Arabia Saudita ed Israele si incontrano a Venezia alla mostra di Benedetta Paravia “Women in Love”

Un momento dell’incontro

“Women in Love”
Video-mostra di Benedetta Paravia (Princess Bee)

2.12 – 23.12.2022
Palazzo Bembo, Riva del Carbon, ITSLIQUID Group, 30124, Venezia

Un incontro storico ha suggellato il successo dell’apertura della mostra di video arte NFT contro le mutilazioni genitali femminili: “Women in Love” visitabile a Venezia fino al 23 Dicembre 2022; mostra che ha avuto il sostegno fattivo da parte di due personaggi dello spettacolo e della cultura d’eccezione come Luca Barbareschi ed Asia Argento.
L’ex ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar, che Netanyahu stesso nominò per la missione a Roma, ha incontrato la Principessa saudita S.A. Ruba al Saud a Palazzo Bembo, che ospita “Women in Love”, un progetto multimediale di sensibilizzazione contro il crimine delle mutilazioni genitali femminili. Eydar, fra le altre cose, ha commentato il lavoro della Paravia evidenziandone la volontà di combattere contro il senso di colpa del piacere femminile che invece per gli ebrei è considerato sacro. Ha inoltre espresso alla Principessa la speranza che con la presidenza Netanyahu si renda possibile l’entrata dell’Arabia Saudita negli Accordi di Abramo che furono firmati per sancire la pace da Emirati Arabi Uniti, Barhain ed Israele . 
L’ambasciatore Eydar, infine, ha regalato alla Principessa il suo nuovo libro “All’arco di Tito: un ambasciatore d’Israele nel Belpaese”. I due hanno parlato delle loro radici comuni in Medio Oriente e della speranza in un futuro migliore per tutti i popoli della Regione.  
Con l’occasione Eydar ha invitato la Principessa a visitare Israele.

Benedetta Paravia

Benedetta Paravia

Artista poliedrica e creative producer Benedetta Paravia aka Princess Bee è tornata in Italia dagli Emirati Arabi Uniti, dove lavora creando un ponte tra Medio Oriente ed Europa attraverso la cultura, la formazione universitaria, le canzoni (di cui una per la pace, “Angels”, patrocinata dall’UNESCO), i libri, i programmi televisivi e cross mediali al femminile, le sfilate, le mostre d’arte e la solidarietà. È l’italiana più famosa nel mondo arabo, unica personalità ad oggi autorizzata – all’interno del Museo del Cairo – per un servizio fotografico ed icona della sua amata città d’adozione: Dubai. È Vice Presidente ed Ambasciatore di A.N.G.E.L.S. – Associazione Nazionale Giovani Energie Latrici di Solidarietà – ONLUS.
È anche l’orgoglio di Google con il 100% di notizie positive a lei dedicate. Collabora con La Repubblica e RepTV.

Wikipedia: https://en.m.wikipedia.org/wiki/Princess_Bee
Instagram: @benedettaparavia @princessbeemusic
Website: www.benedettaparavia.com

Daniele Pedone

Daniele Pedone fotografo e per questa Mostra si è affiancato all’Artista Benedetta Paravia in qualità di direttore della fotografia, ha collaborato con importanti personalità nel campo delle arti visive quali Peter Lindbergh, Bruce Weber, Mario Testino ed altri. Ha vissuto a New York, Londra e alle Isole Canarie. Di ritorno in Italia ha abbracciato il progetto artistico-culturale umanitario Women in Love.



Artista|Benedetta Paravia
Location | Palazzo Bembo, Riva del Carbon, 30124, Venezia VE
Durata della Mostra| 2.12 – 23.12.2022
Opening |2 Dicembre alle ore 17:00 per i media e dalle 18:00 alle 21:30 per gli ospiti

Ufficio stampa e comunicazione
Davide Federici – Responsabile ufficio stampa
Carlotta Berti – Per informazioni e gestione social
www.fg-comunicazione.it
press@fg.comunicazione.it
info@davidefederici.it

Milano, Fabbrica del Vapore: In dirittura d’arrivo la mostra “Zerocalcare. Dopo il botto”

ZEROCALCARE
DOPO IL BOTTO

Dal 17 dicembre arriva alla Fabbrica del Vapore di Milano
la grande personale di ZEROCALCARE,
talento del fumetto italiano che, con oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific,
racconta di noi, della politica e di storie di resistenza collettiva.

Fabbrica del Vapore, Milano
17 dicembre 2022 – 23 aprile 2023

Zerocalcare (Michele Rech), classe 1983, fumettista italiano tra le figure più interessanti, complesse e di denuncia della scena culturale contemporanea – dopo il grande successo riscosso con l’omonima serie Tv – sarà protagonista di una grande mostra personale che si terrà a Milano negli spazi della Fabbrica del Vapore dal 17 dicembre 2022 al 7 aprile 2023.

La mostra Zerocalcare.Dopo il botto è ideata da Silvia Barbagallo, prodotta da Arthemisia e organizzata da Minimondi Eventi Arthemisia in collaborazione con Piuma, promossa dal Comune di Milano-Cultura negli spazi di Fabbrica del Vapore ed è curata da Giulia Ferracci.

La frammentazione sociale all’indomani della pandemia; l’accrescimento delle paure all’epoca di una crisi globale e di un conflitto nel cuore dell’Europa; il forzato isolamento e la solitudine che hanno inevitabilmente generato disgregazione e causato la perdita di contatto con la realtà; la politica e le resistenze.
Attraverso oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific, 
questi sono solamente alcuni dei temi al centro di questa importante esposizione milanese.

ZEROCALCARE Dopo il botto è una mostra che accoglie in sé due anime, faccia delle stessa medaglia: da un lato i suoi protagonisti, ciascuno emblema di un portato simbolico esistenziale e collettivo di valori legati alla sopravvivenza della propria pelle in un contesto ormai sempre più difficile da vivere; dall’altra ricorda al visitatore che ancora è possibile fare “un pezzo di strada insieme” a chi ha gli stessi obiettivi, nutrire una passione collettiva connessa all’ideale di resistenza politica, ai grandi temi dell’uomo comune di fronte alle prove della vita.
Se, infatti, il frantumarsi di una comunità – come raccontato dall’autore in Macerie prime (2017) e Macerie prime sei mesi dopo (2018) – è una reazione di sopravvivenza legata alla condizione di incertezza che si vive, per Zerocalcare la vera soluzione passa attraverso un’azione collettiva che ogni giorno viene messa in campo.

Sin da subito, l’allestimento di mostra proietta il visitatore all’interno di una città immaginifica e post-apocalittica dove, al centro della scena, è posta una strada circondata da palazzi disegnati dall’autore.
Le facciate degli edifici colpiti da un cataclisma planetario portano inevitabilmente a una riflessione su quanto le nostre vite private e il nostro contribuito nella dimensione collettiva siano cambiate a seguito della pandemia: dietro le porte tombate delle case s’intravedono gli occhi di chi cerca fughe di sopravvivenza e tentacoli di animali mostruosi tentano il largo.

A partire da questo scenario, tra teche espositive contenenti alcune delle tavole realizzate dall’autore durante i mesi del lockdown, si snodano le varie sezioni che articolano la mostra seguendo i temi più cari a Zerocalcare: dalle forme di resistenza incarnate dal popolo curdo, ai lavoratori che protestano per condizioni di vita più dignitose; dal ruolo delle donne alle molte altre battaglie condotte da gente comune come espressione di quotidiana resistenza.
Questi uomini e gli storici protagonisti zerocalcareschi – dal Cinghiale, al Secco, a Lady Cocca – sono gli abitanti di questa città apparentemente disastrata ma che, invece, mantiene fuochi di vitale resistenza, emblematicamente rappresentata da una fiammella sorretta da alcuni di loro che, come un’apparizione, si stagliano lungo il percorso.

L’esposizione si sviluppa poi nelle due aree retrostanti gli edifici, pensate come due differenti “mondi”, quello interno e quello esterno all’autore.
Se, infatti, da una parte trovano spazio i contenuti riferiti alle relazioni e alle ingiustizie sociali – Strati (L’Essenziale n. 15, 2022), La memoria è un ingranaggio collettivo (La nostra storia alla sbarra, 2004) e tavole come La Rabbia (2016) tratte dal mondo punk da cui proviene l’autore e che corrisponde alla sua tribù d’appartenenza -, dall’altra si accede al mondo biografico, alla vita interiore di Zerocalcare, a quella di tutti i giorni dove le angosce e le paure dell’artista raccontano in realtà la vita di tanti di noi, con il filo dell’ironia a legare tutta la sua produzione.

Chiudono il percorso i Santi protettori, ritratti su tela e foglie d’oro provenienti dall’immaginario mitico dell’autore che rappresentano i tipici personaggi del suo repertorio, alcuni famosi, altri meno noti: dal T-rex a Lady Cocca del Robin Hood, dal mitico cantante dei Nirvana, Kurt Cobain all’anarchico italiano Gaetano Bresci, fino alla coraggiosa difensora dei diritti umani Nasrin e al ‘Secco’, storico amico di Rech.
I santi hanno un ruolo simbolico all’interno del percorso espositivo sia come segno di protezione che come combattenti contro l’inequità e l’ingiustizia del nostro presente. Icone centrali per la nostra contemporaneità che raccontano, in maniera scanzonata, che i santi e gli eroi di oggi non sono solo quelli che sacrificano la propria vita con gesta memorabili ma sono – anche e soprattutto – quelli che combattono quotidianamente per avere un posto nel mondo.

Il catalogo della mostra è edito da Bao Publishing, in continuità con la pubblicazione di tutti i libri Zerocalcare in Italia.


Uffici Stampa Minimondi Eventi
Patrizia Renzi patrizia@renzipatrizia.com
Giulia Magi giuliamagi@gmail.com

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

Ufficio Stampa Comune di Milano
Elena Conenna | elenamaria.conenna@comune.milano.it

Relazioni esterne Arthemisia
Camilla Talfani | ct@arthemisia.it

MOSTRA ITINERANTE: Torino-Genova, una rotaia lunga 170 anni :1853-2023

Strada ferrata Torino Genova

“1853-2023, Torino-Genova, una rotaia lunga 170 anni”

dal 7 dicembre a Palazzo Monferrato, Alessandria 
Via S. Lorenzo, 21

Nella mostra è possibile ripercorrere, tramite illustrazioni e immagini multimediali, la storia della realizzazione della prima importante infrastruttura su rotaia della storia italiana. Arteria fondamentale per collegare la capitale del regno di Sardegna e il suo porto sul mar Ligure.  

A Palazzo Monferrato di Alessandria, dal 7 dicembre 2022 al 5 febbraio 2023, è aperta al pubblico  la mostra “1853-2023, Torino-Genova, una rotaia lunga 170 anni”, dove è possibile ripercorrere, tramite illustrazioni e immagini multimediali, la storia della realizzazione della prima importante infrastruttura su rotaia della storia italiana e dove in contemporanea si propongono alcuni elementi di riflessione e di confronto tra le problematiche del periodo immediatamente precedente l’Unità nazionale. 

Ponte sul Po a Moncalieri

Il percorso espositivo articola il proprio racconto lungo alcune principali sezioni tematiche: Introduzione; L’attività preparatoria (1825-1845); I promotori del progetto: Camillo Cavour e Carlo Alberto; Il cantiere (1848-1853), luogo di sperimentazioni tecniche e tecnologiche; L’immagine della ferrovia attraverso la lente degli artisti; Evoluzione delle stazioni e del materiale viaggiante; La Torino-Genova e lo sviluppo del Nord-Ovest; Gli sviluppi attuali e futuri della linea.

Tratto Asti-Alessandria

Oltre ai pannelli che sviluppano le singole sezioni, la mostra dispone di un tavolo con tecnologia touch screen, sul quale è possibile selezionare e ingrandire le 15 incisioni che il pittore svizzero Carlo Bossoli ha realizzato nel 1853 per un volume pubblicato a Londra (The Railway between Turin and Genoa), e inoltre consultare fin nei più minuti dettagli una planimetria di fine Ottocento che descrive le dotazioni tecnologiche della linea.

Il progetto espositivo è promosso dal Comitato per i 170 anni della linea ferroviaria, un organismo nato nell’ambito della Fondazione SLALA (Sistema Logistico del Nord-Ovest), in collaborazione con la Camera di Commercio di Alessandria-Asti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, il Comune di Alessandria, e l’Università del Piemonte Orientale. 

Genova cerimonia ufficiale di inaugurazione alla presenza del sovrano Vittorio Emanuele II

Il format prescelto è quello di una mostra itinerante che possa essere ospitata presso le principali città collocate lungo i 165 chilometri della tratta ferroviaria: in particolare, Torino, Asti, Alessandria, Novi Ligure e Genova. 

Il racconto di questa storia affascinante – perché “è su questa linea che si è fatta l’Italia” – è affidato a un progetto curato da Roberto Livraghi, presidente del Comitato per i 170 anni della linea ferroviaria, e allestito da Line.lab di Giorgio Annone. 


La mostra di Alessandria è realizzata con la speciale collaborazione operativa di: ALEXALA, Circuito Cultura e Territorio, ASM Costruire Insieme, DLF Alessandria-Asti, Fondazione FS, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, RFI-Rete Ferroviaria Italiana.

sito web https://toge170.org
Tel 0131 313404

L’inaugurazione è prevista mercoledì 7 dicembre alle ore 18 e la mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 5 febbraio con i seguenti orari: venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19.  L’ingresso è gratuito e il biglietto è cumulativo per il museo “Alessandria Città delle Biciclette”, ospitato al terzo piano dello stesso Palazzo Monferrato.

Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Valerio De Luca resp. addetto stampa
Via Piave 74 – 00198 Roma – www.freetrade.it  Skypecavallaro.melina

Roma: Street Art For Rights 2022 presenta in anteprima il muro finito di ETNIK

Etnik al lavoro su di un muro del quartiere Settecamini
Foto di © Elenoire

Street Art for Rights 2022

La street art per l’Agenda 2030 ONU

In anteprima le foto del muro finito di ETNIK, uno degli street artist più affermati al mondo grazie al suo inconfondibile stile

Roma è pronta ad accogliere un nuovo capolavoro dell’urban art internazionale grazie a Street Art For Rights, il festival che dal 2020 vuole raccontare e diffondere la cultura della sostenibilità attraverso la street art. Al centro del progetto i 17 Sustainable Development Goals (SDGs) dell’agenda 2030 ONU: l’idea è quella di filtrare i 17 Goals con l’occhio dell’arte contemporanea promuovendo la realizzazione di 17 opere murarie da parte di diversi street artist nell’ottica di portare questioni sociali, economiche e culturali sui muri dei quartieri periferici della capitale, in zone conosciute per situazioni di forte difficoltà.

Rispetto per l’ambiente e arte si fondono quindi nella street art, vale a dire il linguaggio figurativo nato in strada. Scopo principe di questa espressione artistica è, infatti, la riqualificazione delle periferie tramite l’abbellimento di edifici e strutture civiche già esistenti. Combattere il grigiore del cemento con la vivacità dei colori, rendendo le città più belle e vivibili e allo stesso tempo trasmettere messaggi in maniera diretta, senza filtri o censure. Anche le strade e i muri possono diventare un mezzo per denunciare le cause del cambiamento climatico. Così writer e artisti di tutto il mondo grazie a Street Art For Rights regalano alla Capitale momenti di riflessione con opere che sensibilizzano le persone al rispetto dell’ambiente.

Dopo le opere di Attorep, Natalia Rak, Barbara Oizmud, Manuela Merlo in arte HUMAN, NSN997, Davide Toffolo e Marqus, scopriamo in anteprima il muro finito di Etnik realizzato nel quartiere Settecamini.

Obiettivo 12 – Consumo sostenibile
Etnik – Quartiere Settecamini

L’urban artist di fama internazionale Etnik, attivo da oltre 30 anni nella scena dell’arte urbana, per il suo murales si è ispirato al goal numero 12 con ‘‘La Casa nella Casa”, il titolo del suo lavoro che oltre ad essere una visione sulla vera e propria architettura abitativa dedicata ai temi ecologici e di riciclo è allo stesso tempo uno spunto a lavorare su se stessi, sulle nostre abitudini quotidiane. Con le sue illustrazioni geometriche fatto di forme, volumi e cromatiche che talvolta portano a figure astratte, Etnik vuole rappresentare l’equilibrio precario dell’essere umano e l’incessante velocità del mondo contemporaneo. Etnik anche con questo muro porta avanti una personale ricerca artistica capace di veicolare un forte messaggio, il punto di vista dell’artista sulla città e le parti di cui si compone, e con esso sviluppare la sua peculiare poetica.

Etnik

Chi è Etnik? 

Artista di origine svedese attualmente di stanza a Torino, è attivo nella scena graffiti writing sin dai primi anni ’90. È attualmente uno degli street artist più affermati al mondo grazie al suo inconfondibile stile. Durante la sua carriera ha ricercato sempre una nuova strada per superare i limiti classici della disciplina portando la pittura murale ad alti livelli, ideando e organizzando anche eventi che hanno messo in contatto i migliori artisti del panorama europeo. Dal 2001 il suo modo di dipingere comincia ad evolversi verso forme geometriche e architettoniche, partendo dal lettering che diviene la base su cui Etnik imposta l’intero impianto concettuale e compositivo della sua ricerca artistica. Oggi lavora nel suo studio a Torino, viaggiando molto per realizzare wall painting di grandi dimensioni e partecipare ad esposizioni in galleria in tutto il mondo.

Il progetto, ideato e diretto da Giuseppe Casa e curato da Oriana Rizzuto, è organizzato dall’associazione culturale Taste & Travel in collaborazione con MArteSocial e MArteGallery e prevede un programma triennale di attività volte alla futura creazione di un museo a cielo aperto, pubblico e gratuito, al di fuori dei percorsi più battuti della Capitale.

Il progetto, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Street Art for RIGHTS è organizzato dall’Ass. cult. Taste & Travel, e fa parte delle attività sviluppate da MArteSocial, un incubatore   incentrato sulla sensibilizzazione di problematiche sociali attraverso progetti artistico-culturali che possano generare un impatto positivo sugli abitanti dei quartieri meno serviti che chiedono a gran voce servizi, cultura e integrazione. Street art for Rights è prodotto da MArtegallery e e fa parte dei progetti speciali all’interno della #BiennaleMArteLive, appuntamento biennale multiartistico e a carattere internazionale.


INFORMAZIONI UTILI
STREET ART FOR RIGHTS – III EDIZIONE

CONTATTI
Sito: www.streetartforrights.it
Mail: info@streetartforrights.it – info@martegallery.it
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Instagram: www.instagram.com/streetartforrights_/

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