Bologna: Attorno al Museo – 43° anniversario della Strage di Ustica

Settore Musei Civici Bologna, Museo per la Memoria di Ustica – Foto Sandro Capati

43° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI USTICA

Attorno al Museo
27 giugno – 10 agosto 2023
Parco della Zucca, Bologna, via di Saliceto 3/22

Il 27 giugno 2023 ricorre il quarantatreesimo anniversario della Strage di Ustica, che causò la morte di 81 persone in viaggio tra Bologna e Palermo su un DC9 della compagnia Itavia, in una sera di inizio estate del 1980, di guerra aerea, come ricordato dal Giudice Rosario Priore nella sua sentenza ordinanza del 1999.
Anche nel 2023 l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica è impegnata da una parte nella costante richiesta alla Magistratura di concludere le indagini – riaperte nel 2008 dopo che il Presidente Cossiga aveva attribuito alla Francia la responsabilità della tragedia – e indicare i colpevoli, dall’altra nel tener viva la memoria attingendo alle più varie espressioni dei linguaggi artistici contemporanei, a partire da un luogo di riferimento: il Museo per la Memoria di Ustica del Settore Musei Civici Bologna.

Per celebrare quest’anniversario l’Associazione riparte dalle collaborazioni istituzionali nate nel corso degli anni attorno al Museo per la Memoria e attraverso l’invito agli artisti a pensare ad opere originali che prendano spunto dalla strage e dall’installazione permanente di Christian Boltanski.

Per la prossima rassegna di Attorno al Museo, che si svolgerà dal 27 giugno al 10 agosto nel Parco della Zucca, si riparte dall’arte contemporanea con l’invito all’artista francese Thomas Teurlai di realizzare un’opera originale con la curatela di Lorenzo Balbi e la collaborazione del Settore Musei Civici | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. L’artista, utilizzando alcuni pezzi del DC9 ITAVIA non inseriti nella ricostruzione del relitto al centro dell’istallazione permanente di Christian Boltanski, con il supporto di alcune camere oscure creerà delle immagini proiettate in grande formato che andranno a creare una sorta di affresco nelle volte del Museo per la Memoria. L’opera da titolo Evidenza di reato resterà visibile dal 27 giugno al 10 agosto nelle giornate di apertura del museo.

Martedì 27 giugno alle 11.30
 a Palazzo d’Accursio il sindaco Matteo Lepore incontrerà i parenti delle vittime. L’incontro sarà trasmesso anche in streaming sul canale YouTube del Comune di Bologna.

Alle 21.15 Massimo Cirri
 ripercorrerà gli atti del convegno Ustica e gli anni ’80 in un radio-racconto per analizzare il contesto storico e politico in cui ebbe luogo l’abbattimento del DC9 Itavia. Alla discussione parteciperanno Luca AlessandriniDaria BonfiettiFulvio CammaranoGiuseppe Giulietti e Gianfranco Pasquino. In collegamento video Giuliano Amato e il cardinale Matteo Zuppi. La serata vede la partecipazione con musiche eseguite dal vivo di Roberta Giallo.

Mercoledì 28 giugno
 andrà in scena lo spettacolo Del coraggio silenzioso di e con Marco Baliani che racconta alcune storie realmente accadute in cui la semplicità degli atti di coraggio silenzioso hanno agito nell’essere umano quasi inaspettatamente senza pretendere alcuna ricompensa.

Mercoledì 5 luglio
 è invece la volta di Odesa solo piano, concerto di e con il pianista e compositore ucraino Vadim Neselovskyi, in collaborazione con Bologna Jazz Festival. Una suite per piano solo, in dieci movimenti che trasporterà il pubblico in un immaginario tour della città di Odessa.

Le celebrazioni continueranno il 12 luglio con la messa in scena dello spettacolo Ustica: 42+1Se non ci danno risposte, proviamo a cambiare le domande, una serata di satira e memoria, basata su un gioco con il pubblico a cura del giornalista, conduttore radiofonico e autore televisivo Luca Bottura. Con lui, il sodale Enrico Bertolino, attore e autore milanese che la sera del disastro era un giovane aviere in servizio preso il Monte Venda. La serata vede la partecipazione straordinaria de Lo Stato Sociale e l’inaugurazione di una nuova opera di TVBoy realizzata appositamente per le celebrazioni dell’anniversario.

Venerdì 14 luglio
, in occasione del secondo anniversario dalla scomparsa di Christian Boltanski, l’Associazione proporrà al pubblico la proiezione di due filmLuci per Ustica diretto da Luciano Manuzzi e realizzato da Sonne Film in collaborazione con Rai Documentari, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna che racconta della strage, dell’artista francese e del Museo per la Memoria e L’archivio dei battiti del cuore, prodotto da Report-Rai Tre, con la regia di Alessandro Spinnato, un viaggio nella memoria che unisce Bologna a Teshima, una remota isola nel sud del Giappone dove Christian Boltanski ha realizzato un museo che archivia i battiti del cuore.

L’appuntamento successivo è previsto per il 19 luglio, con lo spettacolo originale dal titolo Il linguaggio degli oggetti realizzato in collaborazione con Ateliersi, che prende spunto dalla scrittura di Daniele Del Giudice e dalle riflessioni che lo scrittore esplicita a partire dall’installazione realizzata nel 1996 per la Triennale di Milano dove al centro viene posto il tracciato del DC-9 Itavia inabissatosi il 27 giugno 1980 nelle acque tra Ponza e Ustica, a cui già aveva dedicato il testo Unreported inbound Palermo.

Il 26 luglio spazio alla musica con Istantanee di volo, concerto in collaborazione con il Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna. Gli allievi del Conservatorio realizzeranno per l’occasione delle composizioni originali partendo dagli stimoli ricevuti del Museo per la Memoria di Ustica.

La rassegna si chiuderà come da tradizione il 10 agosto con la Notte di San Lorenzo, con il ritorno nel Parco della Zucca di Teatro Valdoca e della poetessa Mariangela Gualtieri con un rito sonoro originale che parte delle odi inedite composte proprio per il film Luci per Ustica.

Tutti gli spettacoli si terranno alle 21.15 e saranno a ingresso gratuito.

Nelle serate del 27 giugno e del 5, 12 e 14 luglio alle 20 spazio alla solidarietà con La Memoria a tavolaCucine Popolari in collaborazione con il Centro Antonio Montanari proporrà alcuni piatti da consumare nel parco della Zucca il cui ricavato andrà a sostenere iniziative benefiche.

Anche quest’anno, per l’anniversario della strage di Ustica, l’Associazione Parenti delle Vittime e Tper hanno rinnovato la loro consolidata collaborazione per dare visibilità e diffusione agli eventi programmati per mantenere viva l’attenzione sulla memoria e sulla ricerca della verità. Tper ha promosso la decorazione di un proprio autobus con la grafica e le immagini del manifesto dell’Associazione. Il mezzo circolerà per le strade cittadine svolgendo servizio sulle linee urbane di Bologna nei mesi estivi, lungo tutta la durata degli eventi – spettacoli, concerti e performance – previsti in cartellone.

Nelle date della rassegna Attorno al Museo il Museo per la Memoria di Ustica propone aperture straordinarie con i seguenti orari:

  • 27 giugno h 11 – 14 e 19 – 24;
  • 28 giugno, 5, 12, 14, 19, 26 luglio e 10 agosto h 20 – 23.

In queste serate (ad eccezione del 27 giugno), il Dipartimento educativo MAMbo propone una visita guidata gratuita al Museo alle h 20. Prenotazione obbligatoria alla mail mamboedu@comune.bologna.it  entro le 13 del giorno stesso.
Orari di apertura estivi (30 giugno – 24 settembre): venerdì, sabato, domenica h 17 – 20.

Maggiori informazioni:

www.attornoalmuseo.it
www.associazioneparentiustica.it
www.mambo-bologna.org/museoustica



La rassegna Attorno al Museo è promossa da Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, con Regione Emilia-RomagnaAssemblea Legislativa della Regione Emilia-RomagnaSettore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di BolognaComune di Bologna, Bologna Città della Musica Unesco e fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
Main media partner Rai Radio 3
Patrocinio Rai
Main sponsor Gruppo Unipol
Si ringraziano Tper, Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0.
I progetti sono realizzati in collaborazione con Cronopios, Officina Immagine, Ateliersi, Bologna Jazz Festival, Conservatorio G.B. Martini, Centro Sociale “Antonio Montanari”, Cucine Popolari, Teatro Valdoca.



Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
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Spoleto: La Fondazione Carla Fendi, rinnova il suo interesse per la Scienza e l’Arte

15 YEARS ANNIVERSARY
2008 – 2023

FONDAZIONE CARLA FENDI E SPOLETO FESTIVAL DEI DUE MONDI

Anche quest’anno la Fondazione Carla Fendi, rinnova il suo interesse per la Scienza e l’Arte presentando il progetto TUTTO È NUMERO – ARTIFICIAL CREATION. Un progetto interdisciplinare che esplora il legame tra musica e matematica sino all’arte computazionale generativa attraverso i processi di Machine Learning, facendo riflettere su ciò che l’essere umano è e sarà capace di creare.

Un breve racconto

Quest’anno la Fondazione Carla Fendi festeggia 15 anni di sodalizio con Spoleto Festival dei Due Mondi e la città di Spoleto.

Nel 2007, dopo il suo ritiro dal mondo della moda, Carla Fendi crea l’omonima Fondazione con l’impegno di sostenere e promuovere eventi culturali principalmente nel campo dell’Arte attraverso sponsorizzazioni, borse di studio e donazioni, muovendosi sempre con azioni di puro mecenatismo e utilizzando esclusivamente risorse finanziarie proprie.

Carla Fendi e Giancarlo Menotti – 1991

Nel 2008, dopo i momenti di incertezza che erano seguiti alla scomparsa del Maestro Giancarlo Menotti, Spoleto Festival dei Due Mondi inizia una nuova storia. Per la grande stima e personale amicizia con Giancarlo Menotti, insieme all’amore per il territorio di Spoleto, è stato naturale per Carla Fendi, invitata dal Ministero dei Beni Culturali, dedicarsi alla rigenerazione del nuovo Festival.

Carla Fendi davanti al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi

La Fondazione Carla Fendi inizia a partecipare a Spoleto Festival, all’epoca guidato dalla direzione artistica di Giorgio Ferrara, prima come sponsor e poi come Main Partner. Inoltre la Fondazione commissiona progetti speciali da presentare nella programmazione del calendario del Festival, coinvolgendo personaggi dell’arte, del cinema, e dello spettacolo: dal premio Oscar Piero Tosi per i costumi dell’opera “Il Matrimonio Segreto” di Domenico Cimarosa, ad artisti come Peter Greenaway e Sandro Chia per le installazioni del progetto GENESI E APOCALISSE, sino a portare per la prima volta al Festival di Spoleto il Maestro Riccardo Muti che dedica un memorabile concerto alla città.

Il Premio Carla Fendi conferisce annualmente un riconoscimento a protagonisti di eccellenza del mondo della cultura, quali Paolo Sorrentino, Dante Ferretti, Bob Wilson, Antonio Pappano, Liliana Cavani, Julie Taymor

Nel suo impegno di mecenatismo la Fondazione Carla Fendi ha contribuito al patrimonio artistico della città con una significativa collaborazione tra istituzioni pubbliche e privati, facendosi carico del restauro del Teatro Caio Melisso che acquisisce anche il nome Spazio Carla Fendi. Un’ operazione che con l’aiuto di una eccellente artigianalità locale, ha riportato alla luce antichi affreschi, splendidi sipari storici e, dopo cinque anni di lavori, il Teatro è stato restituito alla città.

Alla scomparsa di Carla Fendi nel 2017 succede, per sua diretta volontà, il Presidente Maria Teresa Venturini Fendi che indirizza le attività della Fondazione anche nella disciplina della Scienza, intesa anche come intuizione creativa e forma d’Arte.

Vengono realizzati importanti progetti come la video installazione immersiva sull’ORIGINE DELL’UNIVERSO in collaborazione con l’Istituto di Fisica Nucleare (IFN), NEURAL MIRROR sulla nuova “realtà” dell’Intelligenza Artificiale e REALITY riguardo alla realtà virtuale. Sono stati invitati in veste di relatori i Premi Nobel Peter Higgs e François Englert, la Direttrice del CERN Fabiola Gianotti, la scrittrice didattica di astrofisica Lucy Hawking, il guru della Silicon Valley Jaron Lanier, le scienziate della robotica Cecilia Laschi e Barbara Mazzolai, il neuroscienziato Vittorio Gallese e l’astrofisica Marica Branchesi.

La Fondazione Carla Fendi collabora attivamente con i Mahler & LeWitt Studios, una realtà del territorio di Spoleto che ospita artisti in residenza da tutto il mondo e fondata da Marina Mahler, figlia di Anna Mahler e nipote dell’illustre musicista, e da Carol LeWitt, moglie di Sol LeWitt, uno dei massimi esponenti del minimalismo, personaggi dei quali la Fondazione ha prodotto due docu-film.

Le finalità della Fondazione continueranno nel futuro mantenendo l’identità di puro mecenatismo nella prospettiva di legarsi sempre di più alla realtà della città, alle sue iniziative, e alla tutela del suo patrimonio artistico.

Carla Fendi e Maria Teresa Venturini Fendi

Maria Teresa Venturini Fendi dice: “Ho un ricordo gioioso di me ragazza quando accompagnavo Carla a Spoleto per incontrare Giancarlo Menotti e ne approfittavo per guardare le prove degli spettacoli. Più tardi, negli ultimi anni di Menotti, ho iniziato a collaborare alle relazioni esterne del Festival e appena ne avevo l’occasione mi intrufolavo in tutti i backstage a vedere le prove. Questa esperienza dietro le quinte mi ha profondamente appassionato allo spettacolo e mi ha fortemente legata a Spoleto e al suo festival “.



Angelo Robertiello

Via Leonessa 28
00189 Roma 
Cell. +39 333 2447092

Tel. +39 06 3721872
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Turismo religioso: presentazione del progetto in cammino e anteprima del viaggio immersivo

TURISMO RELIGIOSO E DEI CAMMINI STORICI: VIAGGIO IMMERSIVO
A PALAZZO MADAMA CON GLI OCCHI DELLA SINDONE
 
ANTEPRIMA A ROMA DEL PROGETTO INTERATTIVO CON PALAZZO MADAMA,
REGIONE PIEMONTE, FONDAZIONE ACUTIS  E ENIT PER SENSIBILIZZARE
AL VIAGGIO SOSTENIBILE, ACCESSIBILE E SPIRITUALE

ENIT VIA MARGHERA 2 ROMA

28 Giugno 2023

Il turismo religioso, inclusivo e sostenibile al centro del progetto “Via Francigena for all” con la mostra “In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena” che sarà allestita a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino dal 13 luglio al 10 ottobre.

Verrà presentato in ENIT, via Marghera 2 Roma il 28 giugno alle ore 11:30.

Saranno presenti

  1. Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte
  2. Ivana Jelinic e Sandro Pappalardo, rispettivamente Presidente e Consigliere cda ENIT
  3. Vittoria Poggio, Assessore Regione Piemonte Turismo, cultura e commercio
  4. Adriana Acutis, Vicepresidente Fondazione Carlo Acutis
  5. Giovanni Carlo Federico Villa, Direttore scientifico Palazzo Madama di Torino e curatore della mostra

ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Rovigo: Palazzo Roverella si conferma sede di mostre di successo – In 73.198 per Renoir

Pierre-Auguste Renoir L’alba di un nuovo classicismo

Rovigo, Palazzo Roverella
25 febbraio – 25 giugno 2023

Mostra a cura di Paolo Bolpagni

Palazzo Roverella si conferma sede di eventi espositivi di successo e di qualità. La mostra dedicata a “Renoir. L’alba di un nuovo classicismo” curata da Paolo Bolpagni e aperta il 25 febbraio scorso, è stata ammirata da 73.198 persone. Un dato che conduce questa esposizione a tallonare il record storico detenuto dalla monografica su Kandinskij dello scorso anno. “Consolidando così il forte salto di attrattività che la sede espositiva rodigina, con le sue indovinate proposte, si è conquistata” sottolinea il professor Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, istituzione che, dal 2006, programma e gestisce le mostre del Roverella.

“Renoir. L’alba di un nuovo classicismo”, al di là del successo quantitativo e qualitativo sancito dal numero di visitatori e dai riconoscimenti degli esperti, ha confermato due tendenze. In primo luogo, il fatto che un visitatore ogni 4 abbia scelto di entrare in mostra accompagnato da una guida specializzata indica come la qualità culturale del pubblico del Roverella si stia sempre di più alzando. Accanto alle scuole e ai gruppi organizzati, che di norma usufruiscono di visite guidate, si è registrato un forte incremento di questo servizio da parte di piccoli gruppi amicali o familiari.

Il secondo spunto di riflessione riguarda il Roverella come sede museale, oltre che espositiva: i numeri confermano che il vero attrattore di questa sede sono le mostre. Queste hanno condotto un ormai vastissimo pubblico a scoprire anche le notevoli collezioni permanenti: il meglio della Pinacoteca, innanzitutto, ma anche le collezioni archeologiche e quell’unicum che è il panorama veneziano di Biasin, cui ha riservato tempo e attenzione.

“Questo aspetto ci ha portato a riflettere su come offrire a questo ampio pubblico, in modo rinnovato e ampliato, le collezioni museali.”  

In occasione della presentazione della prossima grande mostra autunnale di fotografia”, prosegue il Presidente Muraro “saremo in grado di fornire i dettagli delle iniziative attualmente allo studio insieme all’Accademia dei Concordi e al Seminario Vescovile.”


Info: www.palazzoroverella.com
tel 0425460093.

Fondazione Cariparo
 
Relazioni con i media:
dott.ssa Alessandra Veronese
Ufficio Comunicazione:
dott. Roberto Fioretto
comunicazione@fondazionecariparo.it
 
Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499; www.studioesseci.net;
simone@studioesseci.net, referente Simone Raddi

Messina: AQUA aprirà la sezione ARTI VISIVE del Summer Fest della Tenuta Rasocolmo

A Q U A è la mostra con la quale la Tenuta Rasocolmo inaugura la sezione Arti Visive del Summer Fest 2023. Si tratta di una mostra bi-personale, curata da Mariateresa Zagone, in cui le artiste Alba La Mantia e Monreau sono chiamate a dialogare. In esposizione una ventina di acquerelli, opere simili per tecnica e dimensione, ma che ognuna delle due artiste declina in un proprio modo specifico attraverso luce, colore e trasparenza: elementi costitutivi dell’acqua e della percezione che di essa abbiamo.

LE ARTISTE:

Alba Rita La Mantia, nasce ad Acquedolci nel 1958. Frequenta il liceo artistico di Palermo e, in seguito, corsi di acquerello a Firenze. Frequenta la Scuola di ceramica sezione decoro di Montelupo Fiorentino (FI) collaborando con diversi laboratori di ceramica a Firenze e a Montelupo Fiorentino. Tornata in Sicilia collabora con diversi laboratori di ceramica di Santo Stefano di Camastra (ME). Annovera inoltre varie collaborazioni come illustratrice. Artista poliedrica, padroneggia molteplici tecniche pittoriche, con particolare attitudine all’uso dei materiali da riciclo come mezzo per la pittura materica. Ama in particolare la pittura ad olio e ad acquerello. Ottiene lusinghieri riscontri nella ritrattistica con l’uso di matita e grafite. Diverse opere sono state utilizzate come copertine di libri e taccuini.

Lilly Romano, in arte Monreau, nasce a Messina nel 1976. Si forma alla Scuola d’Arte e si perfeziona all’Accademia di Belle Arti acquisendo grande padronanza delle tecniche del disegno e del colore con particolare riferimento all’acquerello, all’olio e all’acrilico. Nel dicembre 2017 è protagonista della personale “Ad un tratto…” che registra positiva attenzione di pubblico e critica. Negli anni successivi intensifica l’attività con le personali “Quando finisce l’Inverno” (2021) e “Di Mare e di vento –acquerelli dell’anima” (2021), entrambe a cura di Mariateresa Zagone. Ha inoltre partecipato a numerosi premi e mostre collettive tra le quali “Luna Quadra” (2019) e “Omaggio a Lei” (2021), al concorso “Albino città del Moroni” (2019) con l’opera “Senza Titolo”, alla call “Segnalibro d’artista” (2022) e ai Premi Internazionali “Catalani” e “Quartiere Avignone” (2021).


Luogo evento
Tenuta Rasocolmo
Indirizzo
SS. 113 KM 23,200 Vico degli Ulivi, Contrada Piano Torre
98163 – Messina (ME)
Telefono
+39 393 3343760
email
info@tenutarasocolmo.com

Roma, Museo di Roma a Palazzo Braschi: VIS-À-VIS Tenerani Spina. Dialogo in immagini

Da sinistra: Edvige Carnevali Righetti, Conte Enrico Lenzoni,
Lady Arbuthnot, Principe Livio Odescalchi – Foto ©luigispina

VIS-À-VIS
Tenerani Spina.
Dialogo in immagini

Martedì 27 giugno 2023 – ore 12.30

Museo di Roma a Palazzo Braschi

Roma, Piazza San Pantaleo 10

Una serie di ritratti in gesso di Pietro Tenerani, uno dei più significativi scultori dell’Ottocento italiano, riletti da Luigi Spina, grande interprete della fotografia d’arte contemporanea, sarà presentata nella mostra VIS-À-VIS. Tenerani Spina. Dialogo in immagini, ospitata dal 28 giugno al 12 novembre 2023 al Museo di Roma a Palazzo Braschi.

Due artisti distanti nel tempo, ma accomunati dalla ricerca sulla figura umana, in un dialogo che consentirà di ammirare in maniera inedita le sculture di Tenerani, in molti casi mai esposte in precedenza, delle quali le suggestive fotografie di Spina, realizzate su pellicola in bianco e nero e stampate personalmente, mettono in luce dettagli che a volte sfuggono anche agli osservatori più attenti.

Un percorso tra scultura e fotografia nelle sale di Palazzo Braschi che, oltre a contribuire alla valorizzazione di uno dei più rilevanti nuclei del Museo di Roma, offrirà anche uno spaccato della società romana di metà Ottocento – tra nobili, intellettuali, artisti e religiosi, italiani e stranieri – della quale Pietro Tenerani fu esponente di primissimo piano.

La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è curata da Fabio BenedettucciOrganizzazione Zètema Progetto Cultura.


Ufficio stampa Zètema Progetto Cultura
Patrizia Morici (+39) 348 5486548 | p.morici@zetema.it
Chiara Sanginiti (+39) 340 4206787 | c.sanginiti@zetema.it

Ufficio stampa Luigi Spina
Barbara Notaro Dietrich | M. +39 348 7946585 | b.notarodietrich@gmail.com
Adele Della Sala | M. +39 366 4435942 | ads@ufficiostampa-arte.it

Roma: Asta delle opere della mostra “LAOS” di Andrea Barzini a sostegno della formazione di un giovane monaco buddista 

Asta delle opere della mostra “LAOS” di Andrea Barzini presso la Galleria MO.C.A. di Roma a sostegno della formazione di un giovane monaco buddista.

Martedì 27 giugno 2023 ore 18.30

Galleria MO.C.A., Piazza degli Zingari 1, Roma

Martedì 27 giugno 2023 alle ore 18.30 la Galleria MO.C.A. di Roma è lieta di ospitare l’asta delle opere della mostra “LAOS” di Andrea Barzini, rinomato regista, scrittore e artista. Per l’occasione verranno proposti sette disegni su carta, insieme a tre opere su tela, un carnet de voyage dell’ultimo viaggio di Barzini in Indocina e nei luoghi primitivi e suggestivi del Laos.

LA CARRIOLA mm 600X600 ACR SU TELA

Attraverso una paletta cromatica minimale, l’artista ha creato opere che riflettono la spiritualità buddista, l’animismo e l’isolamento di questa terra unica. Barzini ha intrapreso un viaggio improvvisato, lasciandosi guidare dal caso, fermandosi dove l’ispirazione lo ha colpito. I suoi lavori, come nell’antica tradizione dei viaggiatori col blocco-notes, riflettono l’osservazione diretta di luoghi e scene della vita quotidiana di un mondo sconosciuto, a volte enigmatico e lontano dai valori e dai ritmi occidentali, ma misteriosamente comunicativo. In quest’atmosfera rarefatta, il pittore-viaggiatore passa felicemente dall’osservazione alla contemplazione.

MONACO LETTORE mm 400X700 ACR. SU TELA

Il ricavato delle vendite delle opere d’arte sarà destinato a finanziare la formazione di un giovane monaco buddista di Vientiane di nome Phi Phi, con cui l’artista ha stretto un’amicizia speciale durante il suo viaggio.

L’asta rappresenta quindi un’opportunità unica per gli appassionati d’arte e i collezionisti che potranno così contribuire ad una nobile causa, finanziando l’istruzione del giovane Phi Phi.


UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

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Ferrara, Palazzo dei Diamanti: Successo per la mostra sul Rinascimento – Superate le 70mila presenze

Ercole de’ Roberti: Dittico Bentivoglio (Giovanni II e Ginevra Bentivoglio), 1473-74 Tempera su tavola, cm 54 x 38, 1, 53,7 x 38,7 Washington, National Gallery of Art, Samuel H. Kress Collection

RINASCIMENTO A FERRARA
Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa

Ferrara, Palazzo dei Diamanti

Fino al 19 giugno 2023

Mostra a cura di Vittorio Sgarbi e Michele Danieli

Promossa da Fondazione Ferrara Arte (direttore Pietro Di Natale) e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara

Vernice per la Stampa: giovedì 16 febbraio 2023, ore 11

Lunedì 19 giugno 2023 si è conclusa con successo di pubblico e di critica la mostra Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costaregistrando 70.229 presenze in 122 giorni. L’esposizione ha riaperto nel migliore dei modi le porte di Palazzo dei Diamanti, i cui spazi espositivi sono stati ripensati, rinnovati e ampliati dopo un complesso intervento di restauro e riqualificazione dell’edificio e del suo giardino.

La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, con la direzione di Pietro Di Natale, ha offerto la possibilità di ammirare 120 opere provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo e ha rappresentato un’occasione unica per scoprire, o riscoprire, l’arte di due grandi pittori ferraresi e la smagliante ricchezza del Rinascimento estense. Per quattro mesi le loro opere sono state affiancate a quelle di maestri nobili come Mantegna, Cosmè Tura, Niccolò dell’Arca, Marco Zoppo, e di altri autori a loro contemporanei, quali Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino. La rassegna è stata organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con la Direzione Generale Musei e Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura, con il patrocinio di Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna, e con il sostegno di Versalis e BPER Banca.

Sui 70 mila ingressi, i biglietti venduti in prevendita sono stati complessivamente 30.610, mentre i restanti sono stati acquistati presso la biglietteria di Palazzo dei Diamanti. Dai questionari di gradimento emerge che il 77% è venuto a Ferrara appositamente per visitare la mostra e che è aumentata la presenza di visitatori stranieri (il 5,15% degli intervistati). La rassegna è piaciuta moltissimo anche alle scuole: sono state 312 le classi in mostra per un totale di 7.050 studenti coinvolti (di cui 3.301 ferraresi), in notevole aumento rispetto alle precedenti esposizioni. L’opzione del biglietto integrato (biglietto unico per visitare sia la mostra che la Pinacoteca Nazionale) è stata scelta da 4.107 persone. Il nuovo bookshop di Palazzo dei Diamanti e gli articoli proposti hanno riscosso grande apprezzamento: un visitatore su 29 ha acquistato il catalogo della mostra per un totale di 2.434 copie vendute, mentre sono state vendute 4.479 guide (1 visitatore ogni 16).

Rinascimento a Ferrara ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la medaglia del Quirinale, riconoscimento assegnato a iniziative di alto spessore culturale e scientifico, e ha ottenuto un successo mediatico di notevole rilievo con recensioni sulle principali testate sia nazionali che estere, e un totale di più di 1.000 uscite sulla stampa e servizi su tv e radio.

Sono stati in visita a Palazzo dei Diamanti anche Anna Maria Bernini, ministro dell’università e della ricerca, e Jon Landau, storico manager di Bruce Springsteen, Annalena Benini (nuova direttrice del Salone internazionale del libro di Torino), e moltissimi attori, tra cui Michele Placido, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Valter Malosti e Federico Castelluccio.

«Rinascimento a Ferrara ha mostrato la centralità dell’arte ferrarese nel mondo, lo ha fatto con un’operazione monumentale che omaggia l’Officina Ferrarese di Roberto Longhi, celebrato anche con una targa a lui dedicata a palazzo dei Diamanti – dice il sindaco Alan Fabbri –. A conferma del valore e della portata di questa operazione c’è la prestigiosa medaglia del presidente della Repubblica e gli apprezzamenti giunti anche a livello internazionale. La mostra ha inoltre segnato la riapertura del ‘nuovo’ palazzo dei Diamanti, con un bookshop, una sala polivalente, la caffetteria, un giardino di ispirazione rinascimentale interno: è l’avvio di una fase nuova, nella continuità con una grande storia. Grazie a Vittorio Sgarbi, a Michele Danieli, all’assessore Marco Gulinelli, a tutto lo staff di Ferrara Arte e del servizio musei d’arte del Comune, al personale che ha lavorato giorno e notte per offrire al pubblico la migliore esperienza di visita, con tante aperture straordinarie, potenziando così le possibilità di godere di capolavori ferraresi oggi presenti nei musei di mezzo mondo».

«Nei numeri c’è la prova del successo di pubblico, nazionale e internazionale, di una mostra – realizzata con le forze territoriali – che si è posizionata tra i più grandi appuntamenti espositivi in Italia in questo 2023. Merito dell’intuizione di Vittorio Sgarbi e di Michele Danieli, merito del grande lavoro di squadra realizzato da Comune e Fondazione Ferrara Arte e dal lavoro del personale assegnato ad accessi, sale, biglietteria e sicurezza. Rinascimento a Ferrara è stata anche l’occasione per ‘collaudare’ la perfetta macchina di palazzo dei Diamanti, riaperto a febbraio dopo un corposo intervento che ne ha restituito appieno la magnificenza e che sta mostrando al grande pubblico tutte le potenzialità del più grande palazzo rinascimentale del Nord Italia» dice l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.

«L’apprezzamento e l’entusiasmo che il grande pubblico, gli addetti ai lavori e la stampa, anche internazionale, hanno manifestato in questi quattro mesi confermano in maniera inequivocabile la bontà di un progetto espositivo per molti versi difficile ed estremamente impegnativo sul piano organizzativo – commenta Pietro Di Natale, direttore della Fondazione Ferrara Arte –. Le tante copie vendute dell’agile guida e dell’informatissimo catalogo indicano che i visitatori hanno voglia di approfondire la conoscenza di artisti straordinari, ma ancora – o, meglio, sinora – poco noti, quali Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, che, come hanno dimostrato i loro capolavori riuniti a Palazzo dei Diamanti, vissero il loro tempo da assoluti protagonisti ponendosi tra le principali personalità del Rinascimento nell’Italia settentrionale. Tutto questo ci invoglia a proseguire nel percorso di studio e di valorizzazione dei grandi maestri antichi della scuola ferrarese programmato per i prossimi anni: un progetto ambizioso, fortemente sostenuto dall’amministrazione comunale, che si concretizzerà, come è stato per la mostra appena terminata, grazie al lavoro corale dei professionisti che compongono l’affiatata squadra di Ferrara Arte che ho l’onore di dirigere».

«La prima della grandi mostre sul “Rinascimento a Ferrara” ha inorgoglito ed emozionato chiunque l’abbia vista, per l’importanza dei prestiti di opere da ogni museo del mondo, con la resurrezione di due artisti sublimi e la conferma della grandezza della pittura ferrarese», dichiara il presidente della Fondazione Ferrara Arte, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura e curatore Vittorio Sgarbi, che anticipa: «Stiamo lavorando alacremente per le prossime mostre sul Cinquecento e sul Manierismo a Ferrara».

«Siamo onorati di aver riportato a Ferrara queste opere magnifiche. L’entusiasta collaborazione di tanti Musei italiani e stranieri ha dimostrato la bontà del nostro progetto, che all’inizio ci sembrava davvero ambizioso. Ringrazio Ferrara Arte e tutta la città di Ferrara per averlo essere riusciti a tradurlo in realtà» è il commento del curatore Michele Danieli.


Informazioni
tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it
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Ufficio Stampa
Ufficio Stampa Fondazione Ferrara Arte
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3404190867
comunicazione.ferrararte@comune.fe.it

In collaborazione con
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo 
www.studioesseci.net tel. 049663499
rif. Simone Raddi simone@studioesseci.net 

Genova: il Premio Paganini comunica i nomi dei 30 giovani violinisti ammessi alla 57esima edizione del concorso

Genova nel segno di Paganini: una giornata dedicata al prestigioso 
Concorso Internazionale di violino. 

Al Principe Alberto di Monaco il titolo ufficiale di Paganini Ambassador

Il Premio Paganini comunica i nomi dei 30 giovani violinisti ammessi alla 57esima edizione del concorso.

Dei 30 ragazzi alle fasi eliminatorie, soltanto 2 sono italiani , la maggior parte sono asiatici. Il più giovane è un violinista giapponese, appena diciottenne.

Un inizio estate davvero significativo per la città di Genova che, mentre si prepara ad accogliere The Grand Finale della regata intorno al mondo The Ocean Race, lunedì 26 giugno ospita una serie di importanti eventi legati al Premio Paganini. Concorso che si aprirà a Palazzo Tursi il 16 ottobre per concludersi al Teatro Carlo Felice il 27 ottobre, proprio nel giorno del 241° anniversario della nascita di Niccolò Paganini.

Per la prima volta in assoluto tutti i Paganini Ambassador si riuniranno a Palazzo Tursi per fare il punto sulle attività già realizzate per il rilancio del Concorso e per confrontarsi sulle future iniziative di promozione a livello nazionale e soprattutto internazionale. La giornata prosegue con una conferenza sul tema “La stravaganza come condizione poetica del capriccio in musica, pittura e architettura”, alla quale parteciperanno relatori del calibro di Salvatore Accardo, Sylvain Bellenger, Serena Bertolucci, Luigi Ficacci e Francesco Micheli.

Nel pomeriggio i lavori si spostano a Palazzo Doria Carcassi, sede del Premio, per l’estrazione della lettera che definirà l’ordine di esibizione dei concorrenti ammessi alla fase eliminatoria della 57esima edizione del Concorso, previsto a Genova dal 16 al 27 ottobre. 

Il momento clou di questa giornata sarà la cerimonia di conferimento del titolo di Paganini Ambassador al Principe Alberto II di Monaco, già cittadino onorario di Genova, che avrà luogo nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi alla presenza del sindaco Marco Bucci e del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. Gli eventi si chiudono a Palazzo Spinola con il concerto dell’ensemble “Quartetto di Cremona”, promosso dal marchese Carlo Clavarino. 

Il Cannone, celebre violino appartenuto al grande virtuoso del violino, nel 240° anniversario della nascita di Niccolò Paganini presentata la 57^ edizione del Premio Paganini, nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi. Genova, 27 ottobre 2022. ANSA/LUCA ZENNARO

PREMIO PAGANINI: I 30 VIOLINISTI AMMESSI ALLA FASE ELIMINATORIA DEL 57° CONCORSO

Nel giorno del World Music Day, il Premio Paganini comunica i nomi dei 30 giovani violinisti ammessi alla 57esima edizione del concorso.

Sette dei 30 concorrenti che parteciperanno alla fase eliminatoria sono stati ammessi direttamente, mentre gli altri 23 hanno superato le preselezioni di Guangzhou, New York, Praga, Tokyo e Genova.

Sono 16 le ragazze e 14 i ragazzi: 8 arrivano dalla Cina, 7 dalla Corea del Sud, 5 dal Giappone, 3 dagli Sati Uniti, 2 sono italiani, 1 arriva dalla Georgia, 1 dalla Germania, 1 dall’Olanda, 1 dalla Repubblica di Cina – Taiwan e 1 dalla Svezia.

Ventitré anni è l’età media dei candidati, il più giovane è un violinista giapponese, appena diciottenne.

«Lieto di questo risultato che esprime il grande lavoro svolto dal direttore artistico Nazzareno Carusi e dalle commissioni di preselezione. Accoglieremo con grande gioia questi giovani talenti a Genova. L’organizzazione della 57esima edizione procede spedita, così come la preparazione degli eventi collaterali» ha commentato il presidente del Premio Giovanni Panebianco.

«Proprio in queste ore felici della giornata della Festa della Musica ho consegnato al sindaco Bucci e al presidente Panebianco l’elenco dei 30 giovani violinisti, su centodiciassette iscritti, ammessi al Premio di quest’anno. Li abbraccio, e abbraccio anche chi non ce l’ha fatta. Che il Paganini sia per tutti loro una festa insieme a noi, una festa luminosa e memorabile di musica» ha aggiunto il direttore artistico Nazzareno Carusi.

Di seguito l’elenco dei 30 candidati ammessi alle fasi eliminatorie:

AOYAMA NONGiappone
CARDAROPOLI GENNAROItalia
CHANG QIANCina
CHUNG WONBEENCorea del Sud
ELDERS HAWIJCHOlanda
JIN YEYEONGCorea del Sud
KARLS LORENZSvezia
KIM HARAMCorea del Sud
KIMURA WAKANAGiappone
LEE YESONG SOPHIEUSA
LIM DONGMINCorea del Sud
LIN RUIFENGCina
MA TIANYOUCina
MATSUMOTO HIROKAGiappone
OBOLASHVILI MARIAMGeorgia
SHEN ZIXUANCina
SHIM DONGYOUNG (JAKE)Corea del Sud
TAKEUCHI KOSHIROGiappone
TSAI NING CHIEN (ERIC JASON)Rep China (TWN)/USA
TSO JACQUELINEUSA
UNO YUKIKOGiappone
WEE JAEWONCorea del Sud
WENG QINGZHUCina
WU CHRISTINEUSA
WU XIYUECina
XIE TIANRENCina
YANG ESTHER YOUJEONGCorea del Sud
ZENELI SARAItalia
ZHANG JINGZHICina
ZHU SIMONGermania

Tutte le info www.premiopaganini.it


Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa
Via Piave 74, 00198 Roma

Al Museo Chiossone di Genova torna in mostra “La grande onda” di Hokusai, l’onda più famosa della storia dell’arte

Hokusai, La Grande Onda

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone riapre al pubblico dopo circa due anni di attesa con la mostra

“La Grande Onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponese”

Dal 24 giugno al 24 settembre a Genova

Qual è l’onda più famosa della storia dell’arte? Senza dubbio quella raffigurata nell’opera “Nel cavo d’onda al largo di Kanagawa” di Hokusai, una stampa xilografica ukiyoe pubblicata nella celebre serie “Le Trentasei vedute del Monte Fuji“, di cui il Museo Chiossone conserva orgogliosamente un magnifico esemplare. Viene chiamata “La Grande Onda” ma il suo titolo originale è ben più preciso e ci indica sia il luogo che il tipo di onda ritratta.

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, situato all’interno di Villetta Di Negro, è una delle più importanti collezioni di arte orientale in Europa e la più importante in Italia. Chiuso da settembre 2021 per lavori di adeguamento strutturale e impiantistico –- viene restituito al pubblico che ora potrà anche accedere alla grande terrazza recuperata, con vista panoramica straordinaria sul centro storico della città e sul mare e il suo porto.

Venerdì 23 giugno, con apertura serale straordinaria dalle 20 alle 23 e a ingresso gratuito, il Chiossone accoglierà i visitatori con l’inaugurazione della mostra temporanea in occasione di The Grand Finale di Ocean Race.  La rassegna, che sarà visitabile fino al 24 settembre, è curata dalla direttrice del museo Aurora Canepari.

Il Giappone, circondato dal mare su tutti i lati e con un clima umido e abbondanti precipitazioni, ha sviluppato un rapporto forte e ambivalente con l’acqua: presenza familiare e vivifica quando irriga le risaie e dona una pesca fruttuosa, ma anche terribile minaccia, quando si manifesta con la forza dell’Oceano o delle alluvioni. Nell’arte l’acqua è stata raffigurata in una varietà di soggetti fin dall’antichità, inclusi luoghi famosi, paesaggi e motivi decorativi nelle arti applicate. Soprattutto nella stampa xilografica di fine ‘800, l’acqua è stata la protagonista di un’ampia gamma di opere in cui poter utilizzare e trasmettere il vibrante blu del pigmento Blu di Prussia, di tendenza all’epoca. L’esempio più famoso è la Grande Onda di Hokusai, opera che ha superato qualsiasi altra immagine esistente per numero di riproduzioni e iconicità.

Proprio attorno a questa celebre stampa, di cui il Museo Chiossone conserva un magnifico esemplare, si articola il percorso dell’esposizione temporanea. Dai paesaggi con mari, laghi, fiumi e cascate ai significati simbolici nel buddhismo e nello Shinto, nella cultura giapponese il tema dell’acqua si ritrova in molteplici forme e con diversi esiti.

In mostra, oltre 60 stampe ukiyoe a tema acquatico dellacollezione Chiossone, tra cui i celebri paesaggi diHokusai e Hiroshige, le scene di vita di città di Kunisada e Yoshitoshi e i soggetti fantastici di Kuniyoshi. In dialogo coi capolavori dei grandi maestri di periodo Edo (1603-1868), saranno esposte due opere di arte contemporanea dell’artista giapponese Oki Izumi che, confrontandosi con la collezione genovese, si è interrogata sui significati dell’acqua e vi ha donato forma nelle sue sculture in vetro.

Utagawa Hiroshige, I gorghi di Naruto

Il Museo Chiossone

Il Museo Chiossone, ubicato nel centro di Genova all’interno del parco ottocentesco di Villetta Di Negro si trova un luogo dedicato all’Estremo Oriente. Rivolto verso il mare con tanto di terrazza panoramica ristrutturata, vanta la collezione di arte giapponese più grande e importante d’Italia, raccolta dall’artista e incisore genovese Edoardo Chiossone, durante il lungo periodo vissuto in Giappone alla fine del XIX secolo. Chiossone è noto in tutto il mondo per aver progettato le prime banconote e carte valori giapponesi.

Quella di Chiossone fu la prima collezione di arte orientale italiana ad essere aperta al pubblico, nel 1905, nella originaria sede presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti, mentre dal 1971 è esposta nell’attuale edificio, appositamente progettato dall’architetto genovese Mario Labò negli anni ’50.

Il patrimonio civico del Museo conta più di 15mila opere ed è formato per la maggior parte da capolavori di arte giapponese, ma conserva anche opere d’arte della Cina e del sud est asiatico. Il percorso permanente, ora rinnovato ma fedele all’ordinamento storico, propone una selezione delle categorie artistiche collezionate da Chiossone: nel salone a piano terra si trovano grandi sculture buddhiste in bronzo, mentre nelle gallerie sono esposte armi e armature da samurai, rari reperti archeologici, maschere teatrali, assieme a porcellane, smalti, lacche, sculture in legno e piccoli bronzi, tutti di elevato valore artistico e di grande interesse culturale. Gli eccezionali dipinti e le famosissime stampe xilografiche ukiyoe sono visibili durante mostre temporanee, organizzate per consentire la rotazione di queste delicate opere, che per preservare al meglio la loro integrità vengono conservate nei depositi.

L’evento di riapertura del museo e la mostra hanno ottenuto il patrocinio del Consolato del Giappone a Milano.


Info: Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone – piazzale Mazzini 4 – 16122 Genova – Tel 010 5577950 – museochiossone@comune.genova.it
http://www.chiossone.museidigenova.it/

Orario: da martedì a venerdì h 9 – 19. Sabato e domenica h 10 – 19.30
Ingresso: intero € 5 – ridotto € 3.

La mostra La Grande onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponeseè inclusa nel biglietto d’ingresso.
Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e sponsorizzata da Iren.

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