Associated ARLES: GROW UP. Manuel Rivera-Ortiz Foundation – July/September

Grow Up è un programma di mostre che offre uno spaccato di vedute sul movimento delle piante nel mondo. Culla della biodiversità e delle tensioni ambientali, i circa venti artisti hanno sede in Sud America, Centro America e Taiwan.

Ogni focus mette in luce il rapporto tra piante e uomo, esplorando le relazioni locali di un territorio ma anche internazionali. Questa scala geografica attraversa le narrazioni e le questioni politiche, sociali e ambientali, così come le questioni postcoloniali. I progetti incrociano piante maestre, sciamanesimo, droghe ma anche l’esplorazione sensibile di un territorio.

Questa relazione con le piante è centrale, sono sacre e al centro delle culture e delle credenze locali, Grow up desidera coltivare e aumentare la consapevolezza del nostro rapporto con gli esseri viventi. Fotohaus è invitata ad estendere questo programma con Nature et Société.

Con il lavoro di  Verdiana ALBANO, Pepe ATOCHA, Theo BELTON & Florence GOUPIL, Thomas BRASEY, Isabelle CHAPUIS, Steph COP & Bálint PÖRNECZI, Celine Croze, Mathias de LATTRE, Jose DINIZ, Arguiñ e ESCANDON & Yann GROSS, Nicolas HENRY, Andrea HERN ANDEZ BRICEÑO, HSU Cheng-Tang, KUO Che-Hsi, Samir Laghouati-Rashwan, Marc Lathuillii È RE , Gabriel Moraes Aquino, Mads Nissen & Juan Arreaza, Tommaso Protti, Antoine Renard, Philippine Schaefer , WU Chuan  – Lun e  i  collettivi S.

Più di 20 artisti presentati quest’estate alla Fondazione Manuel Rivera-Ortiz fino al 24 settembre 2023 , nell’ambito del programma Rencontres.

Grow Up is a programme of exhibitions, offering a cross-section of views on the movement of plants around the world. Cradle of biodiversity and environmental tensions, the twenty or so artists are based in South America, Central America and Taiwan.

Each focus highlights the relationship between plants and humans, exploring the local relationships of a territory but also international ones. This geographical scale cuts across political, social and environmental narratives and issues, as well as post-colonial issues. The projects cross master plants, shamanism, drugs but also the sensitive exploration of a territory.

This relation to plants is central, they are sacred and at the heart of local cultures and beliefs, Grow up wishes to cultivate and increase awareness of our relationship with living things. Fotohaus is invited to extend this programme with Nature et Société.

With the work of Verdiana ALBANO, Pepe ATOCHA, Teo BELTON & Florence GOUPIL, Thomas BRASEY, Isabelle CHAPUIS, Steph COP & Bálint PÖRNECZI, Celine CROZE, Mathias de LATTRE, José DINIZ, Arguiñe ESCANDÓN & Yann GROSS, Nicolas HENRY, Andrea HERNÁNDEZ BRICEÑO, HSU Cheng-Tang, KUO Che-Hsi, Samir LAGHOUATI-RASHWAN, Marc LATHUILLIÈRE, Gabriel MORAES AQUINO, Mads NISSEN & Juan ARREAZA, Tommaso PROTTI, Antoine RENARD, Philippine SCHAEFER, WU Chuan-Lun and the collectives COLLECTIF FIVE, DOCKS COLLECTIVE, LESASSOCIÉS.

More than 20 artists presented this summer at the Manuel Rivera-Ortiz Foundation until September 24, 2023, as part of the Rencontres program.


Associated ARLES
mrofoundation.org
rencontres-arles.com
 
Press contact: Nathalie Dran 
nathalie.dran@wanadoo.fr
+ 33 (0)6 99 41 52 49

Biella: “BANKSY, JAGO, TVBOY e altre storie controcorrente”

“BANKSY, JAGO, TVBOY
e altre storie controcorrente”


Biella, Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero
Dal 21 ottobre 2023 al 1° aprile 2024


Biella diventa un nuovo punto di riferimento per le grandi mostre d’arte.
Dal 21 ottobre 2023 Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero ospiteranno una mostra straordinaria dedicata ai più influenti artisti contemporanei, capaci di raccontare la contemporaneità con un linguaggio che arriva dritto al cuore di tutti.

Banksy, Jago e TvBoy, artisti celebri e celebrati in tutto il mondo, saranno solo alcuni dei protagonisti della mostra biellese, che vedrà per la prima volta riunite insieme anche celebrità internazionali quali Takashi Murakami e Liu Bolin.

Realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con il Comune di Biella e Arthemisia e con main sponsor Biver Banca – Gruppo Banca di Asti, sarà l’occasione per far conoscere al grande pubblico una città ricca di bellezza e proposte culturali.

Dal 21 ottobre 2023 la città di Biella diventerà un nuovo punto di riferimento per le grandi mostre d’arte in Italia.
La prima mostra che inaugura il nuovo corso, realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con il Comune di Biella e Arthemisia e con main sponsor Biver Banca – Gruppo Banca di Asti, sarà “Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente“, che racconta la contemporaneità attraverso gli occhi dei più influenti artisti viventi.

La mostra racconta storie “controcorrente”, ci parla di vita, di morte, di ingiustizia sociale, di guerre, narrate ora con spirito canzonatorio, ora con maestria lirica o anche con un deciso tono di attacco. Quello che è sicuro è che il messaggio non è mai banale né scontato, scuote le coscienze, indigna, commuove. Come solo i grandi artisti sanno fare.

Banksy, Jago e TvBoy, artisti tra i più celebri nel mondo, saranno solo alcuni dei protagonisti della mostra biellese, che vedrà per la prima volta riunite insieme anche celebrità internazionali quali David LaChapelleTakashi MurakamiLiu BolinObeyMr. Brainwash e molti altri.

La mostra, curata da Piernicola Maria Di Iorio, sarà composta da oltre 70 opere tra cui celebri icone quali Girl with Baloon di Banksy o Hope di Obey, e si svolgerà su due sedi: Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero che fanno parte del Polo culturale di Biella Piazzo.

Sarà anche l’occasione, per tanti visitatori, di conoscere meglio Biella, il suo verdeggiante territorio e la proposta gastronomica di eccellenza.
Tra le realtà culturali di maggiore interesse vi sono il Ricetto di Candelo, il Santuario di Oropa e l’Oasi Zegna, meta ideale per poter trovare grandi spazi, attività e laboratori innovativi, e anche la celebre Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e l’imponente patrimonio di archeologia industriale.

“La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella è orgogliosa di presentare un progetto espositivo di grande respiro, con artisti noti e amati in tutto il mondo, capaci di interpretare in chiave critica la contemporaneità e di parlare ai giovani – commenta il Presidente Michele Colombo – Questa mostra, che speriamo sarà capace di portare a Biella flussi importanti di visitatori che potranno scoprire e apprezzare il nostro straordinario territorio, è il frutto di un grande lavoro di squadra. Un progetto che la Fondazione, con la sua società strumentale Palazzo Gromo Losa srl, ha costruito con il Comune di Biella e con Biver Banca – Gruppo Banca di Asti, main sponsor dell’iniziativa, affidandosi ai professionisti di Arthemisia. Un progetto che si inserisce nel quadro più ampio di sviluppo territoriale della città insignita del riconoscimento Unesco per la creatività.”

Sono contento ma anche molto curioso di vedere questa mostra allestita fra gli storici palazzi di Biella Piazzo: Gromo Losa e Ferrero – spiega il Sindaco di Biella Claudio Corradino – Si tratta di una mostra che darà la scossa, come sempre dovrebbe fare l’arte, e cioè risvegliare gli animi. Questi tre artisti Banksy, Jago e Tvboy, hanno sovvertito le regole dell’arte ispirata ai canoni più tradizionali, facendo parlare, attraverso le loro opere, la società e arrivando così al cuore del pubblico, riscuotendo grande successo. Come Amministrazione abbiamo risposto positivamente sostenendo l’iniziativa con la messa a disposizione di Palazzo Ferrero, ma anche supportando alcune parti dell’organizzazione. Sono certo che la mostra attirerà molti visitatori, anche da fuori Biella, che così avranno l’occasione di conoscere il nostro territorio in tutte le sue sfaccettature.”

“Portare il pubblico delle grandi mostre a Biella – dichiara Iole Siena, Presidente di Arthemisia – é una sfida che abbiamo accolto con entusiasmo, certi che insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella riusciremo a raggiungere un obiettivo non scontato. Gli artisti selezionati per la mostra sono entusiasmanti, credo sia il migliore inizio possibile per questa nuova avventura.”

“Associare l’immagine di Biver Banca a una mostra di questa portata – afferma Giorgio Galvagno, Presidente del Gruppo Banca di Asti – è sempre motivo di orgoglio. Sostenere la cultura significa non solo salvaguardare il patrimonio storico e artistico, ma anche promuovere lo sviluppo sociale e civile delle nostre comunità.”

La mostra è realizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con Comune di Biella Arthemisia.
Main sponsor della mostra è ilBiver Banca – Gruppo Banca di Asti.


LA CITTÀ DI BIELLA

Biella è oggi una città in grande fermento, alla ricerca di una nuova identità tra vocazione turistica, residenzialità ed enogastronomia d’eccellenza, a metà strada tra Torino e Milano, primeggia nel territorio piemontese, oltre che per la produzione di tessuti di alta gamma, come il cachemire, per i suoi spazi verdi e per la sua proposta di servizi innovativi, in particolare per quanto riguarda l’istruzione universitaria e la formazione inclusiva.
Fondata sulla cultura tessile, la ricchezza di questo territorio straordinario è oggetto di un nuovo Rinascimento, che si fonda sulla riprogettazione della relazione tra il patrimonio culturale e il tessuto socio-economico del territorio, a partire dalla valorizzazione dei numerosi archivi d’impresa fino alla nuova Laurea specialistica in inglese attivata presso Città Studi e dedicata alla valorizzazione della “cultural heritage”. Grazie a queste iniziative, Biella nel 2025 aprirà un innovativo “Museo” del tessile.

Biella e il Biellese, con numerosi siti di interesse concentrati nell’arco di pochi chilometri come il Ricetto di Candelo, il Santuario di Oropa, l’Oasi Zegna e la Riserva naturale Parco Burcina “Felice Piacenza”, sono una meta ideale dove poter trovare grandi spazi, attività e laboratori innovativi.

Il cuore pulsante della città alta, centro nevralgico della vita culturale biellese, è rappresentato dal Polo culturale di Biella Piazzo, costituito dai palazzi Gromo LosaFerrero e La Marmora, sede di importanti mostre, festival ed eventi, raggiungibile gratuitamente attraverso una storica funicolare.
ll borgo medievale del Piazzo fu fondato nel 1160 dal vescovo di Vercelli Uguccione, con l’intento di edificare una residenza sicura per riparare da Vercelli quando le forze ghibelline la rendevano poco tranquilla. A seguito delle concessioni di privilegi, il Piazzo si popolò rapidamente, diventando il centro dei commerci e dell’evoluzione culturale e amministrativa della città.

Tutti i palazzi del Polo sono dotati di sale espositive, ambienti storici e splendidi giardini come quello di Palazzo Gromo Losa, un giardino all’italiana di particolare pregio di circa un ettaro realizzato dal mecenate biellese Emanuele Rosa, che ha creato angoli suggestivi con rose e diverse specie botaniche.
Elegante dimora signorile trecentesca, Palazzo Gromo Losa nei secoli è stato ampliato fino alle dimensioni attuali. Alla fine dell’Ottocento il palazzo fu acquistato dalle Suore Rosminiane, che vi fondarono l’Istituto “Beata Vergine d’Oropa” (BVO), divenuto punto di riferimento per il sistema scolastico biellese. Nel 2004 il complesso è stato acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che ne ha promosso il completo restauro, destinandolo ad attività culturali e sociali. Nel 2016 la Fondazione ha infine conferito in gestione la proprietà alla sua società strumentale Palazzo Gromo Losa Srl.
Il Palazzo ospita l’Accademia Perosi, una delle più prestigiose realtà musicali italiane e dal 2015 ospita mostre tra cui “Selvatica. Arte e natura in Festival”, un appuntamento biennale con le principali forme d’arte dedicate alla natura.

Palazzo Ferrero è stato, come l’adiacente Palazzo La Marmora, fin dalle origini di proprietà della famiglia Ferrero, uno dei più importanti casati nobiliari del territorio. Tra il Cinquecento e il Settecento il palazzo assunse la forma di dimora signorile di rappresentanza, con cortile interno porticato su due lati, e fu abbellito con affreschi dei quali restano molte testimonianze.
L’edificio attuale è frutto dei rimaneggiamenti otto-novecenteschi; l’edificio divenne per un certo periodo anche uno stabilimento idroterapico e ospitò alloggi militari. Dopo un primo parziale intervento, avvenuto negli anni ’70 del Novecento, nel 2011il Comune di Biella ha avviato un recupero integrale del palazzo riconvertendone la funzione a culturale e centro congressi per le attività giovanili. Dal 2023 la gestione è affidata all’associazione Stilelibero.

Scendendo a Biella Piano, lungo le sponde del torrente Cervo, è possibile ammirare i resti della vecchia città (oggi in gran parte rifunzionalizzati e occupati da realtà artistiche come Cittadellarte- Fondazione Pistoletto) e dell’imponente archeologia industriale, motore dello sviluppo del territorio anche grazie alla presenza di acqua dalle straordinarie proprietà chimico-fisiche e organolettiche, un tempo forza motrice dell’industria tessile e oggi base preziosa per la nuova cultura dello “star bene” e per molte produzioni enogastronomiche di nicchia.


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