Castello di Rivoli: Visite guidate speciali alla Collezione Cerruti

Visite guidate speciali alla Collezione CerrutiDa sabato 24 giugno ogni settimana due visite guidate speciali

Da sabato 24 giugno 2023
Sabato, ore 11.45: visita guidata Il ritratto
Domenica, ore 11.45: visita guidata I libri
Villa Cerruti

Dal 24 giugno ogni settimanail sabato e la domenica alle ore 11.45, sono in programma visite guidate speciali alla Collezione Cerruti a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.
La visita del sabato sarà dedicata al tema del ritrattoquella della domenica ai libri e alle legature di pregio.
 
Il ritratto è uno dei temi portanti della Collezione Cerruti. Tra i dipinti raccolti negli anni da Francesco Federico Cerruti, molti sono quelli che ritraggono una figura, nota o ignota, che tiene tra le mani un libro, a ricordo della professione di legatore del collezionista: dal Ritratto di gentildonna con libro in mano, 1545-1550 c., di Paris Bordon al Ritratto di gentiluomo con libro e guanti, 1540-1541 c., di Pontormo, fino all’Autoritratto con ombra, 1919, di Giorgio de Chirico, solo per citare i più rappresentativi. La visita consentirà di approfondire le affascinanti storie che si celano dietro questi dipinti e di ripercorrere, al contempo, l’interessante e poco nota biografia di Cerruti.
 
Il libro e la legatura di pregio hanno rappresentato per Cerruti un campo costante di riflessione e studio, non soltanto perché egli fu riconosciuto capitano d’impresa di una delle legatorie più note d’Europa, la Legatoria Industriale Torinese (Lit), ma anche perché fu appassionato amante del libro in quanto contenitore di storie e manufatto di elevata complessità tecnica. La visita sarà occasione per mettere a fuoco la straordinaria raccolta di libri, che dai volumi miniati del Quattro e Cinquecento arriva fino alle legature francesi della seconda metà del Novecento, e per gettare interessanti ponti con le altre opere pittoriche e scultoree della collezione.

Accesso alla Collezione Cerruti

È necessaria la prenotazione alla pagina
https://www.castellodirivoli.org/tickets/#

Biglietto intero: € 26,50.
Biglietto ridotto: € 19,50, visitatori over 65, studenti dai 10 ai 26 anni, insegnanti, militari, possessori Abbonamento Musei, membri di un gruppo formato da almeno 3 persone, soci Fai, soci Touring Club e membri dell’Associazione Amici del Castello di Rivoli.

Biglietto gratuito: possessori della Tessera ICOM.
Il biglietto comprende: ingresso e visita guidata alla Collezione Cerruti, ingresso al Castello di Rivoli (Collezione permanente e mostre), navetta di collegamento dal Castello di Rivoli alla Villa Cerruti.
La visita si svolge in lingua italiana.
Visite in inglese, francese, spagnolo, tedesco solo su prenotazione per gruppi.
Il turno di visita può accogliere massimo 12 persone.
I bambini sono ammessi a partire dai 10 anni solo se accompagnati da un adulto.

La Collezione Cerruti

La Collezione Cerruti, polo del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, aperto al pubblico nel maggio 2019, è una collezione privata di altissimo livello che comprende quasi trecento opere di pittura e scultura, tappeti preziosi, libri antichi, legature di pregio e mobili di celebri ebanisti che spaziano dal medioevo al contemporaneo.

La collezione, iniziata a metà degli anni Sessanta, annovera, fra gli altri, capolavori che vanno dalle opere di Bernardo Daddi e Pontormo a quelle di Renoir, Modigliani, Kandinskij, Klee, Boccioni, Balla e Magritte, per arrivare a Bacon, Burri, Warhol, De Dominicis e Paolini, ed è il frutto della passione e della sensibilità artistica di Francesco Federico Cerruti (Genova, 1922 – Torino, 2015), figura esemplare di imprenditore e collezionista scomparso all’età di 93 anni.

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, in virtù di un accordo firmato nel luglio 2017 con la Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte, proprietaria delle opere, è il primo museo d’arte contemporanea che grazie alla sua collezione poliedrica e ricca di sfaccettature getta un ponte dialogico tra il presente e il passato. L’intenzione è di creare un modello nuovo di museo, in cui l’arte del passato è osservata da prospettive contemporanee dando vita a un vero e proprio scambio vitale tra collezioni, artisti d’oggi e capolavori del passato.


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
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Ufficio Stampa Castello di Rivoli – Manuela Vasco
press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
Consulenza Stampa – Stilema | anna.gilardi@stilema-to.it | tel. 011.530066

Messina: 58 artisti per la memoria – Una mostra collettiva per ricordare la strage di Chiusa Gesso del ’43

Il 14 agosto del 1943, esattamente ottant’anni fa, nella contrada Chiusa di Orto Liuzzo, detta allora Chiusa Gesso, i tedeschi in ritirata uccisero cinque carabinieri e un civile.

Adesso l’Anpi messinese vuole ricordare quel tragico episodio, che solo adesso emerge dal silenzio, preparando una targa commemorativa che sarà apposta e inaugurata il prossimo 14 agosto.

Per affrontare i costi economici dell’operazione l’Associazione nazionale partigiani d’Italia ha chiesto un aiuto all’Associazione culturale “Spazioquattro. Incontri d’Arte” per indire una mostra mercato a sostegno dell’iniziativa.

Hanno risposto in 58 e sono i seguenti artisti: Antonio Amato, Mario Ampelli, Gianfranco Anastasio, Mariaceleste Arena, Siro Barbagallo, Maria Berenato, Piero Basilicò, Nunzio Bonina, Francesca Borgia, Nino Bruneo, Nino Cannistraci, Francesco Carta, Dora Casuscelli, Gregorio Cesareo, Enzo Currò, Michela De Domenico, Fortunato Del Dotto, Nunzio Di Dio, Graziella Di Perna, Massimo Di Prima, Ninni Ferrara, Giovanni Fiamingo, Pippo Galipò, Antonio Giocondo, Paolo Giocondo, Carlo Giorgianni, Angela Impalà, Mimmo lrrera, Elisa La Rosa, Giacomo Lattene, Sabrina Lo Piano, Davide Lupica, Rocco Luvarà, Mantilla, Laura Marchese, Mariella Marini, Pasquale Marino, Laura Martines, Emiliano Martino, Lorenzo Martino, Josè Martino, Sandro Messina, Sebastiano Occhino, Riccardo Orlando, Giovanni Pagliaro, Puccio, Stello Quartarone, Maria Rando, Rosa Rigano, Silvia Ripoli, Ugo Sansone, Angelo Savasta, Enzo Savasta, Demetrio Scopelliti, Piero Serboli, Alexandra Stralucica, Sara Teresano, Togo.

Ognuno di loro donerà una sua opera; il ricavato della vendita sarà devoluto appunto alla preparazione e alla collocazione dell’opera artistica, ideata da Pippo Martino.

Il “vernissage” della mostra collettiva avrà luogo giovedì 22 giugno, alle ore 18, presso “Spazioquattro” di via Ghibellina 120. La mostra resterà aperta dal 22 al 24 giugno.


Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provincia di Messina
Comunicato stampa 19 giugno 2023

Estate 2023, in Italia quasi 2 milioni di arrivi aeroportuali. L’84% internazionale

ESTATE 2023, IN ITALIA QUASI 2 MILIONI DI ARRIVI AEROPORTUALI
 
L’84 PER CENTO DEI TURISTI SARA’ INTERNAZIONALE E IL 16 PER CENTO ITALIANO
 
IL MINISTRO DEL TURISMO DANIELA SANTANCHÈ: IMPORTANTI SEGNALI DAI DATI SULLA STAGIONE ESTIVA. TURISMO SETTORE FONDAMENTALE PER LA CRESCITA DELLA NAZIONE

19 giugno 2023

Estate italiana in gran forma. Secondo stime Enit su dati Data Appeal e Unwto per il periodo estivo sono attesi flussi in crescita.
i passeggeri aeroportuali attesi in Italia stando ad oggi sono almeno 1.844.000, di cui l’84% di origine internazionale ed il 16% italiana. A giugno attesi almeno 944 mila arrivi, in aumento del +8,6% rispetto al 2022.
Già il primo trimestre 2023 ha dato i primi segnali di grande crescita dei flussi: tra gennaio e marzo 2023, il turismo internazionale è aumentato dell’+86% rispetto allo stesso periodo del 2022. Hanno viaggiato all’estero circa 235 milioni di turisti.
I viaggiatori internazionali in Italia sono circa 15 milioni, con un aumento del +42,0% sul 2022 ed un recupero dell’87,7% sul medesimo periodo del 2019.
Si sceglie l’Italia soprattutto come meta di vacanza (30% circa dei viaggiatori) e per motivi di lavoro (21,4%). Ma anche per visitare parenti e amici (14,6%) e per shopping (11,8%).
Il 71,7% dei flussi proviene dai Paesi dell’Unione Europea, principalmente da Francia e Germania. Il 18,3% dall’area extra europea, soprattutto dal Regno Unito.
Secondo le stime UNWTO, nel primo trimestre 2023, gli arrivi internazionali raggiungono l’80% dei livelli pre-pandemia (-20% su gennaio-marzo 2019), sostenuti dai forti risultati in Europa (-10%) e Medio Oriente (+15%).
 
Le prospettive a breve termine sul turismo internazionale, soprattutto nei mesi a ridosso della stagione estiva, superano ampiamente quelle espresse per il 2022. Nel complesso, quasi il 70% degli esperti prevede performance superiori per i viaggi tra maggio e agosto. Il 50% attende un risultato migliore, mentre il 19% è ancora più ottimista.
 
Per scegliere la vacanza i turisti terranno conto soprattutto del buon rapporto qualità-prezzo, con un atteggiamento più cauto nei confronti della spesa, e della vicinanza del luogo di svago da casa, privilegiando tragitti brevi.
 
L’Italia fa gola agli americani. Gli Usa infatti sono il primo mercato di provenienza, in termini di passeggeri aerei, con un’incidenza del 26,3% sul totale estero previsto nel trimestre estivo.  Sul podio anche Francia (6,1%) e Spagna (4,7%) che insieme raggiungono una quota parte dell’11%. Nel resto della top ten, tra i viaggiatori provenienti da Paesi oltreoceano anche l’Australia che si posiziona al quinto posto (4,1%) e il Canada al settimo (3,8%). Seguono Brasile (2,8%), Corea del Sud (1,9%) e Argentina (1,7%).  Gli australiani si fermano mediamente 25 notti, gli argentini quasi 20. I canadesi effettuano circa 15 pernottamenti come i brasiliani, mentre la permanenza media degli statunitensi in Italia si aggira intorno alle 12 notti. Il soggiorno dei coreani dura poco più di una settimana.
 
Si arriva in Italia prevalentemente in coppia. Le prenotazioni aeree sono in prevalenza per 2 passeggeri (32,3%) e per piccoli gruppi di 3/5 persone (28,3%). I viaggiatori individuali rappresentano il 27,3%.
Su Roma FCO e Milano è previsto l’80% degli arrivi aeroportuali internazionali, distribuiti in egual misura.
 
Quanto alle strutture ricettive prenotate online sono sature già per oltre il 40 per cento a giugno (luglio 27,9%; agosto 21,8%). Al momento, il comparto lacuale è quello più apprezzato per il trimestre estivo, con una saturazione OTA del 36,2%. Segue il prodotto balneare con il 33,7% e le città d’arte con il 33,1%. Il livello di occupazione attuale per la montagna (30,2%) e le terme (27%) è leggermente inferiore alla media nazionale complessiva.
 
“I dati della stagione estiva sono molto incoraggianti ed evidenziano la costante crescita del settore che si avvia a superare i numeri del 2019. Un comparto fondamentale per la crescita della nazione su cui il Governo sta investendo molto” commenta il Ministro del turismo Daniela Santanchè.
 
“L’Italia sta mantenendo performance molto elevate, avremo un’estate rigogliosa con un ritorno di tutti i flussi internazionali e questo spinge a prestazioni sempre più elevate in termini di offerta e ospitalità” dichiara Ivana Jelinic presidente e ceo Enit


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Roma: Spazio all’Arte presenta la mostra WATER di Hadeel Azeez in collaborazione con Blue Factory

Invito

WATER

Il 28 giugno 2023 a Spazio all’Arte l’inaugurazione della mostra di Hadeel Azeez

In collaborazione con
BLUE FACTORY
Impianti, tecnologie, sostenibilità dell’acqua.

Spazio all’Arte adempie all’intenzione  per cui la casa d’aste bresciana Capitolium Art ha aperto questo luogo a Roma (che non è una galleria, pur essendo uno spazio privato) e che è quella di dare attenzione, attraverso i suoi eventi e come possibile, ai temi sociali dell’oggi, come in questo caso la gestione sostenibile della risorsa “acqua”. Come sempre l’Arte ha il merito di avvicinare attraverso il suo sguardo il pubblico a temi importanti suscitando il suo interesse e la sua curiosità. E a volte spingendolo all’azione.
La mostra WATER espone opere di Hadeel Azeez ed è realizzata in collaborazione con Blue Factory.

WATER: è la protagonista del pianeta in tanti modi piccoli e grandi, istruisce infrastrutture sostenibili, sostiene il benessere individuale e collettivo, crea bellezza. L’arte e gli artisti interpretano meglio di altri la profondità e la complessità dei linguaggi dell’acqua. Una mostra sull’acqua, dunque, con l’artista italo-irachena Hadeel Azeez.

Mercoledì 28 giugno 2023, dalle 18:30 alle 21:00, l’opening con ingresso libero della mostra WATER, che resterà aperta ai visitatori fino al 31 luglio 2023. Undici le opere in esposizione nei locali di via delle Mantellate 14b, tra cui i tipici disegni realizzati dall’Artista con il tratto della penna a sfera, installazioni video, ed altro.

Spazio all’Arte, sede romana della Casa d’aste Capitolium Art, offre così il suo contributo, così come era nella mission che ne ha segnato la nascita, alla visibilità dei temi che caratterizzano l’attuale momento storico nella nostra società.  

Nel Catalogo, oltre all’introduzione di Vincenzo Maria Zuco e ad un contributo del Presidente di Blue Factory, Il Prof. Mario Abis, il testo critico dello storico dell’arte Marco Meneguzzo, che sottolinea come per questa Artista, anche in ragione delle sue origini, la scrittura sia il centro di tutto. Una scrittura che diventa disegno, seppure astratto, e soprattutto tratto “fluido”, con “l’intento non è di rappresentare il liquido, ma di “essere” liquido”. “Con la tecnica della penna a sfera le opere realizzate per Water – dice Meneguzzo – disegnano confini nettissimi, ma è difficile trovare al loro interno qualcosa di più fluido di quel blu”.


ComunicazioneSpazio all’Arte – Capitolium Art Roma
e-mail: comunicazione@capitoliumart.it

Varie sedi tra l’Alto milanese e la provincia di Varese: ARCHIVIFUTURI. Festival degli Archivi del Contemporaneo

Casa Testori (Novate milanese)

16 GIUGNO – 16 LUGLIO 2023

ARCHIVIFUTURI
Festival degli Archivi del Contemporaneo

seconda edizione

Un mese ricco di mostre, spettacoli dal vivo, laboratori e attività, aperture straordinarie di archivi d’artista, tra l’Alto milanese e la provincia di Varese

La manifestazione, organizzata dalla rete Archivi del Contemporaneo, di cui è capofila il MA*GA di Gallarate, col sostegno di Fondazione Cariplo, coinvolge archivi e case museo di importanti autori del secondo dopoguerra italiano.

Il percorso coinvolge le sedi di:

Museo MA*GA (Gallarate), Museo Bodini (Gemonio),
Il Borgo di Lucio Fontana (Comabbio), Archivio Franco Fossa (Rho),
MIDeC (Cerro di Laveno Mombello), Fondazione Sangregorio (Sesto Calende),
Casa Testori (Novate Milanese), Archivio Bonomi (Turbigo),
Archivio Missoni (Albusciago di Sumirago), Fondazione Marcello
Morandini (Varese), Museo Pagani (Castellanza),
Riss(e)(Varese), Archivio Vittorio Tavernari (Varese),
Museo Volandia (Somma Lombardo)

Dopo il successo della prima edizione, dal 16 giugno al 16 luglio 2023 si rinnova l’appuntamento con ARCHIVIFUTURI. Festival degli Archivi del Contemporaneo.
Una occasione unica per scoprire il patrimonio culturale del XX e XXI secolo in un territorio compreso tra l’alto milanese e la provincia di Varese, fino ai laghi e il confine svizzero: un’ampia area geografica eletta da importanti artisti contemporanei quale luogo privilegiato per la ricerca, la produzione artistica e caratterizzato dalla presenza di musei, fondazioni, case museo e archivi a loro dedicati.

ARCHIVIFUTURI, organizzata dalla rete Archivi del Contemporaneo, di cui è capofila il MA*GA di Gallarate, è sostenuta da Fondazione Cariplo nell’ambito di Emblematici Provinciali – progetto Switch on. Live arts and community festival con il supporto di Fondazione Comunitaria del Varesotto.

Con l’obiettivo strategico di consolidare e proiettare nel futuro la rete territoriale ARCHIVI DEL CONTEMPORANEO, questa edizione del Festival ha esteso la partecipazione a nuovi enti che si fanno promotori dei valori di integrazione e cooperazione tra istituzioni, arricchimento culturale e valorizzazione territoriale, mirando ad inserirsi stabilmente come partner del network.

Per un mese intero, il festival propone un ricco calendario di mostre, laboratori e attività per i ragazzi e per le famiglie, visite agli studi d’artista, spettacoli teatrali, concerti che coinvolge importanti istituzioni del territorio, come il Museo MA*GA (Gallarate), il Museo Bodini (Gemonio), Il Borgo di Lucio Fontana (Comabbio), Associazione Franco Fossa (Rho), Museo MIDeC (Cerro di Laveno Mombello), Fondazione Sangregorio (Sesto Calende), Casa Testori (Novate Milanese), Archivio Bonomi (Turbigo), Archivio Missoni (Sumirago), Fondazione Morandini (Varese), Museo Pagani (Castellanza), Riss(e) (Varese), Archivio Tavernari (Varese), Museo Volandia (Somma Lombardo).

L’evento inaugurale del Festival ARCHIVIFUTURI si tiene al MA*GA di Gallarate, venerdì 16 giugno 2023, alle ore 20.30, con And color became sound, concerto di Lorenzo Bovitutti and Friends: un quartetto e sei compositori traducono per la prima volta in suono l’opera dell’artista Luigi Sandroni. Lo spettacolo è organizzato dal Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate, partner di progetto.

Nel corso della serata si apre la rassegna INTRECCI #2. MA*GA e Missoni per l’arte e l’educazione,con i telai e i 16 tessuti più significativi realizzati dagli oltre 400 studenti durante un intero anno di attività educativa.

Novità della seconda edizione di ARCHIVIFUTURI è il ricco calendario di spettacoli: punto focale del progetto di quest’anno, infatti, sono lo spettacolo dal vivo e le azioni performative in quanto strumenti che ben potenziano la comunicazione e la promozione delle realtà messe in rete. I linguaggi delle arti dal vivo, della musica, del teatro e gli eventi performativi e partecipativi, come workshop e reading, costituiscono dunque l’occasione per creare un’offerta culturale interdisciplinare di grande richiamo rispetto alle arti e ai luoghi particolari e preziosi che caratterizzano il nostro territorio.

Sabato 24 giugno, alle ore 21.00, l’Associazione culturale Festival del Teatro e della Comicità Città di Luino propone alla Casa Lucio Fontana a Comabbio Due racconti. Di Andrea Vitali. Teatro, canzone, letteratura, una serata di teatro, canzone, letteratura altamente poetico, riflessivo e coinvolgente, scandita dalle voci narranti di Andrea Vitali e dell’attore Francesco Pellicini, accompagnati dal cantautore e chitarrista Max Peroni e dal fisarmonicista Fazio Armellini.

Una serata dedicata all’incontro tra musica elettronica ed arti visive animerà l’arena esterna del MA*GA sabato 1° luglio dalle 19.30: Resonance Experience è l’evento organizzato dall’Associazione Culturale LE OFFICINE e Museo MA*GA con il patrocinio di Città di Gallarate, una innovativa performance di proiezioni, giochi di luce ed effetti visivi accompagnata da artisti live e dj set.

Melting point – domenica 2 luglio, alle ore 17.45 al Museo Bodini a Gemonio – è il titolo del concerto del Michele Fazio World Trio (Michele Fazio, pianoforte; Aska Kaneko Maret, violino e voce; Carlos “el tero” Buschini, basso) con brani del recente disco Infinity, dove confluiscono lirismo e melodia mediterranei, ritmo e passione tipicamente argentina, eleganza, raffinatezza e misticismo del Sol levante.

Il clarinetto e il live electronics di Anton Dressler accompagnano il tramonto nello spettacolare giardino vista lago della Fondazione Sangregorio a Sesto Calende, venerdì 7 luglio, alle 19.00, con un concerto dalle sonorità uniche a cura dell’Associazione Musicale G. Rossini ETS.

Nell’arena esterna del MA*GA, giovedì 13 luglio, alle ore 21.00, il comico, cabarettista, conduttore televisivo, Enrico Bertolino presenta Instant theatre. Estate mi bene, non un monologo tradizionale, ma un confronto diretto dell’attore col pubblico, un dialogo costantemente aggiornato sui temi di più scottante attualità. L’evento è a cura dell’Associazione Festival della Comicità di Luino.

Sempre al MA*GA, sabato 15 luglio, alle ore 21.00, si tiene Musica negli occhi, concerto di Giovanni Falzone, considerato tra i più grandi esponenti della tromba contemporanea, con Valerio Scrignoli, chitarra elettrica, William Nicastro, basso elettrico, Riccardo Tosi, batteria, e il suo progetto Mosche elettriche, uno dei più visionari dell’attuale scena contemporanea. Jazz elettrico, ritmi incalzanti, suoni frenetici, invenzioni armoniche e rock psichedelico nella reinvenzione delle migliori colonne sonore di Ennio Morricone. Spettacolo in collaborazione con l’Associazione Area 101.

Tra le mostre inserite nel programma di ARCHIVIFUTURI, si segnala Tra penna e materia. Tre scultori e un pittore: Floriano Bodini, Nino Cassani, Ernesto Ornati, Pietro Diana in dialogo, ospitata dal Museo Floriano Bodini a Gemonio, dal 18 giugno al 30 luglio 2023. Una serie di opere realizzate tra la fine degli anni ’50 e la fine dei ’60 dai quattro artisti formatisi nelle sale dell’Accademia di Brera, all’esordio della loro carriera, evidenziandone suggestioni, tecniche e tematiche comuni, attraverso l’analisi della loro corrispondenza conservata presso l’Archivio Floriano Bodini di Milano.

Dal 24 giugno al 30 luglio 2023, al Museo Volandia di Somma Lombardo, Inspirée par un Déesse presentauna serie di disegni, studi e progetti del designer Dodo Arslan, innamorato di uno dei veicoli più iconici della storia dell’automobile, la Citroën DS, creato dal genio di Flaminio Bertoni.

Dal 14 giugno al 23 luglio 2023, Enrico Baj è il protagonista della mostra Ubu e altre storie ospitata dalla Sala Fontana di Comabbio, dove totem, maschere, grafiche e dieci grandi tele raccontano le vicende di Ubu, l’eroe patafisico creato dalla fantasia di Alfred Jarry e uno dei soggetti principali di Baj.

Dal 24 giugno al 23 luglio 2023, la Casa Lucio Fontana a Comabbio accoglie 30 scatti di Mario Baratelli che ritraggono lo scultore Mario da Corgeno al lavoro e tra le sue opere, oltre a una selezione di gessi e bronzi del maestro varesino.

100% Un centenario e cento pezzi: Richard Ginori e Gio Ponti. 1923-2023 è il titolo della rassegna in programma al MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico di Cerro di Laveno Mombello, dal 15 luglio al 30 settembre 2023, che propone più di cento pezzi di Gio Ponti realizzati per Richard Ginori dal 1923, quando assunse la direzione artistica della manifattura. Questo ricco e articolato corpus di manufatti, proveniente da una collezione lavenese, si apre con tre pezzi esposti alla Prima Mostra biennale delle arti decorative internazionali di Monza del 1923.

Dal 16 luglio al 31 ottobre 2023, il Museo MA*GA ospita tre appuntamenti espositivi: Il profilo dell’immagine. Arte e fotografia in Italia, dove per la prima volta il Museo dedicherà l’allestimento della propria collezione ai linguaggi fotografici, con i capolavori storici affiancati alle nuove acquisizioni, tra cui le opere di Armin Linke, Bruno di Bello e Paola di Bello; Stazione celeste, la project room dedicata all’ultima ricerca di GianMarco Porru realizzata attraverso un workshop performativo; Fashion report: da Alfa a Missoni. Considerato tra i padri della fotografia di moda italiana, Alfa Castaldi fa parte di quel gruppo di creativi che hanno documentato la trasformazione della vita culturale italiana negli anni sessanta e l’affermarsi della moda italiana nel mondo. Insieme alla giornalista e redattrice di moda Anna Piaggi, sua compagna di vita, Alfa conosce Ottavio e Rosita Missoni, anch’essi tra i pionieri del pret-à-porter italiano, e inizia a fotografare le loro collezioni.

Durante i giorni del Festival, gli Archivi apriranno eccezionalmente le loro sedi, con visite guidate gratuite curate dai responsabili degli Archivi e dai giovani studiosi incaricati allo studio e alla gestione degli stessi, progetti educativi, laboratori e attività per i ragazzi e per le famiglie che visiteranno gli spazi, i luoghi e le mostre.

Per il programma dettagliato di ARCHIVIFUTURI, le informazioni e le prenotazioni: museomaga.it

Il Festival ARCHIVIFUTURI è stato inaugurato nel 2022 come una delle azioni del progetto ARCHIVI DEL CONTEMPORANEO. LOMBARDIA TERRA D’ARTISTI, il cui studio di fattibilità era stato sostenuto nel 2018 da Fondazione Cariplo ed è stato premiato e finanziato tra i vincitori del bando di Regione Lombardia PIC – Piani Integrati della Cultura. Con la creazione del network ARCHIVI DEL CONTEMPORANEO. LOMBARDIA TERRE D’ARTISTI (2021-2022), sono state poste le basi di una collaborazione sinergica tra enti volta a collegare le istituzioni museali e culturali già attive sul territorio dell’alto milanese e della provincia di Varese con gli Archivi d’artista, le case museo, gli studi ancora visitabili, svolgendo un’azione strategica di promozione mediante un’attività di valorizzazione a beneficio del territorio dal punto di vista sociale, ambientale, turistico e anche economico.

Le sedi del Festival

Museo MA*GA, Museo Bodini, il Borgo di Lucio Fontana, Archivio Franco Fossa, Museo MIDeC, Fondazione Sangregorio, Casa Testori, Archivio Bonomi, Archivio Missoni, Fondazione Morandini, Museo Pagani, Riss(e), Archivio Tavernari, Museo Volandia

Partner di progetto

Museo MA*GA, Museo Civico Floriano Bodini, Associazione Il Borgo di Lucio Fontana, Associazione Archivio Franco Fossa, MIDeC Museo Internazionale del Design Ceramico, Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate, Fondazione Sangregorio Giancarlo, Associazione Giovanni Testori, Associazione Archivio Silvio Zanella e Lilliana Bianchi, Associazione Culturale Festival del Teatro e della Comicità Città di Luino, Associazione Promozione Sociale Area 101, Associazione Musicale G. Rossini ETS.



FESTIVAL ARCHIVIFUTURI
16 giugno – 16 luglio 2023
 
Programma su museomaga.it
 
Informazioni
museomaga.it
archividelcontemporaneo@museomaga.it
T +39 0331 706033
#archivifuturi
 
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco | T +39 02 36755700; M +39 349 6107625
anna.defrancesco@clp1968.it | www.clp1968.it

“Mustiola dormiente” – Ecco la nuova opera di David Booker per il Museo della Cattedrale di Chiusi

‘Mustiola dormiente’ di David Booker

David Booker è nato a Melbourne, ma da anni si è stabilito in Umbria; è artista di multiforme ingegno, scolpisce nel marmo e nel legno figure monumentali e disegna a matita veri e propri ritratti di pezzi meccanici, scarti, scatole, reperti di vita quotidiana cui il tratto calligrafico, le luci e le ombre restituiscono espressione e nobiltà metafisica.
“Reliquiae” presenta opere dell’artista, molte inedite e varie realizzate in esclusiva per il Museo della Cattedrale di Chiusi. Visitarlo è proprio una bella esperienza.

Domenica 2 luglio alle 17, nella galleria dei Codici Olivetani al Museo della Cattedrale di Chiusi, sarà presentata  ‘Mustiola dormiente’. Il grande disegno andrà ad arricchire RELIQUIÆ, la mostra dei disegni che David Booker ha dedicato alle preziose collezioni del Museo Diocesano.
“E’ una visione inedita di Santa Mustiola emblema di tutte le donne che hanno agito e testimoniato le loro scelte anche fino al sacrificio della vita” – spiega l’architetto Sabrina Papini, vicepresidente dell’Opera della Cattedrale di Chiusi nonchè promotrice della mostra  – “David Booker ha immaginato e disegnato Mustiola mentre in sogno esorta il suo promesso sposo Lucius a credere nei suoi ideali ed è meraviglioso come a partire da un modello creato in cartone, con una tecnica povera come la matita, l’artista sia riuscito ad esprimere tanta vitalità e poesia”.

La figura dormiente è una scelta iconografica semplice ma con un complesso simbolismo che il realismo contemplativo di David Booker amplifica. Mustiola sagomata nel cartone, appare tanto fragile quanto eterna nella sua serena fermezza, e sembra vibrare nell’eco dell’iscrizione che l’accompagna:  “Mustiola dorme: Lucius coltiva i tuoi sogni e ricordi!”. Dunque Mustiola sogna, ed il sogno appare come uno spazio-tempo in cui si realizza il contatto con la trascendenza, e in cui Mustiola trova la forza e la spinta all’agire.

Mustiola e Lucius

La cerimonia sarà l’opportunità per rivedere sotto nuova luce le altre due opere, già in mostra, che David Booker ha dedicato alla Santa: ‘Mustiola e Lucius’ e  ‘L’Anello di Mustiola’.  Entrambe si riallacciano alla storia leggendaria del Santo Anello e di come questo sia arrivato a Chiusi, per poi rimanervi fino al del 1473. Il racconto agiografico descrive Mustiola come una giovane nobile che trascorse la sua vita a Roma ove fu promessa sposa di Lucius, il quale divenuto cristiano le donò  l’anello in calcedonio, che già era stato il dono nuziale di San Giuseppe a Maria. Quando  Lucius venne ucciso per lapidazione, Mustiola lasciò Roma, rifugiandosi a Chiusi.

Non si sa se fosse già battezzata o se divenne cristiana al suo arrivo, ma è certo che la fama di Mustiola nell’aiutare i cristiani imprigionati indusse l’Imperatore Aureliano a perseguitarla. Durante la fuga, la tradizione colloca  il miracolo più noto a lei attribuito quando inseguita dai soldati, e giunta davanti al Lago di Chiusi, per superarlo stende il suo mantello sulle onde, vi sale e attraversa le acque, sottraendosi agli inseguitori. Mustiola infine catturata si rifiuta di abiurare e viene torturata ed uccisa il 3 luglio del 274 d.C..

David Booker si definisce ‘uno scultore che fa anche disegni’, usa le matite per plasmare i rapporti tra luce e ombra da cui prendono vita composizioni metafisiche in cui i materiali di scarto della vita quotidiana: cartoni, scatole, pezzi meccanici, modelli e sagome di cartone diventano i soggetti inusuali di ritratti monocromi. Esaurita la funzione, restano la forma, il vuoto, le ombre, l’idea.

Il Museo della Cattedrale di Chiusi ospita i reperti archeologici e le opere d’arte provenienti dalle catacombe e dalle chiese del territorio diocesano, risalenti ad un periodo che va dal II al XX secolo. Si trova nel cuore del centro storico di Chiusi, accanto alla Cattedrale di San Secondiano Martire, e comprende oltre al Campanile-torre, un suggestivo Labirinto etrusco sotterraneo.

Nelle collezioni del Museo è custodito un intero mondo di storie da raccontare, che David Booker ha colto ed interpretato con il suo stile inconfondibile creando un legame narrativo tra le sue opere e gli oggetti del passato. E’ nata così da un intuizione dell’architetto Sabrina Papini, la mostra RELIQUIÆ inaugurata l’11 dicembre 2022 che conta una ventina di opere su carta dell’artista distribuite lungo il percorso espositivo del Museo. Per gli apprezzamenti ricevuti e la perfetta complementarietà alle preziose collezioni permanenti, l’esposizione verrà prorogata fino al 31 agosto 2023. L’inaugurazione della nuova opera  ‘Mustiola dormiente’, durante la settimana dedicata ai festeggiamenti della Santa Patrona della Città di Chiusi, offre motivo di riflessione sulla figura di Mustiola grazie al realismo contemplativo di David Booker.


Contatti stampa
Valeria Giovagnoli
valeria.giovagnoli@gmail.com

Castello di Rivoli, L’Esperienza dell’Arte: Giorgina Bertolino presenterà al pubblico i dipinti di Felice Casorati della Collezione Cerruti

L’Esperienza dell’Arte

Giovedì 22 giugno 2023, ore 18.00* – 19.30
Villa Cerruti, Sala delle Orchidee

Il 22 giugno 2023, dalle 18.00 alle 19.30, la storica dell’arte e curatrice Giorgina Bertolino presenterà al pubblico il nucleo dei dipinti di Felice Casorati della Collezione Cerruti. Sarà esaminata, inoltre, la relazione tra l’artista, eminente figura della pittura italiana della prima metà del Novecento, e il compositore torinese Alfredo Casella.

Cuore della trattazione sarà la grande tempera Mattino (Colazione), 1919-1920 c., che prima di entrare nella Collezione Cerruti fu proprietà del musicista.

L’incontro sarà accompagnato da sei composizioni per pianoforte di Casella appartenenti al ciclo “pittorico musicale” intitolato …À la manière de… Le composizioni, eseguite per l’occasione dal maestro Mario Calisi, offrirono a Casella molti spunti tematici ed estetici rielaborati in seguito nel Concerto romano per organo, timpani, ottoni e archi op. 43 del 1926 dedicato a Casorati.

Giorgina Bertolino

Giorgina Bertolino

Giorgina Bertolino – Storica dell’arte e curatrice indipendente. È autrice del Catalogo generale delle opere di Felice Casorati. I Dipinti. 1904-1963 e Le sculture (con F. Poli, Torino 1997 e 2004), di Pinot Gallizio. Catalogo generale delle opere 1953-1964 (a cura di M.T. Roberto, con F. Comisso, Milano 2001) e di Nella Marchesini. Catalogo generale. I dipinti (1920-1953) (Cinisello Balsamo 2015). Tra le mostre da lei curate: Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe (Alba, Fondazione Ferrero, 2014), I mondi di Riccardo Gualino, collezionista e imprenditore (con A. Bava, Torino, Sale Chiablese dei Musei Reali, 2019), Carlo Levi. Tutto il miele è finito. La Sardegna e la pittura (Nuoro, MAN – Museo d’Arte Provincia di Nuoro, 2022), Felice Casorati (con D. Ferrari, S. Roffi, Mamiano di Traversetolo, Parma, Fondazione Magnani-Rocca, 2023).

Giorgina Bertolino

Mario Calisi

Mario Calisi – Già docente al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino e all’Università Statale di Milano, prosegue con successo un’intensa attività concertistica, sia come solista sia in formazioni di musica d’insieme. È attivo, inoltre, come compositore, musicologo e direttore d’orchestra.

* Il biglietto va ritirato entro le ore 17.45 presso la Biglietteria del Castello di Rivoli
La conferenza, per un numero massimo di 16 persone, si tiene nella Sala delle Orchidee di Villa Cerruti e comprende una visita speciale alla Villa.
È necessaria la prenotazione alla pagina https://www.castellodirivoli.org/tickets/#
Il costo del biglietto intero è di € 26,50; biglietto ridotto € 19,50 (giornalisti, gruppi da 3 o più persone, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta); € 10,00 per studenti universitari fino a 26 anni e istituzioni equiparate.
Il biglietto è comprensivo dell’ingresso al Castello di Rivoli che potrà essere visitato nella stessa giornata, prima dell’incontro. Il Museo chiude alle ore 17.30, ma è possibile recarsi in Biglietteria nella Manica Lunga fino alle ore 17.45.
La navetta di collegamento alla Collezione Cerruti parte alle ore 17.55 dal piazzale antistante al Castello di Rivoli.
Per il ritiro del biglietto è necessario recarsi alla Biglietteria del Castello di Rivoli almeno 15 minuti prima della partenza della navetta.


CALENDARIO DEGLI INCONTRI


25 maggio 2023, ore 18.00* – 19.30
Gianluca PoldiGiovanni Boldini tra finito e non finito
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

22 giugno 2023, ore 18.00* – 19.30
Giorgina BertolinoFelice Casorati e Alfredo Casella
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

13 luglio 2023, ore 18.00* – 19.30
Carolyn Christov-BakargievEssere riservati. L’immortalità attraverso l’immortalità della propria collezione. Dalla precisione alla perfezione
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

18 luglio 2023, ore 11.00 – 15.00
In occasione dell’onomastico di Francesco Federico Cerruti, la Collezione Cerruti sarà eccezionalmente aperta al pubblico con visite guidate a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e in presenza degli storici dell’arte Laura Cantone e Fabio Cafagna.

28 settembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Fabio BelloniGino De Dominicis
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

26 ottobre 2023, ore 18.00* – 19.30
Virginia BertoneI dipinti di Antonio Fontanesi nella Collezione Cerruti
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

23 novembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Maurizio Aceto, Francesca Robotti e Patrizia DavitLa collezione dei volumi miniati sotto la lente della chimica
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
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Ufficio Stampa Castello di Rivoli – Manuela Vasco
press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
Consulenza Stampa – Stilema | anna.gilardi@stilema-to.it | tel. 011.530066

Biblioteca Regionale di Messina: “Salvatore Arnò e la Banda musicale di Santo Stefano di Briga”

Mercoledì 21 giugno 2023, alle ore 17.30, presso i locali della Biblioteca Regionale “Giacomo Longo”  di Messina (via Primo Settembre 117-Palazzo Arcivescovile), in interazione con il Conservatorio “A. Corelli”, la Filarmonica “A. Laudamo” e il Corpo Musicale “V. Bellini” di Santo Stefano Briga (Messina), si svolgerà un evento di spessore per ricordare, a 60 anni dalla morte, il M° Salvatore Arnò, illustre Musicista della nostra terra, vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.

La Biblioteca “Giacomo Longo” celebrerà la Festa Europea della Musica, in sinergia con la Filarmonica “Antonio Laudamo”, il Conservatorio Arcangelo Corelli, il Corpo Musicale “Vincenzo Bellini” di Santo Stefano di Briga con un evento coinvolgente per trasmettere un messaggio di cultura, partecipazione, integrazione, armonia e universalità che solo la musica è in grado di veicolare. Mercoledì 21 giugno alle 17.30, nel Salone Eventi della Biblioteca, sarà inaugurata una ricca esposizione bibliografico-documentale con monografie, spartiti musicali e periodici inerenti alla figura del Compositore Salvatore Arnò e alla Banda Musicale di S. Stefano Briga, il tutto contestualizzato, e che rimarrà fruibile al pubblico fino al p.v. negli orari di apertura della Biblioteca. I documenti bibliografici in esposizione appartengono al Fondo Musicale della Biblioteca Regionale che comprende opere di grande pregio, rilevanti soprattutto per il taglio scientifico e per il loro carattere storico e documentale, ideali per la fruizione di un’utenza diversificata negli interessi culturali. L’ evento  si svolge a 60 dalla morte di Salvatore Arnò, avvenuta nel febbraio del 1963 ed in concomitanza con l’intitolazione, proprio a S. Stefano di Briga,  della strada che costeggia la locale Sala della Musica, già a Lui dedicata, ove il musicista cominciò ad avvicinarsi all’arte dei suoni .L’allestimento espositivo vanta oltre che gli spartiti con dedica del musicista  alla Biblioteca, alcuni documenti che hanno fatto parte del suo iter  formativo di Compositore, con uno sguardo alla storia e al territorio di S. Stefano di Briga, analizzato anche dal punto di vista etnoantropologico. Tanti i volumi esposti in prima assoluta, i periodici locali del tempo come la Gazzetta di Messina e delle Calabrie, il Marchesino e il Periodico Tic Tac dei “ruggenti” anni venti, con notizie dei successi ottenuti da Salvatore Arnò a Messina, Reggio Calabria, Napoli. Interessante la sezione dedicata all’emigrazione dei musicisti in America. Tra il 1890 e il 1930 espatriarono verso quel Continente circa cinque milioni d’italiani. Molti di loro avevano spiccate doti musicali e qualcuno faceva parte di complessi bandistici sparsi nel territorio siciliano, il che  ne favorì il facile inserimento nel mondo lavorativo, anche in considerazione che proprio allora si sviluppavano le prime industrie discografiche statunitensi. Alcuni di loro divennero prime parti delle più note orchestre sinfoniche americane. È il caso di Santi Tafarella, direttore della Banda di S. Stefano Medio, che si trasferì negli Usa nel 1920, diventando prima tromba e cornetta dell’Orchestra della Carnegie Hall di New York, di Joe. Pass, originario di Gualtieri Sicaminò, Nick La Rocca, di Salaparuta.

La mostra è corredata da una corposa Bibliografia tematica, frutto di approfondita ricerca condotta nel posseduto d’Istituto, un’utile guida di facile consultazione, per approfondire il vissuto storico di questo Compositore. Salvatore Arnò, nato a S. Stefano di Briga nel 1884, emigrò negli Stati Uniti ai primi del Novecento, ove riscosse notevole successo di pubblico per le sue composizioni, segnalandosi per l’originalità e la raffinatezza delle sue partiture. Ritornato in Italia, molto acclamato dal pubblico del tempo, come è testimoniato dai numerosi articoli apparsi sui giornali di quegli anni, (in esposizione) dopo l’avvento del fascismo ritornò in America, dove continuò a produrre opere musicali, rivelando un animo sensibile e romantico. Nel suo cuore ci fu sempre Messina, come dimostrano le dediche con intitolazioni affettuose alla Sua Città, presenti nelle sue composizioni, pubblicate da importanti società discografiche americane del tempo. Nel 1956, in uno dei suoi viaggi in Sicilia, il Compositore aveva donato parte della sua produzione alla Biblioteca Universitaria, impreziosendola con dediche autografe. Tutto questo materiale, purtroppo, non è stato di immediato reperimento per gli utenti, a causa della carenza di personale dell’Istituto. Molte unità bibliografiche, pur annotate nei registri amministrativi cronologici e topografici della Biblioteca, non risultavano reperibili né negli schedari cartacei, né negli archivi informatici. Così per tanto tempo opere interessanti, sia pur inventariate e collocate in maniera ordinata negli scaffali dei magazzini librari, non sono state rese disponibili per la maggior parte degli utenti che consultavano gli archivi cartacei, proprio perché mancava persino la loro scheda catalografica. È il caso delle partiture di Salvatore Arnò, mai schedate e ritrovate nei magazzini librari dopo sessant’anni solo grazie all’iniziativa di uno studioso di storia patria locale, impegnato nell’ approfondire le sue ricerche su questo musicista piuttosto noto a Boston, specie nella comunità italo-americana, tanto da dedicargli cerimonie e concerti nel corso degli anni, ma completamente dimenticato nella sua patria. Recentemente con idonei progetti di recupero del pregresso, si sta provvedendo a rendere fruibile tutto questo materiale, arricchito fin dagli anni ’80 dello scorso secolo dall’acquisizione dei Fondi Musicali Pugliatti e D’Alcontres. E questa esposizione vuol essere capofila di iniziative volte a valorizzare questo pregiato posseduto del fondo musicale della Biblioteca, meno conosciuto, uno scrigno prezioso di documenti da studiare ed approfondire con nuove e più stimolanti ricerche. All’Inaugurazione della Esposizione bibliografico-documentale farà seguito un ricco Momento Convegnistico presso la Sala Lettura dell’Istituto.  Dopo i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Dott.ssa Tommasa Siragusa, Direttrice della Biblioteca, verrà proiettato il breve Video “S. Stefano di Briga ricorda Salvatore Arnò” di Matteo Arrigo, seguiranno i contributi dei qualificati Relatori: la Prof.ssa Alba Crea, già docente di Storia della Musica al Conservatorio di Messina, del Prof. Demetrio Chiatto, Musicologo e del M° Giovanni Renzo, Compositore e Pianista. Nell’occasione saranno presentati i testi “Un Messinese a Boston. Salvatore Arnò 1884-1963 Compositore e Didatta” di Giuseppina Di Mauro e “In posa per l’America” di Giuseppe Sfravara.  Concluderà il pomeriggio culturale la proiezione del Video “Salvatore Arnò: Beautiful Night (Nocturne), Giovanni Renzo Pianoforte


Post dell’iniziativa culturale saranno presenti sulle pagine social della Biblioteca:

Chi non potrà prendere parte all’evento in presenza, potrà scrivere sui social commenti e domande da rivolgere ai Relatori durante l’incontro.
Nei giorni a seguire sarà disponibile il video.

Per INFO:     Ufficio Relazioni con il Pubblico
                       tel.090674564
                       urpbibliome@regione.sicilia.it
                                 (A cura di Ufficio Relazioni con il Pubblico. Maria Rita Morgana)

Bassano del Grappa (Vicenza): Art Bonus per il “Guerriero” di Jacopo Bassano

Jacopo Bassano, Ritratto di uomo in armi, 1560 ca. Collezione privata
LA MOSTRA
I BASSANO. Storia di una famiglia di pittori

Art Bonus per il “Guerriero”
di Bassano del Grappa

Ritratto di uomo in armi di Jacopo Bassano

Il Comune di Bassano avvia la campagna di reperimento delle erogazioni liberali per l’acquisto

Il Ritratto di uomo in armi di Jacopo Dal Ponte, attualmente esposto al Museo Civico nell’ambito della mostra I Bassano – Storia di una famiglia di pittori, potrebbe diventare patrimonio cittadino.
L’Amministrazione comunale ha avviato infatti in questi giorni una campagna di sensibilizzazione, che proseguirà fino alla fine del mese di settembre, per il reperimento di erogazioni liberali con l’obiettivo di unire alla preziosa collezione dalpontiana uno tra i rari esempi di ritrattistica del grande artista bassanese.

Già lo scorso aprile, la Giunta comunale aveva espresso parere favorevole ad avviare le procedure per verificare la possibilità di acquisire il dipinto tramite affidamento ad una professionalità esperta nel settore per una perizia di stima circa il valore dell’opera, lo studio Studio di Consulenza d’arte e antiquariato – Periti del Tribunale Calderai e Mazzei.

La collezione dei Musei Civici si compone di 82 opere, 23 di mano del sommo Jacopo e 49 di Francesco il giovane, Leandro, Gerolamo e Giambattista, oltre che del padre Francesco il Vecchio, fondatore della bottega, e del nipote Jacopo Apollonio, ultimo esponente della stessa.

L’acquisizione de Il ritratto di uomo in armi permetterebbe al Museo di arricchirsi di un’altra opera straordinaria in grado di completare, per soggetto e cronologia, la già ricca collezione bassanese con un ritratto del periodo cosiddetto “manierista” del sommo Jacopo.

La cifra da raggiungere è di 300.000 euro – ben inferiore al valore di mercato dell’opera – una cifra che la Galleria Robilant&Voena, attuale proprietaria del dipinto, ha rivisto alla luce della possibilità di far entrare il quadro in una prestigiosa raccolta pubblica quale quella dei musei bassanesi, custodi della più ampia e importante raccolta al mondo di opere dei Bassano.

“Bassano del Grappa è una città generosa in ogni campo, come testimonia la sua storia anche recente. Dobbiamo ai mecenati e ai bassanesi, che amano la cultura e la sostengono, moltissime iniziative e acquisizioni” ricorda il Sindaco Elena Pavan. “Avviamo dunque questa raccolta di fondi con l’auspicio che tante realtà vorranno rinnovare il sostegno al nostro museo e potremo riportare a casa questo straordinario dipinto a quasi cinquecento anni dalla sua realizzazione”.

La formula scelta per quanti intendano concorrere al finanziamento è quella del credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il così detto Art bonus.
L’avviso completo di tutte le indicazioni è reperibile nel sito www.comune.bassano.vi.it
Per maggiori informazioni sul sostegno allo specifico progetto da finanziare, visitare il sito https://artbonus.gov.it/365-museo-civico-di-bassano-del-grappa.html e all’interno di tale pagina il progetto da finanziare è denominato “ACQUISTO DEL DIPINTO  RITRATTO DI UOMO IN ARMI DI JACOPO DAL PONTE”.
Per maggiori informazioni sulle agevolazioni fiscali connesse con tale misura, visitare il sito https://artbonus.gov.it/cose-artbonus.html

Bassano del Grappa rivuole il suo ‘gentiluomo’
Al via la proposta di acquisto del capolavoro di Jacopo Bassano

Il Ritratto di uomo in armi, splendida opera di Jacopo Dal Ponte detto Bassano, potrebbe finalmente trovare casa definitiva nei monumentali saloni del Museo Civico di Bassano del Grappa.

La grande tela è sul mercato, posta in vendita a un importo di 700.000 $, cifra “importante ma del tutto corretta”, a detta degli esperti del settore. Nel 2020, in piena pandemia, il dipinto era andato in asta da Sotheby’s senza però trovare acquirente. Considerata la rilevanza e la rarità del dipinto, uno dei sei ad oggi

noti di mano del grande maestro bassanese, la Galleria Robilant&Voena si è resa disponibile a cederlo a un prezzo di favore purché entri in una prestigiosa raccolta pubblica. Si apre quindi un’opportunità di acquisizione che i Musei Civici, con il Comune di Bassano, custodi della più ampia raccolta al mondo di opere di Jacopo Bassano, vorrebbero percorrere.

«Portare, o meglio riportare, a Bassano, a quasi cinquecento anni dalla sua realizzazione, questo straordinario dipinto – afferma Elena Pavan, Sindaco di Bassano del Grappa – è obiettivo di questa Amministrazione; la sua acquisizione rappresenterebbe infatti un significativo arricchimento del nostro patrimonio e, al contempo, il dovuto omaggio a colui che, più di ogni altro, incarna il genius loci della nostra città e del nostro territorio. Ho già presentato l’iniziativa all’Amministrazione Comunale affinché si possa individuare la strada più virtuosa ed efficace che consenta di dare casa – la nostra, il nostro Museo – a questo meraviglioso Ritratto di uomo in armi».

Il dipinto è tra i rari esempi di ritrattistica del catalogo di Jacopo Bassano.

È un dipinto di grande qualità e indiscusso fascino, come chiunque può osservare proprio al museo bassanese dove l’opera è temporaneamente esposta all’interno della mostra I Bassano. Storia di una famiglia di pittori, allestita presso gli spazi della Galleria Civica e prorogata fino al 10 settembre 2023.

«La sua acquisizione permetterebbe al Museo Civico di Bassano del Grappa di arricchirsi di un’opera straordinaria, un capolavoro da collocare tra i nostri capolavori» sottolinea Barbara Guidi, Direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa. «Ma permetterebbe anche di colmare un’importante lacuna nel ricco percorso di opere del maestro, sia per quanto riguarda il genere del ritratto – oggi assente nelle collezioni bassanesi e, in particolare, di un ritratto che potrebbe essere di un committente locale – sia per quanto concerne la cronologia dal momento che, collocandosi nel sesto decennio del Cinquecento, permetterebbe di testimoniare una fase cruciale e originalissima della parabola creativa di Jacopo, altrimenti non sufficientemente rappresentata nelle raccolte civiche, con un’opera di grande fascino e di altrettanta rarità».

Dopo essere stato a lungo ascritto alla mano di pittori quali Veronese e Pordenone, nel 2009 il Ritratto di uomo in armi è stato ricondotto con fermezza al catalogo di Jacopo Dal Ponte. L’attribuzione, che si deve a una felice intuizione di Bernard Aikema, è stata accolta dai massimi studiosi di pittura veneta del Cinquecento e in particolare dell’artista bassanese, tra i quali Vittoria Romani e Beverly Louise Brown, curatrice assieme a Paola Marini, della memorabile mostra di Jacopo che si tenne a Bassano del Grappa e al Kimbell Art Museum di Forth Worth in Texas, nel 1992. Il dipinto è stato recentemente esposto, accanto a opere magistrali di Sebastiano del Piombo e Tiziano, alla mostra Titian and the Renaissance in Venice, organizzata dallo Städelsches Kunstinstitut di Francoforte nel 2019, dopo essere stato concesso in prestito per due anni al Barber Institute of Fine Arts di Birmingham (UK).

Se l’immediatezza della figura e l’attento scavo psicologico richiamano i ritratti eseguiti da Lorenzo Lotto o dal Moretto verso la metà degli anni ‘40, il Ritratto di uomo in armi è caratterizzato da un atteggiamento introspettivo e raccolto che lo accomuna al Gentiluomo con barba del 1550 conservato al Getty Museum. La nota sentimentale che lo contraddistingue viene tuttavia stemperata dal particolare impianto compositivo, caratterizzato da una certa maestosità della figura, da continui cambi di direzione e da accenni di movimento suggeriti dall’aggraziata torsione tra testa e busto, e da un particolare uso della luce fatto di raggi incidenti e baluginanti riflessi che esaltano le superfici metalliche. L’impostazione dello sfondo architettonico in forte scorcio prospettico, che serve a guidare lo sguardo dell’osservatore verso il volto del soldato, richiama invece il più tardo Uomo in preghiera conservato ai Musei di Strada Nuova di Genova.

L’analisi di questi ultimi elementi hanno indotto Vittoria Romani a collocarlo negli anni fra il 1555 e il 1560 circa, mentre Berverly Brown propende per una datazione più tarda, verso il 1560. In ogni caso, il dipinto in oggetto risalirebbe al sesto decennio del secolo, ovvero alla fase forse più originale, dinamica e sperimentale della maniera di Jacopo Bassano. Sin qui le analisi degli esperti, che sulla autenticità dell’opera non mostrano dubbio alcuno. Così come non c’è dubbio alcuno che il suo posto debba essere al Museo Civico.


Studio ESSECI di Sergio Campagnolo s.a.s. – Ufficio Stampa e P.R.
Via San Mattia, 16 – 35121 Padova 
https://studioesseci.net/

Bologna, CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol: MAURIZIO BOTTARELLI. DISPERDERE IL LIMITE

Maurizio Bottarelli, Immagine da immagine chiave, 1992,
tecnica mista su tela, 190×190 cm.
Patrimonio artistico del Gruppo Unipol – credit ph. Flavio Pescatori

BOLOGNA

CUBO, IL MUSEO D’IMPRESA DEL GRUPPO UNIPOL

DAL 13 GIUGNO AL 29 SETTEMBRE 2023

MAURIZIO BOTTARELLI
DISPERDERE IL LIMITE

La rassegna, allestita nelle due sedi di Porta Europa e Torre Unipol a Bologna, presenta un corpus di dipinti donati al Patrimonio artistico del Gruppo Unipol dall’artista emiliano, definito dal grande critico e storico d’arte Francesco Arcangeli, come “l’ultimo dei Naturalisti”.

A cura di Pasquale Fameli

Dal 13 giugno al 29 settembre 2023, CUBO, il Museo d’impresa del Gruppo Unipol, ospita la personale di Maurizio Bottarelli (Fidenza, PR, 1943), dal titolo Disperdere il limite e presenta un corpus di dipinti donati dall’artista emiliano al Patrimonio artistico del Gruppo Unipol.
L’esposizione, curata da Pasquale Fameli, riassume le tappe più rappresentative del percorso creativo di Bottarelli e offre l’opportunità di evidenziare le relazioni che lo stesso artista ha instaurato con gli autori e le correnti artistiche nazionali e internazionali coevi.

Maurizio Bottarelli, “l’ultimo dei Naturalisti”, così come lo ha definito il grande critico e storico d’arte Francesco Arcangeli, testimone di un “tormento ideale”, ha scelto il Museo d’Impresa CUBO Unipol quale luogo di valorizzazione della sua produzione, riconoscendo nei valori fondanti del Museo – memoria, protezione, condivisione e futuro – i principi che sono alla base anche del proprio lascito.

Tutta la produzione di Bottarelli, caratterizzata dalla continua sperimentazione di materiali pittorici che formano paesaggi e atmosfere di forte intensità, scaturisce da una profonda riflessione sulla condizione umana, che si esplicita attraverso tre temi essenziali: la testa, il nudo e il paesaggio.

Il percorso espositivo si apre in Porta Europa con la Testa del 1962, nella quale si possono leggere gli sviluppi della sua ricerca mostrando il primo piano di un soggetto deformato dal tormento esistenziale, in accordo con i temi e gli umori dell’Informale europeo, in particolare di Jean Dubuffet, di Jean Fautrier, o ancora del conterraneo Pirro Cuniberti.

La testa è un modello che Bottarelli reitera nel tempo, come dimostrano anche le due Teste del 2012, realizzate a tecnica mista con carta catramata: sono immagini logore e corrose d’identità imprecisate. Le dimensioni di tutti questi dipinti, eccessive rispetto alle convezioni della ritrattistica, suggeriscono che ogni testa rappresenta un luogo, una topografia della sofferenza.

Ed è proprio dal motivo della testa che Bottarelli estrae direttamente quello del paesaggio, inteso non come rappresentazione di uno scenario naturale, quanto come esplorazione del soggetto umano.

Nella fase più matura del percorso di Bottarelli si può notare infatti come il paesaggio assuma la valenza di una metafora esistenziale, emanazione del conflitto tra individuo e mondo.

Il tormento affiora in opere come Nudo del 1964, sviluppo volutamente incompiuto di una figura aliena, nata dalla fecondazione del nucleo informale, corpo mostruoso ed elegante, modellato sotto l’influsso di Francis Bacon e di Graham Sutherland.

Anche il tema del nudo permette a Bottarelli di affrontare la criticità della condizione esistenziale, distillata stavolta in un soggetto ambiguo, incapace di acquisire un’identità definita. È una soluzione che si ripropone a più riprese nel percorso dell’artista, come attesta anche il Nudo del 1996, una figura rattrappita che cerca di fuggire dall’angusto spazio assegnatole.

I corpi alieni e mostruosi abbandonano quindi gli spazi per rivelarne le strutture; sono luoghi freddi, industriali, dalla costruzione severa che alludono alla finitezza fisica di ogni individuo.

Questo senso di caducità trapela anche dai due Senza titolo del 1986, ancora dei muri, ma stavolta scrostati, imperfetti, colti in un buio che non è più quello di un interno poco illuminato ma quello di una solitaria passeggiata notturna.

La mostra passa quindi ad analizzare la fase più matura della ricerca di Bottarelli, a cavallo tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, in cui si assiste a un ritorno al paesaggio inteso sempre come metafora esistenziale e alla riapertura di uno spazio romantico, nel quale si avverte uno sguardo a William Turner e al naturalismo di Gustave Courbet, volto a riaffermare la drammaticità della condizione soggettiva di fronte alle forze della natura. Appartengono a questo periodo opere come Paesaggio islandese (1991), Immagine da immagine chiave (1992), Tasmania (2005).

Il percorso si perfeziona in Porta Europa dove verrà esposto, Senza titolo del 1972, scherzosamente battezzato da Arcangeli il “Nerone”, uno dei massimi esempi di questa fase di ricerca, forse l’opera da ritenersi più rappresentativa, se si considera che lo stesso critico avrebbe voluto esporla al Padiglione Italia della Biennale di Venezia dello stesso anno, dedicato all’alternanza Opera o comportamento.

Catalogo edizioni CUBO Unipol.


CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol

Nel 2013 il Gruppo Unipol ha inaugurato CUBO, il museo d’impresa aperto al pubblico.

CUBO condivide esperienze attraverso il linguaggio della cultura, racconta i valori del Gruppo Unipol con l’intento di contribuire alla crescita culturale dei territori e delle comunità in cui opera. Promuove la cultura e si pone come punto di incontro, grazie anche a partnership con Istituzioni e associazioni che da anni lavorano in questa direzione. Propone tutto l’anno mostre, eventi, corsi e laboratori, attività didattiche e spettacoli per offrire al pubblico occasioni di approfondimento, confronto e divertimento sui temi di attualità, di protezione, di futuro e innovazione, di arte e memoria.

Le iniziative di CUBO si rivolgono a pubblici variegati: ragazzi dai 12 ai 17 anni con laboratori invernali e campi estivi; scuole secondarie di 1° e 2° grado con i moduli didattici per scoprire e approfondire tematiche legate a varie discipline; adulti con gli incontri sui temi di attualità, laboratori specialistici, eventi dedicati alle ricorrenze, le mostre di arte contemporanea e quelle realizzate dall’Archivio Storico del Gruppo, la didattica con corsi, summer camp specialistici, workshop e lezioni; famiglie con eventi e spettacoli dedicati; Forze dell’Ordine con i percorsi formativi di aggiornamento sulla normativa e sui controlli legati alla sinistrosità stradale; dipendenti del Gruppo con iniziative dedicate in via esclusiva.

CUBO è Archivio Storico del Gruppo, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario che comprende documenti, stampe, fotografie, lettere, relazioni, pubblicazioni, monografie, video, cimeli e quanto altro possa avere contenuto o significato rilevante per la storia dell’azienda. Tutto il materiale catalogato e digitalizzato è presente e visionabile sui tavoli touchscreen negli spazi di CUBO.

CUBO cura la catalogazione, la conservazione e la valorizzazione del Patrimonio Artistico del Gruppo, risultato non pianificato di diverse vicende collezionistiche e frutto di processi di fusione con altre compagnie assicurative, che contiene opere importanti e attraversa ben più di un secolo di arte contemporanea italiana.

Le due sedi di CUBO si trovano all’interno delle sedi di Unipol Gruppo a Bologna:

• Porta Europa – Piazza Sergio Vieira de Mello 3 e 5, la piazza sopraelevata di Via Stalingrado 37.

• Torre Unipol – Via Larga 8, ai piani 25, 26 e 27.

CUBO è uno spazio di aggregazione in cui scambiare relazioni e vivere esperienze su tematiche diverse, ma tra loro interconnesse ai valori portanti del Gruppo.


CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol
Bologna, Torre Unipol (via Larga 8) | Porta Europa (Piazza Viera de Mello 3 e 5)
 
Informazioni
T. (+39) 051 5076060 – arte@cubounipol.itwww.cubounipol.it
 
CUBO – Arte e Patrimonio Artistico
Angela Memola
T. 051 5072521
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