CASTELLO DI RIVOLI – Diciannovesima Giornata del Contemporaneo

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla Diciannovesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI
Sabato 7 ottobre 2023, ore 11-18

Alice Visentin, vincitrice della prima edizione del Premio Collective, in conversazione con Marcella Beccaria.
Introduce Renata Novarese, Presidente Amici del Castello 
di Rivoli.
Interv
iene Maria Adelaide Marchesoni, Presidente Collective.
Teatro del Castello, ore 17

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla Diciannovesima Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – che si avvale del sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del patrocinio di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, ICOM Italia.
 
Sabato 7 ottobre 2023, il pubblico potrà visitare gratuitamente il Museo, le mostre in corso e partecipare alle iniziative organizzate per celebrare la Diciannovesima Giornata del Contemporaneo.
 
In occasione della Giornata del Contemporaneo, il Museo organizza una conversazione tra l’artista Alice Visentin, vincitrice della prima edizione del Premio d’arte internazionale Collective per il Castello di Rivoli, e Marcella Beccaria, Vice Direttore, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni, Vice Presidente AMACI. La conversazione sarà introdotta da Renata Novarese, Presidente degli Amici del Castello di Rivoli. Interverrà Maria Adelaide Marchesoni, Presidente Collective, Associazione italiana di collezionisti d’arte contemporanea costituita nel 2019. 
L’evento si terrà nel Teatro del Museo alle ore 17.
 
La conversazione sarà l’occasione per presentare per la prima volta il Premio Collective. L’iniziativa biennale nel 2022 ha permesso l’ingresso nella Collezione permanente del Museo, in qualità di donazione da parte dei Soci di Collective dell’opera Banda di fiori (Notturno), 2021, di Alice Visentin. Profondamente radicata nel suo territorio di origine, l’arte di Visentin si ispira a tradizioni orali, frammenti di storia ed elementi fantastici. Banda di fiori (Notturno) è un importante ciclo pittorico composto da 5 tele. Emergenti dall’oscurità della notte, i fiori rappresentati in ciascuna delle tele diventano per l’artista “metafora della condizione umana, collegata all’universo fisico e trascendentale. Attraverso l’immagine naturale dei fiori e della notte, entrambi archetipi e simboli di un inconscio collettivo, – afferma l’artista – ho immaginato le radici che scendono nella terra, mentre foglie e petali si estendono in alto, verso i cieli pieni di stelle. Tra gli steli, le foglie e i petali, le piante ci offrono piccolissime frasi e parole come fossero oracoli o consigli”.
 
Allestita al terzo piano del Museo, la mostra Artisti in guerra. Da Francisco Goya a Salvador Dalí, Pablo Picasso, Lee Miller, Zoran Mušič, Alberto Burri, Fabio Mauri, Bracha L. Ettinger, Anri Sala, Michael Rakowitz, Dinh Q. Lê, Vu Giang Huong, Rahraw Omarzad e Nikita Kadana cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio, presenta più di 140 opere di 39 autori realizzate da artisti che si trovavano o si trovano in guerra. Empatiche, sofferte, esprimono disagio ma anche grande umanità. La mostra prende spunto dai Desastres de la Guerra (Disastri della guerra), 1810-1815, di Francisco José de Goya y Lucientes e sviluppa il tema della guerra e della soggettività post traumatica attraverso opere storiche e nuovi progetti di importanti artisti contemporanei. Artisti in guerra include prestiti provenienti da importanti istituzioni pubbliche e private italiane e internazionali oltre a due nuove committenze, opere inedite realizzate per l’occasione dall’artista afgano Rahraw Omarzad (Kabul, 1964), e l’artista ucraino Nikita Kadan (Kiev, 1982). Entrambi gli artisti condividono una pratica connessa a quella di promotori culturali offrendo un messaggio di grande impatto emotivo e umano oltre che sociale e politico. Originate a partire da scenari di conflitto e di profondi cambiamenti geopolitici, le loro prassi invitano a riflettere sull’importanza di trovare nell’espressione creativa narrazioni di cura e di pace.
 
La mostra Renato Leotta. CONCERTINO per il mare, allestita nella torre nord al secondo piano del Museo, presenta per la prima volta in Italia il progetto vincitore dell’Italian Council Edizione X, Bando internazionale promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura a supporto della creatività contemporanea italiana. Il progetto CONCERTINO per il mare affonda le sue radici nell’osservazione dell’ecosistema dei fondali del Mediterraneo. Proponendo una possibile forma di comunicazione interspecie, esso consiste nel tentativo di tradurre la struttura interna delle foglie di Posidonia oceanica in una partitura musicale da eseguire come concerto udibile dall’orecchio umano. Portando all’attenzione l’importanza vitale di un ecosistema in pericolo, CONCERTINO per il mare invita ad ascoltare storie di migrazione, adattamento, incontri e lotte per la sopravvivenza della Posidonia attraverso il tempo, da un passato lontano fino a un futuro incerto. L’opera è stata presentata per la prima volta nel settembre 2022 alla 17esima Biennale di Istanbul, dove era installata presso l’Hammam Çinili, edificio ottomano risalente al XVI secolo.
Progetto artistico di ampio respiro, comprensivo di una lunga fase di ricerca attraverso più siti costieri del Mediterraneo, CONCERTINO per il mare ha generato un’installazione sonora, opere fotografiche e Ondina, opera-concerto. In mostra al Castello, a cura di Marcella Beccaria, verrà presentata l’installazione sonora, per la prima volta in dialogo con una serie di stampe fotografiche realizzate dall’artista con tecniche sperimentali. Nell’ambito del progetto, Ondina. Concerto per il mare in tre movimenti, a cura di Marianna Vecellio, sarà eseguito dall’Orchestra Filarmonica di Torino, diretta da Giampaolo Pretto. Il concerto dal vivo si terrà presso il Salone dei Concerti del Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi, Torino (sabato 4 novembre, ore 21), dopo l’esordio nel settembre 2022 avvenuto con i musicisti della Borusan Istanbul Philharmonic Orchestra nei giorni di inaugurazione della Biennale di Istanbul.

Alice Visentin – Note biografiche

Alice Visentin

Alice Visentin (Ciriè, Torino, 1993) si è diplomata all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Tra le sue mostre personali: The morning tide of moods, Lateral Roma, Roma, (2023); Malefate, Almanac Project, Torino (2021); Planète, Italian Cultural Institute of Paris (2021); Prima Persona Singolare, Tile Project Space, Milano (2017). Le sue opere sono state esposte in numerose mostre tra cui: ESPRESSIONI CON FRAZIONI, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria e Marianna Vecellio, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino (2022); Pittura in persona, Fondazione CRC in collaborazione con il Castello di Rivoli, Complesso Monumentale di San Francesco, Cuneo (2021); LXII Premio Termoli, Museo MACTE di Arte Contemporanea, Termoli (2021); Domani, Qui, Oggi, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2020); Artagon, Cité internationale des arts, Parigi (2018). Visentin è la vincitrice di una borsa di studio in Arti Visive presso l’American Academy in Rome per l’anno 2023.


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
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come arrivare

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Lodi: Festival della Fotografia Etica – Il programma del secondo weekend 

Vivere la bellezza- Banksy

Al via la XIV edizione della rassegna fotografica di Lodi

Ecco il programma del secondo weekend

FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA DI LODI 2023

XIV EDIZIONE

Lodi, sedi varie
30 settembre – 29 ottobre 2023

Il secondo weekend del festival tra incontri e visite guidate

Un clima estivo ha salutato il primo weekend del festival a Lodi, e altrettanto si appresta a fare per il secondo in arrivo che sarà piuttosto intenso e frizzante nel programma.

Innanzi tutto, l’appuntamento con la Fotografia Minutera per tutto il weekend del 7 ed 8 ottobre. La fotografia minutera è il termine di tradizione popolare ispanica che definisce il mestiere del fotografo itinerante che opera con il processo fotografico negativo/positivo su carta. Il Festival di Lodi crede che la fotografia sia sempre un contatto diretto con la realtà, con il mondo che ci circonda, così gli operatori di fotografia ambulante saranno in azione in piazza e presso alcune delle sedi espositive del Festival. Chi lo desidera potrà così farsi ritrarre con un processo argentico nato oltre un secolo fa.

Sabato 7 ottobrealle ore 12.00 inizierà la visita guidata alla mostra del Single Shot del World Report Award  con il Direttore del Festival Alberto Prina, presso la sede della Banca Centropadana. Visita che si ripeterà alle ore 16.30.

Alle 17.30 prenderà avvio la visita guidata alla mostra del World Press Photo, il prestigiosissimo concorso internazionale, a cura dei coordinatori e curatrice del Festival presso la Sala Espositiva Bipielle Arte, Via Polenghi Lombardo.

Il programma di domenica 8 ottobre prevede invece, dalle 10.00 – 12.30 e dalle 14.30 – 17.00, letture portfolio aperte a fotografi professionisti e non e rappresentano un’occasione di formazione e di arricchimento per gli autori. Ogni lettore è disponibile per visualizzare i lavori proposti e fornire un feedback sul progetto fotografico, dare consigli e suggerimenti alla professione di fotografo.

Gli esperti disponibili alle letture sono Paola Romano (Vice presidente del Grin), Mariateresa Cerretelli (Giornalista e Photo Editor), Raffaele Vertaldi (Photo Editor e docente), Giovanni Pelloso (Editor e docente), Federica Berzioli (Coordinamento editoriale de IL FOTOGRAFO).

Alle 10.30 prenderà avvio la visita guidata alla mostra del World Press Photo, il prestigiosissimo concorso internazionale, a cura dei coordinatori e curatrice del Festival presso la Sala Espositiva Bipielle Arte, Via Polenghi Lombardo.

Alle 12.00 inizierà invece la visita guidata alla mostra Vivere la bellezza con Annalisa Bianchetto di Nuova assistenza, presso il Chiostro ex-Ospedale Vecchio

Alle 16.30, ci sarà la presentazione di Acquaintance di Max Cavallari, edito SeixSei, che racconta i 40 giorni di Search and Rescue della nave Humanity 1 nel mar Mediterraneo. Modera Alessandra De Poli, giornalista di AsiaNews e Mondo e Missione.

Chiude il weekend, alle ore 18.00, la presentazione del Premio Ponchielli. Il GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale) presenta Il PREMIO PONCHIELLI , 20 anni di reportage per raccontare il mondo. Presentano Mariateresa Cerretelli e Raffaele Vertaldi.

Vi aspettiamo tutti a Lodi!


Per tutte le informazioni e dettagli visitate il sito del Festival www.festivaldellafotografiaetica.it
Info: www.festivaldellafotografiaetica.it
 
Ufficio Stampa                                   
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel 049.663499
rif. Simone Raddi  simone@studioesseci.net

Grado: Mostra fotografica Campo Lungo, nelle ampie vetrine dell’Ex Cinema Cristallo

CAMPO LUNGO

Mostra fotografica nell’ambito della 19^edizione

QUESTA VOLTA METTI IN SCENA… L’ESSERE

A Grado fino al 30 ottobre nelle ampie vetrine dell’Ex Cinema Cristallo

A Grado, nelle ampie vetrine dell’Ex Cinema Cristallo (Viale Dante Alighieri 47), la mostra “Campo Lungo”, sempre visibile fino al 30 ottobre, propone oltre 30 immagini fotografiche tra storiche e contemporanee.
La mostra mette in dialogo passato e presente, attraverso gli autori che hanno fatto la storia della fotografia, come Carlo Bevilacqua e Tullio Stravisi – fotografie che provengono dal CRAF Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo – e gli autori contemporanei, Sabina Bisiani, Cinzia Bressan, Ermes Cabas, Massimo Gargaloni, Mario Pierro, Lucia Pontini e Michele Sersale dell’Associazione fotografica Obbiettivo Immagine di Gradisca d’Isonzo.

Fotografie di luoghi e genti, per suggestioni che ci portano ad ammirare i mestieri all’aria aperta, momenti ludici fra musica, balli e sapori, folklore con le feste popolari in costume e altre attività che osservano i luoghi della nostra regione e le persone che lo caratterizzano.

Due gli autori che fanno parte della storia fotografica: Carlo Bevilacqua (Fagagna 1900 – Cormons 1988) che seppe interpretare con la sua poetica la natura e l’individuo. Ogni immagine, in cui la luce gioca un ruolo essenziale, è una narrazione che coglie solo la parte bella di ogni istante del quotidiano; e Tullio Stravisi (Trieste 1922 -2003) autore amatoriale, maestro in camera oscura, che divenne figura di rilievo nel panorama fotografico triestino. Si dedicò prevalentemente al paesaggio e al ritratto, passando nel corso degli anni dal bianco e nero al colore.

Fotografie storiche che abbracciano un lasso di tempo che va dalla metà anni 50 agli anni 80 e che nelle suggestioni si relazionano con quelle degli autori contemporanei di Obbiettivo Immagine, associazione che accoglie a sé un numeroso gruppo di fotografi e che qui propone sette autori.

Il progetto “Questa volta metti in scena…L’Essere” è realizzato con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il contributo e la collaborazione del Comune di Monfalcone, del Comune di Grado, della SISSA, della Fondazione K.F. Casali, dell’Unione Italiana e della CAN di Pirano e con la collaborazione del Comune di Trieste, del CRAF, del Kulturni dom Gorica, dell’Associazione Obbiettivo Immagine.

Per maggiori info www.assocoperaviva.it


dott.ssa Federica Zar
Aps comunicazione Snc di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it

Venezia, Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano: ROSALBA CARRIERA, miniature su avorio

Rosalba Carriera, miniature su avorio 

Venezia, Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano

13 ottobre 2023 – 09 gennaio 2024

A cura di Alberto Craievich

Trecentocinquanta anni fa nasceva a Venezia Rosalba Carriera (1673 – 1757), destinata a diventare l’artista più celebre nell’Europa nel Settecento. In questa occasione Comune di Venezia e Fondazione MUVE, dal 13 ottobre 2023 al 9 gennaio 2024 presentano nella rinnovata sede di Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano, una mostra preziosa che indaga un aspetto particolare della produzione dell’artista: le miniature su avorio.
Un’opportunità unica per vedere riunite ben 36 opereraffinati ritratti, di grandissimo successo tra i contemporanei della pittrice ma giunti sino a noi in un numero esiguo, accanto ai celebri pastellidocumentidisegnistampe, provenienti dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da collezioni private.

Non tutti sanno, infatti, che Rosalba Carriera oltre a dedicarsi al ritratto a pastello fu una straordinaria pittrice di miniature, sulle tabacchiere prima e poi su avorio. Proprio a lei è dovuta la fortuna di questo genere, elevato da pratica “minore” e artigianale a pari dignità delle opere su tela. Attraverso una tecnica innovativa e alla grande abilità Rosalba Carriera riesce a portare, per la prima volta, sulla minuscola superficie dei fondini d’avorio la pennellata sciolta e vibrante della pittura su tela. Il successo fu immediato. Non ci fu viaggiatore che durante il suo soggiorno veneziano non ambisse a farsi fare un ritratto in miniatura della Carriera.
È invece noto come l’eccellenza della pittrice nei ritratti trovò tutti d’accordo: dai Lord inglesi ai principi dell’Impero, diventando forse l’unica artista a raccogliere consensi unanimi tanto fra i sofisticati conoscitori del bel mondo internazionale quanto fra la tradizionalista e conservatrice aristocrazia veneziana.

La mostra a Ca’ Rezzonico è un’opportunità quanto mai unica per ammirare lavori di straordinaria fragranza e delicatezza, classici dell’arte del Rococò, istantanee della dolce vita dei nobili in cui ritroviamo i protagonisti di quella società mondana e galante della quale Rosalba ha fissato gli umori, il carattere e le vanità in modo impareggiabile.

Al contempo, restituendo un ricco patrimonio di dettagli sull’abbigliamento e sulle acconciature, espressione del gusto e dello stile della sua epoca, un fedele spaccato della storia della moda della prima metà del XVIII secolo. Alla pittrice spetta il più acuto ritratto dei personaggi della società veneziana ed europea del Settecento, e fondamentale è il suo apporto alla stessa ritrattistica francese: interpretò in modo impareggiabile gli ideali di grazia e di eleganza di un’intera epoca, quella “vita felice” della nobiltà entrata nell’immaginario collettivo e con cui identifichiamo l’Ancien Régime.

Per quasi mezzo secolo le corti d’Europa cercarono di accaparrarsi i suoi servigi, eppure, nonostante i frequenti inviti e le generose proposte, salvo tre soggiorni alla corte del re di Francia, del duca di Modena e a quella dell’Imperatore a Vienna, rimase a Venezia dove lavorò incessantemente, per tutta la vita.


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Ca’ Rezzonico
Museo del Settecento Veneziano
Dorsoduro 3136
30123 Venezia
Tel. +39 041 2410100
carezzonico.visitmuve.it

Contatti per la stampa
Fondazione Musei Civici di Venezia
press@fmcvenezia.it
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