografica che sarà resa fruibile anche in modalità web attraverso i canali social d’Istituto, una rassegna assai interessante per comprendere l’evoluzione della didattica. La Biblioteca, infatti, possiede importanti testi, italiani e stranieri, in materia raccolti nel Fondo Bongiovanni: 240 monografie, 43 miscellanee riportate nei registri topografici, e ancora documenti di valutazione che riepilogano i risultati scolastici, per singole materie, degli allievi delle scuole primarie dei tempi passati, i loro quaderni delle esercitazioni con bellissime copertine. A questa raccolta si aggiungono, altresì, pregevoli testi, anche datati, recuperati attraverso recenti progetti catalografici Sbn Web.

La ripresa video dell’incontro, arricchita da immagini della esposizione bibliografica a corredo, sarà postata, a decorrere dal 20 maggio p.v., sulla pagina Facebook d’Istituto: https://www.facebook.com/bibliotecaregionaledimessina/?ref=bookmarks
Per Info: Ufficio Relazioni con il Pubblico urpbibliome@regione.sicilia.it – Tel.090674564

IMMAGINE DI APERTURA – Elaborazione grafica della locandina

Pompei: lo scavo di Civita Giuliana porta alla luce un carro cerimoniale

Il ministro della cultura Dario Franceschini continua a stupire. Appena riconfermato nel nuovo governo Draghi, eccolo baciato dalla fortuna con una nuova scoperta a nord di Pompei. Ha fatto a tempo ad annunciare l’incarico di un giovane direttore come Zuchtriegel per il Parco Archeologico e gli Dei pompeiani si sono manifestati grati a quanti operano con dedizione per la cultura italiana e in particolar modo del Meridione. «Si tratta di una scoperta di grande valore scientifico – ha commentato il ministro – Un plauso e un ringraziamento al Parco Archeologico di Pompei, alla Procura di Torre Annunziata e ai Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale per la collaborazione che ha scongiurato che reperti così straordinari fossero trafugati e illecitamente immessi sul mercato».

Lo straordinario rinvenimento, emerso quasi integro dallo scavo della villa suburbana in località Civita Giuliana, oltre le mura della città antica, è un grande carro cerimoniale a quattro ruote. È stato rinvenuto nel porticato antistante la stalla, dove nel 2018 erano emersi i resti di tre cavalli. Il reperto mantiene ancora, in ottimo stato di conservazione, i suoi elementi in ferro, le bellissime decorazioni in bronzo e stagno, i resti lignei mineralizzati, le impronte degli elementi organici.

«È una scoperta straordinaria per l’avanzamento della conoscenza del mondo antico. – dichiara Massimo Osanna, Direttore uscente del Parco archeologico – A Pompei sono stati ritrovati in passato veicoli per il trasporto, come quello della casa del Menandro, o i due carri rinvenuti a Villa Arianna, ma niente di simile al carro di Civita Giuliana. Si tratta infatti di un carro cerimoniale, probabilmente il Pilentum noto dalle fonti, utilizzato non per gli usi quotidiani o i trasporti agricoli, ma per accompagnare momenti festivi della comunità, parate e processioni».

Intervento del Ministro Franceschini
Gli scavi riportano alla luce il grande carro cerimoniale

IMMAGINE DI APERTURA Uno dei piccoli medaglioni in stagno che riproducono amorini impegnati in varie attività – Foto di Luigi Spina

ENIT e ADSI per rilanciare la rete delle dimore storiche

di Francesca Cicatelli

L’Associazione Dimore Storiche Italiane ed ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo hanno siglato un protocollo d’intesa per l’individuazione di strategie finalizzate a coniugare l’attività di promozione turistica svolta dall’ENIT con la vocazione turistica della rete delle dimore del circuito ADSI e del territorio in cui sono collocate. Le attività previste dalla convenzione vanno dalla partecipazione a eventi fieristici di promozione dell’offerta turistica all’elaborazione di itinerari volti a scoprire l’identità storica, culturale e artistica italiana; dallo sviluppo di itinerari enogastronomici alla messa a punto di percorsi per la valorizzazione dei paesaggi intatti. ADSI ed ENIT, inoltre, si impegnano a coordinare le proprie attività di collaborazione con gli organismi centrali statali e gli enti locali (con particolare riguardo alle Regioni).

«ADSI ha in essere un’intensa attività di promozione del territorio attraverso itinerari dedicati alla scoperta del patrimonio immobiliare privato e delle importanti testimonianze artistiche, storiche, di tradizioni, di identità e cultura che esso racchiude», ha dichiarato Giacomo di Thiene, Presidente di ADSI. «Per tali ragioni è importante l’intesa raggiunta con ENIT, che valorizza l’intero circuito ADSI, ubicato su tutto il territorio peninsulare ed in particolare nei borghi: in questo modo, si contribuisce alla diversificazione e all’ampliamento dell’offerta turistica verso destinazioni meno note al grande pubblico. La rete delle dimore dell’ADSI, inoltre, fornisce un accesso specifico al mondo dell’enogastronomia italiana, elemento fondamentale della nostra cultura e tradizione da sempre apprezzato anche all’estero. Un patrimonio la cui diffusione e qualità potrebbe davvero diventare strategico per la ripartenza del Paese se adeguatamente sostenuto”.

«Vogliamo potenziare il patrimonio identitario della rete delle dimore storiche come presidi di memoria e cultura. Un particolare valore aggiunto per investire sul turismo di prossimità e una leva strategica per declinare i nuovi trend dinamici del turismo post emergenza Covid. L’Italia è la prima al mondo per numero di beni culturali e di siti riconosciuti patrimonio dall’Unesco, ben 55. Merito di una tradizione storica e culturale che spinge ogni anno milioni di turisti a visitare le nostre città, rendendoci la destinazione turistica tra le prime al mondo, ha dichiarato il Presidente Enit Giorgio Palmucci.

IMMAGINE DI APERTURA  

Alfredo Ceraso – Cronologia della Shoah

Il Giorno della Memoriaè una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l’Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo Anniversario della Liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
CONTINUA LA LETTURA SU WIKIPEDIA: Giorno della Memoria

IMMAGINE DI APERTURA – L’entrata del campo di concentramento di Auschwitz con la celebre scritta Arbeit macht frei, Il lavoro rende liberi. (Fonte Wikipedia)

Sciascia, intellettuale dal forte impegno civile. L’Italia gli deve molto

“Un intellettuale al quale l’Italia deve molto” così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini nel giorno del centenario della nascita di Leonardo Sciascia. “Una personalità animata da forte impegno civile e passione democratica – aggiunge il Ministro – capace di analisi, critiche e spunti narrativi di grande attualità, autore di romanzi e racconti ai quali occorre ritornare per comprendere appieno il nostro Paese”.

Per ricordare questo grande scrittore siciliano lasciamo la parola a sua figlia Anna Maria Sciascia intervistata daDaniela Spalnca di TeleacrasWEB.

Leonardo Sciascia : sua figlia lo ricorda cosi !

IMMAGINE DI APERTURA – Manifesto delle manifestazione organizzata dalla Fondazione Leonardo Sciascia

Pompei: il termopolio della Regio V tra nature morte, resti di alimenti e vittime dell’eruzione

“Pompei, ultima scoperta”, docufiction realizzata dall’appena nata Direzione Rai Documentari, con le immagini esclusive del Thermopolium, andato in onda in prima serata su Rai2 ha galvanizzato l’attenzione degli italiani. «I dati di ascolto del documentario su Pompei sono un segnale per la cultura e una pagina importante per il servizio pubblico. La Rai deve continuare a scommettere su programmi di qualità che rafforzano il legame degli italiani col patrimonio culturale». Con queste parole il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha commentato il successo della trasmissione.

La scoperta archeologica è una ulteriore testimonianza della vita quotidiana a Pompei. Il Termopolio, oggi diremmo una tavola calda, è riemerso nello slargo che fa da incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi, nuovo ambiente di scavo della Regio V sul quale il documentario si è incentrato. Le decorazioni del bancone di vendita raffigurano su un prospetto, la bella figura di una Nereide (divinità marina) a cavallo, mentre sull’altro lato del bancone compaiono immagini inerenti alle attività di vendita. I termopoli erano molto diffusi nel mondo romano, tanto che nella sola Pompei se ne contano almeno ottanta. I cittadini avevano l’abitudine di consumare il prandium (il pasto) fuori casa. Lungo la via si fermavano al banco dove all’aperto si servivano bevande e cibi caldi, come sta ad indicare il nome stesso, di origine greca, formato dalle parole termos caldo e poleo vendo. I cibi erano conservati in grandi dolia (giare) incassate nel bancone di mescita in muratura. Si potevano gustare animali d’allevamento oppure cacciagione. L’ambiente della taverna era certamente di richiamo grazie al suo bancone a forma di “elle”, decorato da variopinte raffigurazioni che rappresentavano le attività che si svolgevano nella bottega. Né più né meno che un’insegna commerciale. Oltre ai dipinti sono state rinvenute anfore intatte e vasi con i resti degli alimenti e delle pietanze già cucinate. In uno dei riquadri riaffiorati è riprodotto l’ambiente della locanda, così come doveva mostrarsi ai frequentatori, con il banco con gli avventori, contenitori in vetro e in ceramica, mensole. In altri riquadri pittorici due anatre germane sul piano di vendita sono pronte per essere arrostite o farcite, e altre pietanze da assaporare. In un angolo è rappresentato un “cave canem” ovvero l’avvertimento di fare attenzione al un cane posto al guinzaglio. Sulla cornice qualche mattacchione ha graffito anche un insulto verso il padrone del locale, forse uno schiavo di recente reso libero, che suona letteralmente «Nicia cacatore invertito». I resti dell’uomo sulla cinquantina sono stati rinvenuti, insieme a quelli del suo cagnolino, nel retro del locale, disteso su una branda, schiacciato probabilmente dal crollo del solaio. Un altro corpo è stato rinvenuto presso il bancone.

Nel Termopolio sono stati rinvenuti oggetti da dispensa e da trasporto, come nove anfore, una patera di bronzo, due fiasche, un’olla di ceramica comune da mensa. Il pavimento dell’ambiente era rivestito da uno strato di cocciopesto (ovvero frammenti in terracotta pestata e mista a cementante), decorato a tratti con inserzioni di marmi policromi (alabastro, portasanta, breccia verde e bardiglio). Massimo Osanna, Direttore del Parco Archeologico di Pompei dal 2016, ha anticipato, nel corso delle conferenze stampa, l’intenzione di rendere molto presto visitabile al pubblico questa nuova area di scavo. «L’idea, pandemia permettendo è quella di aprire l’accesso al Termopolio a Pasqua 2021, facendo passare i visitatori dal cantiere di restauro della grande Casa delle Nozze d’argento, chiusa al pubblico ormai da decine di anni».

LEGGI LA SCHEDA SUL SITO DEGLI SCAVI: Riaffiora per intero il termopolio della Regio V

IMMAGINE DI APERTURA