Venezia, Museo Correr: CANOVA E VENEZIA 1822- 2022. Fotografie di Fabio Zonta. Nel bicentenario della morte del grande scultore

Fabio Zonta, Amore e Psiche, 2016, Antonio Canova, Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno

CANOVA E VENEZIA 1822- 2022
Fotografie di Fabio Zonta
Nel bicentenario della morte del grande scultore
Venezia, Museo Correr
29 ottobre 2022 – 5 febbraio 2023

Mostra a cura di
Andrea Bellieni e Camilla Grimaldi

VENEZIA del sommo scultore ANTONIO CANOVA  ha visto sorgere genio e fortuna. Il destino ha voluto che fosse anche il luogo dove egli morì il 13 ottobre 1822, esattamente duecento anni fa. A VENEZIA il luogo canoviano per eccellenza è il MUSEO CORRER. Là, infatti, quasi per disegno predestinato, una dopo l’altra, sono confluite tante sue opere intimamente legate alla città, frutto della stima e della riconoscenza intercorse reciprocamente tra lo scultore e gli intelligenti patrizi che lo avevano avviato alla grandezza dell’arte, ultimo veneziano di una secolare tradizione gloriosa, ma anche primo di un’Italia e di un’Europa non ancora nate, ma già “in potenza”. Al Correr Canova è celebrato da Venezia anche per i suoi meriti sentiti dai cittadini con valore addirittura pre-risorgimentale, per il ritorno in laguna di tante opere d’arte prese dai napoleonici, essenziale patrimonio identitario della indimenticata Serenissima (i Cavalli di San Marco, il Leone alato della colonna!). Dopo l’oblio critico novecentesco dell’arte canoviana, cancellato definitivamente da una storica mostra tenutasi proprio nelle sale del Correr nel 1992, il recente riordino espositivo delle sculture in un nuovo luminosissimo allestimento rende onore al genio del “moderno Fidia”; una complessa operazione realizzata nel 2015 dalla FONDAZIONE MUSEI CIVICI DI VENEZIA con l’essenziale supporto dell’associazione VENICE INTERNATIONAL FOUNDATION  e del suo progetto “Sublime Canova”. Dal 28 ottobre 2022, in occasione del bicentenario della morte, lo scultore è doverosamente celebrato al Correr con una mostra realizzata dalla FONDAZIONE MUSEI CIVICI DI VENEZIA, nuovamente con il sostegno di VENICE INTERNATIONAL FOUNDATION, curata da Andrea Bellieni e Camilla Grimaldi: la scultura di Canova riletta e interpretata da un autentico artista della fotografia: FABIO ZONTA.

“Venezia, per il tramite dei Musei Civici, omaggia il Canova, un artista che la nostra città accolse quando aveva appena 9 anni e che divenne, per lui, il luogo dove non solo riuscì a trovare terreno fertile per la realizzazione delle sue prime importanti e famose opere, ma anche il luogo dove tornare a concludere la sua esistenza terrena e morire proprio il 13 ottobre del 1822. Celebrarlo nel bicentenario dalla morte significa onorare lo spirito della nostra terra e quella capacità di saper guardare oltre, di saper innovare, di saper mettersi in gioco tipica di un popolo che trovava nella Repubblica Serenissima le condizioni per potersi esprimere e potersi misurare” afferma il  Sindaco Luigi Brugnaro.

“Venezia – sottolinea la Presidente della Fondazione MuVe, Mariacristina Gribaudi  – celebra in questo ottobre 2022 il secondo centenario della morte del grande scultore Antonio Canova. La Fondazione Musei Civici di Venezia, in accordo con l’Amministrazione Comunale, intende doverosamente partecipare all’importante  anniversario concorrendovi con il rilievo dovuto alla memoria imperitura di colui che, se fu l’ultimo grande artista della Serenissima, è stato anche il primo più grande di un’Italia e di un’Europa non ancora nate, ma già chiaramente ‘in potenza’. Da Venezia il prezioso lascito artistico di Canova all’umanità oggi spicca soprattutto dalle luminose sale del Museo Correr che conservano le sue opere; quelle stesse opere che tanti veneziani – ad iniziare da quei patrizi che per primi favorirono il genio e la fortuna del giovane venuto in laguna dalla pedemontana trevigiana – hanno prima avuto per sé, ma poi trovando generosamente la via per farle giungere alla Città, nel luogo del ‘suo’ Museo. Opere idealmente riallestite con fascinosa ambientazione in anni recenti (2015) da questa Fondazione con il concorso del generoso mecenatismo di Venice International Foundation. Per questa importante celebrazione la stessa bella sinergia della parte pubblica con il mecenatismo privato si rinnova nel nome di Canova. Ciò avviene per organizzare la mostra che al Correr, a poca distanza e quasi accanto ai capolavori originali, ci restituisce l’arte sublime dello scultore mediata dalla fedele, rispettosa, eppure personale e fascinosissima interpretazione visuale del fotografo Fabio  Zonta. Anche attraverso le immagini catturate dall’obiettivo di Zonta, immerse in una conturbante luce rivelatrice, Canova ritorna a emanare per noi universale bellezza salvatrice. A Canova che, nella mattina del 13 ottobre 1822, a pochi metri dal Museo Correr, lasciò la sua Venezia e il mondo, onore e riconoscenza”.

“Abbiamo bisogno di arte e di cultura, sostiene Luca Bombassei  Presidente di Venice International Foundation. L’arte di ieri e di oggi. E il vedere accanto alle opere di Canova – esposte nell’allestimento da noi finanziato nel 2015 – le fotografie di Fabio Zonta diventa un’operazione di testimonianza e al tempo stesso un nuovo passo nel segno della modernità”. 

Nella ricorrenza del bicentenario della morte di Antonio Canova, accanto alle sue opere, al Museo Correr sarà allestita anche l’esposizione “Le medaglie canoviane”, con un’ampia scelta di pregevoli medaglie legate alla figura, all’opera e al ricordo del grande scultore.

Note biografiche

Fabio Zonta

Fabio Zonta  è nato nel 1958 a Bassano del Grappa dove vive e lavora. Ha iniziato la sua carriera giovanissimo, a Milano nel 1977 nell’agenzia Publifoto, lavorando con alcuni dei più noti fotografi internazionali dell’epoca. Dopo molti anni di collaborazioni con importanti riviste di architettura e design e alcuni significativi architetti, Aldo Cibic, Matteo Thun ed Ettore Sottsass (per restare in area mitteleuropea), ha iniziato un percorso di ricerca autonomo con il libro Palingenesi e concretizzato in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero.


Contatti per la Stampa

Fondazione Musei Civicipress@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa

In collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
roberta@studioesseci.net
simone@studioesseci.net

Museo Correr
San Marco 52
30124 Venezia
T +39 041 2405211
correr.visitmuve.it

Venezia, Spazio THETIS: Presentazione dell’opera  PIANI DI ESISTENZA di Irma Paulon  

Irma Paulon, Piani di Esistenza

Presentazione dell’opera 

PIANI DI ESISTENZA

di Irma Paulon

A cura di Mariagrazia Dammicco e Antonietta Grandesso

29.10.2022 h. 15

Spazio Thetis 

Arsenale Novissimo, Bacini, Venezia
Fermata vaporetto: Bacini

PIANI DI ESISTENZA è la nuova installazione di Irma Paulon esposta nel giardino di Spazio Thetis all’Arsenale Novissimo di Venezia. 

Sabato 29 ottobre alle 15.00 vi sarà l’evento di presentazione promosso da Spazio Thetis e dall’Associazione Wigwam Club Giardini Storici durante l’incontro “Oltre il Giardino”.

Sabato 29 ottobre verrà presentata la nuova installazione open air “Piani di Esistenza” di Irma Paulon nel parco sculture di Spazio Thetis, hub dell’Arte contemporanea all’Arsenale Storico di Venezia.  La presentazione si terrà nell’ambito dell’iniziativa Oltre il giardino”, di Wigwam Club Giardini Storici, associazione senza scopo di lucro impegnata nella valorizzazione dei giardini storici e reduce dal grande successo del suo XVIII Festival dei Giardini.

Il pubblico potrà partecipare ad una conversazione tra le curatrici Mariagrazia Dammicco, presidente Wigwam Club Giardini Storici Venezia, e Antonietta Grandesso, responsabile Spazio Thetis, durante la quale l’Artista racconterà e svelerà se stessa e la sua ultima creazione. 

A seguire il programma prevede una Passeggiata Musicata nel parco di Thetis, durante la quale Mariagrazia Dammicco e Oreste Sabadin – fra racconti, brevi letture e improvvisazioni al clarinetto – accompagneranno alla scoperta dei progetti “Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto”, “Quercia di Joseph Beuys”, “Venice Iris Lab” e in particolare “Venezia è Giardino” con i due bagolari dedicati agli amici danesi Thorkild e Jan, che ora hanno sullo sfondo l’opera “Building Bridges” di Lorenzo Quinn.

Seguirà un momento conviviale con un brindisi gentilmente offerto dall’azienda Bisol. 

Piani di esistenza” è un’installazione composta da due scale e dodici onde di ferro, con interventi di resina e pigmenti ed è stata collocata a poca distanza dalle aiuole “Venezia è un Giardino”, dedicate all’omonimo progetto di restauro di giardini sostenuto dalla donazione del socio danese Jan Torkild. 

Irma Paulon, artista polesana, da tempo si interroga sulla valenza di cura e di importanza vitale dell’arte, come elemento essenziale e terapeutico nella sua vita: 

“L’arte si è presa cura di me – afferma l’artista – permettendomi di attraversare porte presenti e invisibili. L’arte mi spinge a cercare connessioni di senso e a creare legami. L’arte mi accompagna in strade sempre nuove, che percorro con la gioia nel cuore”.

Riguardo a “Piani di esistenza”: 

“È un progetto che nasce dall’esigenza di riconquistare l’istinto perduto all’accettazione di sé per trasformare gli atteggiamenti della cultura a considerare le varie entità come il corpo, la terra e la natura…” – riflette l’artista sul suo lavoro, impegnato nella continua ricerca di sé. 

La nuova installazione, dunque, è il risultato di questa analisi tramutata attraverso una sintetizzazione concettuale delle forme: due scale collocate su di un muro, ricreate dallo smembramento di sagome di ferro. 

I vuoti danno l’idea dello spazio tra i gradini delle scalette e, allo stesso tempo, rievocano metaforicamente le mancanze, i danni subiti, oltre che con la loro forma dell’onda, sono un evidente richiamo all’acqua con il suo movimento di flutti.

Le sagome di ferro, ricavate da queste strutture, sono disposte sul prato antistante per ricreare visivamente la distesa del mare, delle acque che aspettano di essere perlustrate in profondità, dove si possono trovare sprazzi di colore che simboleggiano quei tesori perduti. 

L’artista dice che per quest’opera ha tratto forte ispirazione dalla poesia di Adrienne Rich “Esplorando il relitto”: 

“La scala è sempre lì
innocentemente spenzola
lungo la fiancata della goletta (…)
Discendo (…)
Esploro il relitto (…)
Riesco a vedere i danni subiti
e i tesori che trionfano (…)”

Irma Paulon chiarisce così che con quest’installazione invita ad una discesa, ad un’immersione nelle acque, metafora della ricerca interiore e ad un’indagine introspettiva alla scoperta delle proprie gioie e dolori, di “danni subiti e i tesori che trionfano”.

“La forza non viene dopo che si è arrampicati sulla scala o sulla montagna, né dopo “aver fatto qualcosa”, qualunque questa sia. Rafforzarsi è essenziale al processo di lotta, specie prima e durante, oltre che dopo. Credo fermamente che l’attenzione e la dedizione alla natura dell’anima rappresentino la forza per eccellenza.”

(Tratto dal libro “Donne che corrono con i lupi” di Clarissa Pinkola Estés)
Un’esortazione quella di Irma Paulon, in questi tempi così complessi, chiassosi ed in continua evoluzione, a trovare la forza per distaccarsi dal turbinio circostante per guardarsi dentro, a farsi coraggio per scendere quella scala ed immergersi, per l’appunto, fra i nostri “piani di esistenza”.

IRMA PAULON – SELEZIONE DI ESPOSIZIONI

Mostre personali

2017
“Mettiamoci il Cuore”, installazioni, Giardini Hotel Cà Nigra Lagoon Resort, Venezia, 27 maggio – 8 settembre

2016
“Aspettando il Divino”, installazioni, dipinti e gioielli – Kitchen@more, Milano, con la collaborazione di Radio RTL 102.5., 14 – 16 dicembre

“Riflessi di Conoscenza”, installazione, Libreria Acqua Alta, Venezia, 17 agosto – 17 ottobre

“Unpizzicodì…”, installazione, Antica Spezieria all’Ercole d’Oro, Venezia, 9 giugno – 30 settembre

“TasteDiVino”, Vinitaly, Collezione di Gioielli e Oggetti, Stand Winesoul per Azienda Vinicola Biologica Maso Martis, 10 – 13 aprile

2015
“Armonia”, installazioni, Parco Isola di San Servolo, Venezia, 2 agosto – 6 settembre

“Metamorfosi”, installazioni, SIMUL Le Arti del Benessere, Parco di Villa Freya, Asolo, 15 – 17 maggio

“I Giardini e L’Acqua”, Este in Fiore, installazioni, Pescheria Vecchia, Este (Pd), 17 – 19 aprile

Mostre collettive

2017
“Message in a Bottle”, Rotary Club di Conegliano, Sala dei Battuti, Duomo di Conegliano, con Catalogo, 20 – 27 maggio

2015
“Il Viaggio Exposizione – 2015”, Galleria Castellano Arte Contemporanea, Castelfranco Veneto (Tv), con Catalogo, 3 – 24 ottobre

Premi

2007
Gran Premio Etrusco, Accademia degli Etruschi, partecipazione con il dipinto: “Occhio dell’Anima”,Vada, (Li)

Finalista – 2° Premio Internazionale di Pittura: “Arte Laguna”, Mostra Itinerante, Esercizi di Treviso, partecipazione con il dipinto: “Danzando tra Buio e Luce”

Spazio Thetis

Spazio Thetis rappresenta la parte culturale e artistica di Thetis spa, società di ingegneria che sviluppa progetti e applicazioni tecnologiche per l’ambiente e il territorio e che vanta un’importante collezione permanente di arte contemporanea, che annovera installazioni come “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, “L’uomo che misura le nuvole” di Jean Fabre, “Le Sentinelle” di Beverly Pepper, solo per citarne alcune. L’attività artistica di Spazio Thetis si concentra su alcune tematiche: land art, arte ambientale, arte e scienza promuovendo e sostenendo l’arte contemporanea attraverso diverse iniziative presso la propria sede nell’antico Arsenale veneziano con il lussureggiante parco giardino. In tanti anni di attività ha collaborato con importanti istituzioni come musei, gallerie e fondazioni per la realizzazione di mostre temporanee, eventi collaterali Biennale e Padiglioni nazionali, ma anche in qualità di promotore e organizzatore esso stesso.


SCHEDA INFORMATIVA

IRMA PAULON
PIANI DI ESISTENZA
Presentazione dell’opera 29.10.2022 h 15.00

A CURA DI 
Mariagrazia Dammicco, presidente Wigwam Club Giardini Storici Venezia
Antonietta Grandesso, responsabile Spazio Thetis

DOVE
Spazio Thetis, Arsenale Novissimo – Venezia 
Vaporetto linea 4.1- 4.2 – 5.1- 5.2 Fermata: BACINI (prenotare la fermata perché è a richiesta)

ORARI DI VISITA
FINO AL 23.11 dal mercoledi alla domenica 
11 > 18.
Dopo il 23.11 dal lunedi al venerdi 10>17

Crediti Fotografici
Francesca Saccani 

UFFICIO STAMPA
FG Comunicazione – Venezia 
Cristina Gatti 
cristina.gatti@fg-comunicazione.it