Cremona, Museo Civico Ala Ponzone: Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria

Il 26 maggio 1573 Sofonisba Anguissola, tra le più intriganti pittrici del Rinascimento italiano, sposava il nobile siciliano Fabrizio Moncada. Dopo anni passati a corte a Madrid come dama di compagnia della regina Isabella e tutrice delle infante, la pittrice cremonese veniva accolta nella piccola corte di Paternò, alle falde dell’Etna, dove iniziava una nuova vita.
Qui restò sino al 1579 quando, deceduto il marito nel corso di un attacco di pirati avvenuto nel mare di Capri, decise di tornare a Cremona. In realtà non vi fece mai ritorno, travolta da un fulminante amore per il capitano della nave che la conduceva a Genova, si fermò a lungo nella città ligure prima di tornare ancora una volta in Sicilia, ma questa volta a Palermo, dove morirà quasi centenaria.
La sua attività di “Reggitrice” del feudo dei Moncada è ben documentata. Altrettanto non lo è però quella di pittrice in quegli stessi anni.

09 Aprile 2022 – 10 Luglio 2022
Cremona, Museo Civico Ala Ponzone

SOFONISBA ANGUISSOLA
E LA MADONNA DELL’ITRIA

Sofonisba Anguissola: Madonna dell’Itria (particolare)

La mostra “Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria”, è attesa al Museo Ala Ponzone di Cremona dal 9 aprile al 10 luglio, da dove poi si sposterà al Museo Diocesano di Catania.
Obiettivo dell’originale esposizione è mettere in luce gli anni passati da Sofonisba a Paternò, prendendo il via da un’opera certa di quel momento, la pala della Madonna dell’Itria oggi patrimonio della chiesa dell’Annunciata di Paternò.
Nel dipinto, di dimensioni considerevoli, l’artista cremonese riassume e aggiorna le trasformazioni iconografiche della Madonna Ogiditria, modello trasmesso dal mondo bizantino e presto recepito nelle Isole e nelle regioni meridionali italiane al seguito delle comunità greche e albanesi giunte dai Balcani. La popolare iconografia che inizialmente propone la Madonna a mezzo busto con in braccio il Bambino Gesù seduto in atto benedicente e che la Vergine indica con la mano destra (da qui l’origine dell’epiteto) si trasforma a partire dal XVI secolo nella complessa figurazione in cui la Vergine sovrasta una cassa lignea portata a spalla da due monaci basiliani (i “calogeri”). Essi fanno riferimento alle leggende relative al trafugamento e alla messa in sicurezza, entro una cassa, della miracolosa icona che si voleva dipinta dallo stesso san Luca e che a lungo era stata considerata una protettrice dagli abitanti di Costantinopoli, prima della definitiva catastrofe del 1453. Per sottrarla alla furia distruttiva degli Ottomani i monaci che l’avevano in custodia l’avrebbero affidata ai flutti e così sarebbe giunta sui lidi occidentali. Il culto riservato alla Madonna d’Itria raggiunse pertanto grandissima popolarità, e nel corso del XVI secolo chiese a lei dedicate sorsero ovunque in Sicilia e la Madonna dell’Itria venne proclamata Patrona dell’isola.
È accertato che il 25 giugno 1579, Sofonisba, in procinto di lasciare l’isola, abbia donato questa sua opera al convento dei francescani di Paternò, allora luogo di sepoltura dei Moncada. Da lì è transitata alla chiesa dell’Annunciata da dove alcun mesi or sono è partita alla volta di Cremona per essere sottoposta ad un integrale restauro.
La mostra propone la pala restaurata, accanto ad altre testimonianze (affreschi, dipinti su tavola e tela, sculture) provenienti dalla Sicilia, ma anche dal Nord Italia, che permettono di seguire l’evoluzione del tema iconografico dall’icona medievale della Madonna Odigitria a quella moderna della Madonna dell’Itria.
La mostra, che si avvale di un Comitato scientifico formato da Donatella Aprile, Gabriele Barucca, Michele Bacci, Gioacchino Barbera, Roberta Carchiolo e Mario Marubbi, conclusa l’esposizione cremonese, sarà riproposta dal 12 agosto al 4 dicembre, al Museo Diocesano di Catania. Ad accompagnarla un approfondito catalogo.


Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499 – www.studioesseci.net
simone@studioesseci.net – referente Simone Raddi

Bologna: La luminaria “Grazie Lucio” sarà donata alla Fondazione Sant’Orsola dal mecenate Francesco Amante

Venerdì 8 aprile 2022 alle ore 17.30 nel Day Hospital di Oncologia, Padiglione 2, del Policlinico di Sant’Orsola verrà installata in modo permanente un’opera d’arte donata dall’imprenditore e mecenate bolognese Francesco Amante,da sempre vicino alla sua città e al territorio.

Ad accogliere i pazienti del reparto di Oncologia del Sant’Orsola sarà la scritta al neon “Grazie Lucio che è parte dell’installazione luminosa che nell’inverno 2020 ha riacceso via d’Azeglio a Bologna con i versi della canzone della canzone “Futura” del cantautore Lucio Dalla.

Cerimonia: Venerdì 8 aprile 2022 ore 17.30
Policlinico di Sant’Orsola, Day Hospital di Oncologia, Padiglione 2
Via Pietro Albertoni 15, Bologna

Le parole del brano musicale, divenute arte urbana, nella forma di una poesia visiva raccolgono il miglior auspicio che ci possa aspettare dalla vita: cantare il futuro; per questo Francesco Amante si è aggiudicato il pezzo durante l’asta di beneficienza organizzata ad ottobre 2021 dal Consorzio degli Esercenti di via d’Azeglio Pedonale, con il patrocinio del Comune di Bologna e della Fondazione Lucio Dalla, in collaborazione con Sotheby’s e con la Galleria d’Arte Maggiore – GAM.

L’installazione luminosa “Grazie Lucio”, firmata dall’artista Pablo Echaurren e realizzata dall’artigiano Antonio Spiezia, andrà ora ad illuminare il Day Hospital di Oncologia Policlinico di Sant’Orsola a Bologna, dove ogni anno oltre 1.800 pazienti ricevono le terapie per sconfiggere patologie oncologiche.

Dichiara Andrea Faccani, Presidente della Fondazione Lucio Dalla “La gara di solidarietà che ha animato l’asta benefica ha testimoniato il grande affetto che accompagna il ricordo di Lucio e l’impegno di chi vi ha partecipato a contribuire in modo concreto al benessere delle persone, impegno che Francesco Amante oggi rinnova donando la luminaria “Grazie Lucio” al day hospital di oncologia, un gesto molto bello di cui siamo felici di essere testimoni. Siamo davvero lieti che grazie a questa donazione l’affettuoso omaggio di Pablo Ecahurren a Lucio che chiudeva la sequenza delle installazioni luminose dedicate a Futura possa continuare a splendere portando conforto e fiducia in un futuro migliore a coloro che vivono le difficoltà dei percorsi di cura. In questa occasione di gioia ci teniamo anche a ricordare con affetto Franco Calarota, con cui abbiamo condiviso gli eventi benefici delle luminarie dedicate alle canzoni di Lucio e che ne è stato il cuore e l’anima, certamente sarebbe stato felice di essere qui a condividere questo momento importante”.

Afferma l’imprenditore Francesco Amante: “Da collezionista quale sono, ritengo che le opere d’arte debbano il più possibile essere fruite dal pubblico. In tale senso mi sento vicino alla prospettiva del caro Amico Concetto Pozzati quando asseriva che le opere dovrebbero avere le ruote per girare. Delle tre opere acquistate all’evento benefico delle luminarie dedicate a “Futura” di Lucio Dalla a favore della Fondazione Policlinico Sant’Orsola, la più importante “Grazie Lucio” ho deciso di donarla alla Fondazione Sant’Orsola, perché possa essere anche un segnale di conforto e di speranza, un auspicio da leggere, da vedere, da sperare… un auspicio, di guarigione e con esso di vita attraverso un semplice ma importante “Grazie” di luce”.

Amante non è nuovo a queste iniziative filantropiche: ricordiamo l’installazione Sala d’Attesa presso il Pantheon della Certosa di Bologna, il grande lampadario di Casa Grande collocato davanti alla Cineteca di Bologna e il restauro e ricollocazione delle sculture in bronzo di Romagnoli sulla facciata di Palazzo d’Accursio in piazza Maggiore, dove erano posti e rimossi 75 anni fa.

L’asta, organizzata da Sotheby’s, ha raccolto un totale di 122 mila euro, che – detratte le spese vive sostenute dagli organizzatori – è stato devoluto a favore della Fondazione Sant’Orsola per la ristrutturazione radicale del reparto di degenza oncologica. Durante la serata, che ha visto la partecipazione di oltre 350 ospiti, la scritta “Grazie Lucio” ha registrato il prezzo più alto battuto in asta per la cifra di 16.000 euro.

Alla cerimonia interverranno:

  • Luca Rizzo Nervo, Assessore Welfare, Nuove Cittadinanze e Fragilità del Comune di Bologna;
  • Giacomo Faldella, Presidente della Fondazione Sant’Orsola;
  • Andrea Ardizzoni, Primario del reparto di Oncologia Medica del Policlinico Sant’Orsola;
  • Emanuela Sponza, Presidente del comitato tecnico Fondazione Lucio Dalla;
  • Dea Melotti, vice Presidente del Consiglio Direttivo della Fondazione Lucio Dalla;
  • Francesco Amante, collezionista e mecenate

INFO UTILI
Cerimonia di consegna di una delle luminarie dedicate alla canzone “Futura” di Lucio Dalla da parte di Francesco Amante

QUANDO: Venerdì 8 aprile 2022 ore 17.30
DOVE: Policlinico di Sant’Orsola, Day Hospital di Oncologia, Padiglione 2, Via Pietro Albertoni 15, Bologna

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Nominata la Giuria del Bando Internazionale Residenze promosso da DiDe Distretto del Design e Festival del Tempo

DiDe Distretto del Design e Festival del Tempo lanciano la
Call Internazionale per Residenze per la terza edizione della
Genova BeDesign Week
18-22 maggio 2022

Scadenza candidature 16 aprile 2022

Nominata la Giuria del Bando Internazionale Residenze, promosso da DiDe Distretto del Design e Festival del Tempo, per la realizzazione di installazioniall’interno di una parte del centro storico di Genova per la terza edizione della Genova Design Week.

La Giuria è costituita da: Anna Daneri – Curatrice, Maria Cristina Finucci – Architetto e Artista, Luca Gibello – Direttore ilgiornaledellarchitettura.com, Marco Guarino – Architetto_Ordine Architetti PCC Genova, Gianluca Peluffo – Architetto_Peluffo & Partners.

Il tema del concorso è incentrato sulle relazioni tra tempo e spazio: la call è aperta a tutti -artisti, designer, architetti e creativi in genere- senza limiti di età. I vincitori del concorso riceveranno un premio di euro 500,00, ospitalità e assistenza per tutto il periodo della residenza, avendo così l’opportunità di partecipare ad uno degli eventi più importanti a livello nazionale ed entrare in contatto con professionisti, operatori culturali ed aziende.

La scadenza per le candidature è fissata al 16 aprile 2022 e tutte le informazioni e il bando sono disponibili sui siti web del DiDe Distretto del Design www.didegenova.it e del Festival del Tempo www.festivaldeltempo.it.

I vincitori verranno resi noti il 2 maggio 2022.

La Genova BeDesign Week è promossa da DiDe Distretto del Design, sostenuta dal Comune di Genova, dalla Camera di Commercio, da Confcommercio Genova, dalla Regione Liguria e dall’Ordine e Fondazione Architetti PCC di Genova e vede la collaborazione con una molteplicità di realtà locali, nazionali e internazionali.

SCARICA IL MODULO DI PARTECIPAZIONE BANDO INTERNAZIONALE RESIDENZE
GENOVA BEDESIGN WEEK 2022 / FESTIVAL DEL TEMPO 2022


INFO

Genova Design Week
Associazione Distretto del Design APS
Via Chiabrera, 33 R – Genova
Tel.: +39 0102367619
segreteria@didegenova.it
https://www.didegenova.it

Festival Tempo
Associazione culturale blowart
Direttrice artistica Roberta Melasecca
tel. +39 3494945612
info@festivaldeltempo.it
www.festivaldeltempo.it

Segreteria Bando Internazionale Residenze
mail: iltempodelcorpo@gmail.com
Roberta Melasecca tel: + 39 3494945612
Monica Palazzini: tel: + 39 3488296767

Bando al link:
https://drive.google.com/drive/folders/1JkLG4SaRHCiblJPClXvBW0HLih_LwWwp?usp=sharing

Ufficio stampa DiDe Distretto del Design
mail: tomaso.torre@libero.itpress.didegenova@libero.it

Ufficio Stampa Festival del Tempo
mail: press@festivaldeltempo.it

Livorno: VITTORE GRUBICY. Un intellettuale-artista e la sua eredità. Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo

Vittore Grubicy De Dragon, al Museo della Città di Livorno dall’8 aprile al 10 luglio, offre realmente ciò che promette nel titolo ovvero, osservare come e quanto questa nuova figura di Intellettuale sia stata al tempo un singolare artista oltre che gallerista e scopritore di talenti, e come abbia inciso sulla scena artistica internazionale tra il divisionismo e il simbolismo.

08 Aprile 2022 – 10 Luglio 2022
Livorno, Museo della Città, Polo culturale dei Bottini dell’Olio

VITTORE GRUBICY.
Un intellettuale-artista e la sua eredità.
Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo

Progetto di mostra a cura di Sergio Rebora e Aurora Scotti Tosini,
promosso da Fondazione Livorno e realizzato da
Fondazione Livorno – Arte e Cultura insieme al Comune di Livorno

Vittore Grubicy De Dragon, L’ultima battuta del giorno che muore, 1896, olio su tela, cm 36 x 31, collezione privata

Questa ricchissima mostra, nata da un progetto di Sergio Rebora e Aurora Scotti Tosini, promossa da Fondazione Livorno e realizzata da Fondazione Livorno – Arte e Cultura insieme al Comune di Livorno, segue più fili paralleli di racconto: l’uomo, innanzitutto, le sue passioni, le sue scelte di vita, gli ambienti italiani e internazionali che ebbe a frequentare – mai passivamente – e l’arte del suo tempo, che seppe precorrere, guidare, promuovere e poi lui stesso interpretare.
E con l’arte, il nuovo che era in arrivo, di cui coglie le opportunità, innanzitutto quelle offerte dai progressi delle tecniche di riproduzione, perfette per creare un nuovo mercato o allagarlo. Il tutto in anni in cui si transita dalla scapigliatura, al divisionismo giungendo sino agli esordi del futurismo. Come puntualmente, e con ricchezza di testimonianze, la mostra livornese documenta.

È lo stesso Vittore, ritratto in diversi momenti della sua vita, a introdurre il visitatore nelle nove ampie sezioni dell’esposizione che, grazie anche alla possibilità di attingere ai materiali inediti conservati dagli eredi di Ettore Benvenuti (dipinti, disegni, incisioni, documenti, fotografie, oggetti d’arredo, suppellettili…) consentono di proporre una dimensione privata dell’uomo, sino a oggi poco, o mai, esplorata.
I Grubicy appartengono a un nobile casato magiaro trapiantato a Milano. Mamma Antonietta è pittrice per diletto ma in casa ci sono i dipinti degli artisti più promettenti del momento, che è quello tra gli anni ’70 e ’80 dell’Ottocento.
Il fratello Alberto gestisce in proprio la Galleria Gubricy, che ebbe un ruolo importante sino ai primissimi anni’20 del Novecento. Vittore imbocca invece la strada di critico e promotore, curando le prime retrospettive di Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, sostenendo ed ospitando nella propria dimora Giovanni Segantini ai suoi esordi che spinge ad approfondire la conoscenza di Millet e del naturalismo francese, ma occupandosi anche del giovane Angelo Morbelli, di Achille Tominetti e di Serafino Macchiati. Intuendo le potenzialità internazionali dell’arte italiana, propone all’Expo di Londra del 1888 la memorabile “Italian Exhibition”. Nei Paesi Bassi, dove vive a lungo, frequenta e stringe rapporti con i maggiori esponenti della Scuola dell’Aja e comincia egli stesso a disegnare e dipingere. Viene poi l’innamoramento per il Giappone e l’Estremo Oriente. Impara lingua e scrittura giapponesi e raccoglie testimonianze notevolissime di quella civiltà che porta in Europa. Nel contempo sostiene le prime istanze simboliste milanesi: Previati, innanzitutto, ma anche Conconi e Troubetzkoy.
Grubicy è molto attento anche alle arti industriali riconoscendo le qualità di eccellenza delle opere di Bugatti o di Quarti, ma apprezzando anche altre produzioni artigianali, e collezionando ceramiche rinascimentali.
L’amore per ogni forma di espressione artistica si tradusse nella pratica diretta del disegno e della pittura, trovando una specifica collocazione nell’alveo del divisionismo e del simbolismo internazionale.
Una intera sezione è riservata al rapporto tra Vittore e Toscanini, col tramite di Leonardo Bistolfi; Grubicy eseguì un ritratto postume del giovane figlio del maestro per il quale Bistolfi aveva progettato il monumento funebre al cimitero monumentale di Milano. In mostra troviamo anche un gruppo di dipinti appartenuti a Toscanini, recentemente acquisiti da Fondazione Livorno. Proprio Livorno è al centro dell’ultima sezione della grande mostra perché, come è testimoniato dalle opere in essa esposte, Vittore ebbe un ruolo fondamentale nel rinnovare la pittura livornese, dopo la lunga vicenda macchiaiola e post macchiaiola.
“La presenza di un cospicuo nucleo di opere dell’artista nelle collezioni della Fondazione Livorno e la disponibilità pubblica del suo ricchissimo e prezioso archivio presso il Mart di Rovereto hanno offerto nuovi innumerevoli spunti di studio e sono alla base anche della mostra, che intende proporre il personaggio nella sua veste pubblica di intellettuale, artista e promoter ma anche nella sua dimensione privata e più nascosta di uomo del suo tempo, con le sue debolezze, le sue idiosincrasie, la sua generosità e i suoi slanci sentimentali” sottolineano i curatori Sergio Rebora e Aurora Scotti Tosini.

Accompagna la mostra un catalogo, edito da Pacini Editore, riccamente illustrato. Una vera e propria monografia con saggi e documenti inediti


Informazioni:
Biglietti: intero 8 €; ridotto € 5
Orari: dal martedì al venerdì 10,00-20,00; sabato e domenica 10,00-22,00
Lunedì chiuso

www.museodellacittalivorno.it

Ufficio Stampa Mostra:

Ufficio Stampa Comune Livorno – Ursula Galli tel. 0586 820237 – 335 6473496 ugalli@comune.livorno.it

Ufficio Stampa Fondazione Livorno e Fondazione Livorno – Arte e Cultura – Stefania Fraddanni tel.0586 516223 – 338 7060791 stefania.fraddanni@fondazionelivorno.it

https://fondazionelivorno.it/
https://fondazionelivorno.it/sezione-flac
https://www.facebook.com/FondLivarteecultura

In collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
roberta@studioesseci.net (rif. Roberta Barbaro)

Santa Marinella (Roma), Villa La Saracena: FORTEZZA di Mirko Leuzzi – Testo critico di Paola Aloisio

Domenica 10 aprile 2022 dalle ore 12.00 Villa La Saracena presenta FORTEZZA, mostra personale di Mirko Leuzzi, a cura di Maria Costanza Magli e Paola Aloisio.

FORTEZZA

di Mirko Leuzzi

a cura di Maria Costanza Magli e Paola Aloisio
testo critico di Paola Aloisio

Villa La Saracena
progettata da Luigi Moretti

Lungomare Guglielmo Marconi 137 – Santa Marinella (RM)

Evento per una sola giornata

domenica 10 aprile 2022

porte aperte dalle ore 12:00 ultimo ingresso ore 18:00

Mirko Leuzzi, Elogio alla passione, Olio su tela, cm. 130×100
LA MOSTRA

La Saracena di Luigi Moretti accoglie le anime, sentimentalmente abusate, ritratte da Mirko Leuzzi che in questa dimora storica entra alla ricerca di una Fortezza per le sue Muse.

Una casa pensata, dallo stesso architetto, come un luogo dove potersi rifugiare quando se ne ha abbastanza del mondo: la facciata che si rivolge ad esso infatti presenta mura alte e spesse aperte solo da lunghe feritoie, volumi materici, sinuosi e assolutamente imperscrutabili.

Eppure la casa è viva. Se non si entra non lo si può capire. Muta con il volgere del giorno, prende le sembianze della stagione che attraversa.

Varcato l’ingresso il corridoio vetrato proietta l’ospite verso il mare e il giardino interno: tutto si apre senza più ostacoli ad impedire alla vista di espandersi; anche nelle stanze da letto, protette come in un abbraccio dallo spesso bastione esterno, la parete verso il mare non è che una grande finestra.

La luce pervade e modella i volumi dell’alzato, la materia stessa delle pareti; a seconda dell’ora o della stagione in cui la si osserva questo gioco mai uguale regala, a chi ha la fortuna di poterci passare qualche giorno, un senso di lontananza dall’umana irrequietezza.

Le ragazze di Leuzzi cercano, quindi, il loro posto in questa Fortezza inespugnabile portando il fardello di quello che hanno affrontato fuori: le conseguenze, i rimpianti, le domande, la vergogna si ripresentano nel cuore col mutare della luce, con il rumore del vento, con lo sciabordio o col ruggire del mare. L’intensità del loro smarrimento segue i tempi della casa in un dialogo ragionato tra il vissuto e il luogo, tra quello che esprimono e lo spazio dove l’opera stessa è stata collocata.

I ritratti, come fossero una fotografia interiore, rivelano lo stato d’animo del soggetto attraverso una pittura materica caratterizzata da colori vividi, dall’attenzione ai gesti, alle posizioni dei corpi e soprattutto agli occhi.
Come nelle icone dei primi cristiani, i soggetti, privati della tridimensionalità e alleggeriti dal disturbo dei dettagli, osservano con occhi ieratici lo spettatore in un muto dialogo in cui ognuno può risalire suo personale tormento interiore.

NOTE BIOGRAFICHE

Mirko Leuzzi nasce a Roma nel marzo del 1992: durante gli anni universitari prende confidenza con una personalissima visione del mondo che lo porta ad abbandonare gli studi in Lettere e Filosofia per dedicarsi a qualcosa di diverso. Comincia a viaggiare nel tentativo di comprendere la propria esigenza creativa finché, quasi per caso, nel 2020 è davanti alla sua prima tela. Da subito ottiene il consenso del pubblico, ritraendo quei soggetti femminili che oggi sono la sua firma. Espone la sua prima personale nel 2021, alla b-art gallery del quartiere Trastevere, a Roma.

Villa La Saracena – ph Giulio Valerio Mancini

INFO

FORTEZZA

di Mirko Leuzzi
a cura di Maria Costanza Magli e Paola Aloisio
Allestimento e curatela: Maria Costanza Magli e Paola Aloisio
Testo critico: Paola Aloisio


Evento per una sola giornata
domenica 10 aprile 2022
porte aperte dalle ore 12:00 ultimo ingresso ore 18:00
Ingressi contingentati al raggiungimento della capienza massima di 250 persone

Villa La Saracena
Lungomare Guglielmo Marconi 137 – 00058 Santa Marinella (RM)
Tel. (+39)351 8982 808
info@villasaracenaeventi.it
www.villasaracenaeventi.it

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
tel 3494945612
roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.it
www.interno14next.it

Oliviero Tronconi, Valentina Puglisi, Anna Gornati – Le nuove forme dell’abitare

Con i piedi ben saldi sulle possibilità e potenzialità offerte dalla rivoluzione tecnologica e con la mente proiettata alla modernità, attraverso un uso sapiente di materiali tradizionali ed innovativi, i grandi maestri dell’architettura nel passaggio tra ‘800 e ‘900 ridisegnano lo spazio domestico della contemporaneità. Il libro ha le proprie radici nei presupposti sinteticamente delineati. Un libro che affronta con un approccio interdisciplinare il tema dell’evoluzione dello spazio dell’abitare in tutte le sue articolate chiavi di lettura. Nuove richieste, non ancora sufficientemente esplorate, emergono dalla società mentre cambiano i protagonisti dell’offerta di abitazioni e muta, divenendo più complesso, il processo ideativo e realizzativo di questo tipo di prodotto.

CONTINUA A LEGGERE SU ACADEMIA.EDU (OPPURE ESEGUI IL DOWNLOAD): Le nuove forme dell’abitare

IMMAGINE DI APERTURA tratta dall’interno del volume

Oliviero Tronconi, Valentina Puglisi, Anna Gornati
Le nuove forme dell’abitare

L’Osservatorio Euro Mediterraneo per costruire la pace e lo sviluppo

Lo sviluppo delle relazioni tra le società civili del Mediterraneo e Mar Nero
obiettivo prezioso per costruire la Pace e lo Sviluppo quale efficace transizione ecologica

Diretta streaming su webtv.senato.it

La nostra missione deve essere quella di pensare in modo diverso, di applicare i nostri cervelli, i nostri cuori e le nostre anime per co-progettare il futuro alternativo che vogliamo. Dobbiamo introdurre le dinamiche dei sistemi, per catalizzare approcci sistemici ai complessi problemi che l’umanità deve affrontare, incorporati nei nostri sistemi economici, politici, naturali e sociali.

Parole che potrebbero sembrare vuote mentre in Ucraina, Yeman, Siria, Myanmar e in altri cento angoli dimenticati del mondo gli esseri umani proseguono in quello che è il più tragico superamento dei limiti dello sviluppo e dei limiti umani: la guerra. Una guerra che, premendo il pulsante sbagliato, potrebbe portare l’umanità a un’estinzione rapidissima e alla fine della civiltà umana e di qualsiasi sviluppo.

Il programma prevede:

Apertura lavori
Senatrice Laura Garavini
Vicepresidente della 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione)

Interventi
Roberto Russo
Presidente del network internazionale Fispmed coordinatore Osservatorio

Vincenzo Pepe
Presidente Nazionale Fare Ambiente, Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli

Anna Rea
Vice Presidente Progetto Sud

Paolo Pantani
Vicepresidente del Centro Studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo EUMED

Conclude
Gennaro Migliore
Presidente Assemblea Parlamentare Euromediterranea

Modera
Antonio Passaro
giornalista Direttore del magazine Lavoro Europeo

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FIUMEFREDDO PHOTO FESTIVAL: il primo festival diffuso di fotografia in Calabria – Al via la call per i fotografi emergenti

Nasce il primo festival diffuso di fotografia in Calabria, ideato e promosso dall’Associazione “Pensiero Paesaggio”, dal 29 luglio al 10 settembre nel borgo di Fiumefreddo Bruzio

Nasce Fiumefreddo Photo Festival: primo festival diffuso di fotografia in Calabria, ideato e promosso dall’Associazione “Pensiero Paesaggio”, che dal 29 luglio al 10 settembre, trasformerà il suggestivo borgo del basso Tirreno cosentino di Fiumefreddo Bruzio, in una cornice espositiva a cielo aperto, pronta ad accogliere mostre, eventi, talk e workshop con i protagonisti della fotografia contemporanea italiana e internazionale. Un’esperienza emozionante per immergersi e scoprire l’autenticità e la bellezza del territorio calabrese attraverso un viaggio turistico e culturale unico nel suo genere.

Fiumefreddo Photo Festival unisce una vocazione fortemente internazionale ad un profondo radicamento territoriale con uno sguardo rivolto ad indagare l’immagine attraverso l’incontro e la ricerca sul campo, con esposizioni, installazioni e proiezioni pensate per interagire col tessuto urbano e sociale in modo fortemente dinamico: Fiumefreddo Photo Festival vuole essere uno sguardo sul mondo che si apre nel cuore del Mezzogiorno d’Italia, la Calabria.

Fiumefreddo Photo Festival – Location

“MIDWAY: between past and future” è il tema di questa prima edizione, un concetto che indaga una turbolenza e insieme una grande opportunità ovvero quella di comporre nuove ed inedite combinazioni in cui si incontrano passato e futuro, tradizione e innovazione, globale e locale. Il percorso espositivo del festival si delineerà all’interno delle suggestive vie del centro storico di Fiumefreddo, ospitando i lavori di importanti nomi della fotografia contemporanea, che verranno annunciati nelle prossime settimane.

È stata altresì lanciata la call dedicata ai fotografi emergenti, che possono presentare i propri lavori per concorrere alla selezione ufficiale del festival, tutti i dettagli sul sito: www.fiumefreddophotofestival.it.

Fiumefreddo Photo Festival cercherà una nuova rappresentazione visivo-spaziale in cui coesistono e si fondono l’arcaico e l’iper-futuro e proverà ad armonizzare, con il giusto grado di coerenza e di incertezza, i progetti degli autori in programma, tutti basati sulla via di mezzo nella quale ci troviamo e da cui si dipanano svariate linee di indagine capaci di descrivere il tempo che ci appartiene ma anche di suscitare perplessità e innescare dubbi.

La direzione progettuale e organizzativa di Fiumefreddo Photo Festival è a cura di Anna Francesca Catalano, fondatrice dell’Associazione “Pensiero Paesaggio”, fotografa ed esperta di comunicazione, la direzione artistica e curatoriale è affidata a Teodora Malavenda, photo editor di WE World Energy e curatrice indipendente. Il Festival è patrocinato dal comune di Fiumefreddo Bruzio.


CONTATTI

www.fiumefreddophotofestival.it
www.instagram.com/fiumefreddophotofestival
info@fiumefreddophotofestival.it

UFFICIO STAMPA
Daccapo Comunicazione
info@daccapocomunicazione.it
Tel: +39 3408288293 (Ester Apa) / +39 3397050840 (Marcello Farno)

Roma, Parco Archeologico dell’Appia Antica – Apre al pubblico la mostra Still Appia

Nella splendida cornice del Parco Archeologico dell’Appia Antica, presso il Complesso di Capo di Bove, dal 9 aprile al 9 ottobre 2022, è ospitata la mostra fotografica “Still Appia. Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento” che intende andare oltre il reportage fotografico e narrativo rendendo omaggio alla via Appia vista come itinerario culturale e grande palinsesto storico-sociale di oltre 2000 anni.

Still Appia. Fotografie di Giulio Ielardi
e scenari del cambiamento

Una mostra che racconta lo sviluppo dei paesaggi che l’Appia offre ai camminatori: questo il tema delle fotografie di Giulio Ielardi, un viaggio a piedi da Roma a Brindisi

Parco Archeologico dell’Appia Antica – Complesso di Capo di Bove
9 aprile – 9 ottobre 2022

Oltre cinquanta scatti di Giulio Ielardi, fotografo romano, raccontano il suo viaggio fatto a piedi nel 2021, in solitaria lungo la via Appia da Roma a Brindisi: ventinove giorni in tutto, di zaino in spalla tra strade, ruderi e borghi alla ri-scoperta di una delle strade più antiche di Roma.
Gli scatti superano la dimensione reportistica e la ricerca iconografica del fotografo e diventano il pretesto per un aggiornamento sugli sviluppi della valorizzazione di questa arteria dell’antichità, prima grande direttrice di unificazione culturale della penisola italiana.

L’importanza acquisita negli ultimi anni dal recupero dei percorsi a piedi è testimoniata dall’interesse da parte del Ministero della Cultura (MIC) nel dare vita al progetto Appia Regina Viarum. L’obiettivo del progetto è la realizzazione del cammino dell’Appia Antica da Roma a Brindisi, prevedendo una serie di interventi di sistemazione del tracciato e dei monumenti in tutte e quattro le Regioni – Lazio, Campania, Basilicata e Puglia – attraversate dall’Appia stessa.
Anche il Parco Archeologico dell’Appia Antica è impegnato con un proprio specifico programma di sistemazione di un tratto della via che va dalla Campagna Romana fino ai Castelli. Ma il ruolo del Parco va ben oltre i suoi limiti territoriali, estendendosi per decreto istitutivo al coordinamento della valorizzazione di tutta la Regina Viarum fino a Brindisi. La mostra Still Appia vuole raccontare le azioni e le visioni di questo ambizioso programma.

La mostra è organizzata dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e curata da Luigi Oliva e Simone Quilici – Direttore del Parco.
L’evento vede il patrocinio dei Consigli Regionali del Lazio, della Basilicata e della Puglia, oltre il patrocinio del Comune di Mesagne, del Parco naturale dell’Appia Antica, del Parco naturale dei Castelli Romani, di Italia Nostra e de La Compagnia dei Cammini.
Partner Culturale: FIAF – Federazione italiana associazioni fotografiche.


UFFICIO STAMPA

Adele Della Sala > adele.dellasala@gmail.com | M. +39 366 4435942
Anastasia Marsella > anastasia_marsella@hotmail.it | M. +39 380 3079809

UFFICIO COMUNICAZIONE E PROMOZIONE PARCO ARCHEOLOGICO DELL’APPIA ANTICA
Lorenza Campanella > pa-appia.comunicazione@beniculturali.it | M. +39 333 6157024

SCHEDA TECNICA

titolo mostra:
Still Appia. Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento
date:
9 aprile – 9 ottobre 2022
luogo:
Roma, Parco Archeologico dell’Appia Antica
Complesso di Capo di Bove, Via Appia Antica 222

informazioni:
T. +39 06 7806 686
www.parcoarcheologicoappiaantica.it

orari:
Dal martedì alla domenica – ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Dal 9 aprile al 30 settembre dalle 9.00 alle 19.15
Dal 1° ottobre al 9 ottobre dalle 9.00 alle 18.30

biglietti:
ingresso con La Mia Appia Card: 10€ (+2€ prevendita).
Biglietto combinato con tutti i siti del Parco Archeologico dell’Appia Antica, nominativo e valido 1 anno solare dalla data di acquisto (ingressi illimitati). Permette la partecipazione a tutti gli eventi organizzati nei luoghi del Parco Archeologico e l’accesso ai seguenti siti (comprese le esposizioni in corso): Mausoleo di Cecilia Metella, Villa dei Quintili-Santa Maria Nova, Antiquarium di Lucrezia Romana, Complesso di Capo di Bove, Tombe della via Latina (aperture straordinarie).
Ridotto: 2€ (+2€ prevendita). Ingresso giornaliero agevolato riservato ai giovani tra i 18 e 25 anni. Gratuito (+2€ prevendita): per i minori di 18 anni, i membri ICOM e tutte le altre agevolazioni previste dalla normativa (https://www.beniculturali.it/agevolazioni).
Gratuito senza prevendita per i portatori di handicap, il loro accompagnatore, le guide turistiche abilitate.
La Mia Appia Card e gli altri biglietti possono essere acquistati online alle biglietterie attive il sabato e la domenica presso il Mausoleo di Cecilia Metella e la Villa dei Quintili senza il costo della prevendita.

disposizioni covid-19:
dal 1° aprile per l’accesso ai siti del Parco Archeologico dell’Appia Antica non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base. Resta l’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche.

Venezia: Alla Scala Contarini del Bovolo “Invisible Passages” dell’artista cinese Cen Long

Prolungata la Mostra che interpreta i drammi causati dall’esasperazione dell’antropocentrismo
attraverso la ricerca della pace e dell’amore
.

Venerdì 8 aprile visita guidata e incontro presso la splendida Scala del Bovolo: La speranza e
l’amore negli invisibili passaggi dell’artista Cen Long
.

INVISIBLE PASSAGE

Cen Long, The Passing, 2020

Venerdì 8 aprile 2022 ore 17.30 a Palazzo Contarini Del Bovolo – Scala Contarini del Bovolo, S. Marco 4303 a Venezia si terrà una speciale visita guidata che sarà condotta da Metra Lin, Curatrice della Mostra Invisible Passages a cui seguirà un incontro dal titolo: La speranza e l’amore negli invisibili passaggi dell’artista Cen Long.

Partecipano all’incontro: la stessa Metra Lin, curatrice della Mostra; Francesca Ruth Brandes, giornalista e poeta; Moderatore: Davide Federici, giornalista.

La Mostra, che riesce a sorprendere per la splendida location dove è ubicata e per le opere figurative e fortemente espressive di Cen Long che dialogano con alcuni capolavori della collezione permanente fra cui “Il Paradiso” di Tintoretto, inevitabilmente in questa fase drammatica e ancora in pieno corso non ha potuto godere della visibilità che si merita e di conseguenza è stata prolungata fino al 14 aprile.

Al contempo è stato organizzato l’evento di venerdì 8 aprile per partecipare al quale è consigliabile prenotare confermando via e-mail a info@fg-comunicazione.it. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti in base alle normative sul Covid. Per maggiori informazioni cell. 331 52651249.

La persistente ricerca della verità, della bellezza e dell’armonia estetica ha determinato continui cambiamenti nel mondo. L’Artista Cen Long ha dedicato decenni a scavare nei significati profondi dei valori della vita attraverso una rappresentazione del quotidiano e dei volti umili che lo costituiscono. Come seguace della luce, porta in vita le lotte di chi combatte contro le fatiche e le ansie quotidiane con immagini oneste ed emotive, e così facendo, riflette e ricostruisce le realtà che esistono in questo vasto mondo.

In questa mostra, i quadri ad olio di Cen Long sono mostrati in dialogo con due ritrovate reliquie del quindicesimo secolo, una scultura lignea della Santa Madre ed Angeli ed il prezioso e impareggiabile capolavoro del grande maestro del Rinascimento, “Il Paradiso” di Tintoretto (1518-1594). La filosofia curatoriale è quella di collegare il quindicesimo secolo con l’epoca moderna evidenziando in questo modo la ricorrente e costante resurrezione dello spirito di purezza e di grazia. Attraverso il dialogo tra opere d’arte provenienti da differenti periodi, speriamo di mostrare la verità per la quale l’arte riesce a colmare le distanze spirituali di tempi e spazi.

Cen Long – breve biografia

Nato nel 1957 a Guangzhou, Cina. Il suo approccio artistico consiste in uno stile semplice, pennellate sofisticate, composizione rigorosa, colorazione stratificata e solida. Queste tecniche generano grande forza nei suoi dipinti; ogni pezzo contiene un significato più profondo sotto le sue qualità superficiali. Insieme, questi attributi esprimono valori che possono resistere alla prova del tempo e affascinare l’immaginazione. Le sue opere evocano un senso di chiarezza e serenità nello spettatore, incoraggiando chi è gravato dal trambusto della vita moderna a ri-sperimentare l’estetica della tranquillità, per tornare ad uno stato più fondamentale dell’essere.


Artista|Cen Long

Curatrice|Metra Lin

Organizzatore | Crux Art Foundation

Co-Organizzatore | Fondazione Venezia Servizi alla Persona Direzione|Hann Art Agency

Data della Mostra | 10 Marzo – 14 Aprile 2022

Orario di Apertura | 10:00AM-6:00PM

Ingresso | 8 euro intero – 6 euro per studenti fino a 26 anni e per over 65 – Residenti nel comune di Venezia e bambini under 12 gratuiti.

UFFICIO STAMPA
FG COMUNICAZIONE – Venezia

Davide Federici +39 331 5265149

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