Messina, FORO G gallery: personale di pittura di Giovanni Gargano

La nuova mostra personale di pittura
di Giovanni Gargano

a cura di Roberta Guarnera
e testo critico di Mariateresa Zagone

10 | 20 sono i due numeri che fanno riferimento alle dimensioni scelte per questa mostra di pittura intitolata per l’appunto “ 10| 20” linee di confine. Ricerca e forma del paesaggio” di Giovanni Gargano a curatela di Roberta Guarnera e con il testo critico di Mariateresa Zagone presso la FORO G gallery.
Una visione che riconduce ad un’astrazione di tipo geometrico. Si tratta di piccole opere su mattonella o su tela de-costruite per essere restituite in una forma emozionale assoluta e non mimetica che rimandano al “paesaggio” la cui piacevolezza estetica nasce dalla resa estremamente essenziale e appena suggerita dei riferimenti figurativi e che avrà inizio Sabato 21 Ottobre dalle 17:30 e che sarà fruibile fino al 5 Novembre in Via Lago Grande 43B Ganzirri Messina.

Attenersi agli orari di visita della galleria online
Fuori appuntamento è possibile prenotarsi su info@foroggallery.com


FORO G gallery
foroggallery.com
Via Lago Grande 43B 98165 Ganzirri (ME)

Instagram: @forog.gallery

Roma, La Mia Libreria: A 100 anni dalla nascita CALVINO DAY

CALVINO DAY
La Mia Libreria

Via Roberto Malatesta 85 – 00176 Roma

Domenica 15 ottobre 2023

Ore 11.00 Staffetta di letture di brani scelti dai lettori

Ore 11.30 La stanza di Italo Calvino e i suoi libri. – Dialogo con Marco Cavietti, funzionario archivista

In occasione dei 100 anni dalla nascita di Italo Calvino (15 ottobre 1923), La Mia Libreria organizzerà “Calvino Day”, un incontro dedicato allo scrittore, ai suoi libri e alle carte d’archivio che raccontano la sua attività e i legami con i maggiori artisti e intellettuali dell’epoca.

-Ore 11.00 Staffetta di letture di brani di Italo Calvino.

I lettori della libreria si alterneranno liberamente al microfono per leggere ad alta voce il loro brano preferito scelto tra gli scritti di Italo Calvino.

-Ore 11. 30 La stanza di Italo Calvino e i suoi libri. – Dialogo con Marco Cavietti, funzionario archivista.

Con Marco Cavietti, racconteremo Italo Calvino autore e lettore, prendendo spunto dall’allestimento della sala dedicatagli nella Biblioteca nazionale centrale di Roma e inaugurata nel 2021, dove è stato ricostruito il salotto della sua abitazione in Campo Marzio che fu anche il suo laboratorio di scrittura. La sala della Biblioteca nazionale centrale, come un tempo la casa di Calvino, ospita la biblioteca e l’archivio dello scrittore nel loro ordinamento originario e con i suoi stessi arredi e strumenti di lavoro: le sue macchine da scrivere, il tavolo del terrazzo seduto al quale Calvino elaborò “Palomar”, quadri e ritratti realizzati da suoi amici artisti come Toti Scialoja e Gianfranco Baruchello. È qui, tra i suoi libri, i suoi documenti e i suoi oggetti, che si ripercorrono la vita, le opere e le relazioni intessute da Calvino con colleghi e amici, ancora oggi fondamentali per accostarsi alla sua scrittura.

Al termine della mattinata festeggeremo insieme con un brindisi.


La Mia Libreria
Via Roberto Malatesta 85 – 00176 Roma
Tel 0621707022 WA 3282577616
info@lamialibreria.com

Genova: Esposizione del Libro d’Ore Durazzo o Offiziolo Durazzo

A GENOVA dal 13 AL 15 OTTOBRE “I ROLLI DAYS D’AUTUNNO SFOGLIANO LA STORIA”

Esposizione straordinaria con visite guidate del manoscritto Offiziolo Durazzo, capolavoro assoluto della miniatura italiana del Rinascimento e una delle opere più importanti conservate nella biblioteca civica. Un’opera eccezionale, raramente esposta al pubblico ( ultima volta negli anni ’60 ) e che si distingue per due peculiari caratteristiche: l’uso della pergamena purpurea e la crisografia, cioè la scrittura a lettere d’oro. Un evento imperdibile con il quale la Berio apre le cebrazioni per il proprio bicentenario nell’anno di Genova Capitale del Libro. In contemporanea (dal 13 ottobre e per tutto il mese) nel tunnel d’ingresso e nello spazio BerioIdea al pianoterra della biblioteca: L’Offiziolo Durazzo: un tesoro svelato (pannelli informativi e proposte di lettura a tema)

Il Libro d’Ore Durazzo, o Offiziolo Durazzo, realizzato quasi certamente a Parma nei primi anni del Cinquecento, è un “libretto da mano” di piccolo formato destinato a un pubblico colto e raffinato. Contiene una raccolta di salmi e preghiere (Uffici) da recitare nelle ore canoniche della giornata (da cui la definizione di Libro d’ore o Offiziolo). Prende nome dal suo ultimo proprietario, Marcello Luigi Durazzo, che lo lasciò alla Biblioteca Berio per testamento nel 1847. La prima intensa suggestione estetica che l’Offiziolo Durazzo suscita è determinata dal colore porpora utilizzato per tingere la pergamena, che richiama alla mente i codici purpurei della tarda antichità, identificandolo subito come un prodotto di lusso unico e irripetibile. Con sei miniature a piena pagina e quindici più piccole, alle quali si aggiungono la serie dei mesi e oltre duecento iniziali figurate, l’Offiziolo Durazzo è la prova più eccelsa del pittore e miniatore parmense Francesco Marmitta, autore di codici prestigiosi e della Pala di San Quintino oggi al Louvre di Parigi. Il testo dell’Offiziolo Durazzo è opera del massimo maestro dell’arte calligrafica del tempo, Pietro Antonio Sallando, originario di Reggio Emilia e docente di grammatica e calligrafia all’Università di Bologna. 

Il lusso che è la cifra dell’Offiziolo Durazzo si manifesta nella legatura in argento cesellato con fermagli ornati di piccoli rubini. Proprio questa inconfondibile legatura consente di riconoscere l’Offiziolo nel libricino esibito da un misterioso personaggio di cui non conosciamo l’identità, che si fa ritrarre circondato da oggetti antichi in un enigmatico dipinto del Parmigianino oggi alla National Gallery di Londra.

E allora chi ha voluto l’Offiziolo Durazzo? Chi ne è stato il committente? Queste domande rimangono ad oggi senza risposta. Di un’opera d’arte che nel Cinquecento era considerata tanto emblematica da diventare parte di un’altra opera, nulla è trapelato per secoli, così che soltanto nel1826 se ne ha per la prima volta notizia. Compare a Genova, nell’inventario dell’eredità  di Antonio Bacigalupo, genovese di madre lusitana, dove è descritto come «ufficio in pergamena pavonazza con tutte le lettere in oro».


Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa
Via Piave 74, 00198 Roma