Cinque anni di arte e cultura a Ferrara

Sono stati 1.197.160 i visitatori dei musei e degli spazi espositivi del Comune di Ferrara dal mese di luglio 2019 fino a gennaio 2024. 46 le mostre realizzate nei diversi monumenti, musei e luoghi di cultura: Castello Estense, Palazzina Marfisa d’Este, Museo Schifanoia, Biblioteca Ariostea, Casa Ariosto, Padiglione d’Arte Contemporanea, Palazzo Bonacossi e Palazzo dei Diamanti. Un ampio e variegato programma espositivo frutto della stretta e proficua collaborazione tra la Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara.

“Il bilancio positivo delle attività museali di questi cinque anni sottolinea il ruolo di Ferrara come città della cultura nelle sue numerose espressioni. Nonostante le note difficoltà del settore durante gli anni della pandemia da COVID-19, la programmazione dell’offerta culturale ferrarese non è mai stata interrotta. I dati presentati oggi ripagano del grande impegno profuso nel riaprire gli spazi espositivi, alcuni dei quali sono stati oggetto di un’importante opera di riqualificazione e restauro, come Palazzo dei Diamanti, chiuso per quasi due anni e ora restituito alla città più funzionale e fruibile. Allo stesso modo, il Padiglione d’Arte Contemporanea sarà presto la sede dello “Spazio Antonioni”, museo permanente che celebrerà il grande regista ferrarese Michelangelo Antonioni, premio Oscar alla carriera”, ha dichiarato il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.

“Quasi 1.200.000 ingressi nei musei e negli spazi espositivi a Ferrara, 46 le mostre realizzate. Al termine dei cinque anni di mandato, il numero totale di rassegne sarà di 53, tra cui l’attesa mostra dedicata alle geometrie visionarie di Escher, che inaugurerà a Palazzo dei Diamanti il prossimo 23 marzo. Questi numeri testimoniano l’ampia offerta culturale proposta al pubblico dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, grazie a una programmazione ricca e diversificata, che ha spaziato dall’arte antica a quella moderna e  contemporanea, ai grandi artisti ferraresi. Desidero ringraziare in modo particolare Vittorio Sgarbi, oggi assente per altri impegni, presidente insostituibile della Fondazione Ferrara Arte e figura fondamentale nell’indirizzo espositivo che questa amministrazione comunale ha intrapreso e di cui oggi riportiamo gli esiti”, ha commentato Marco Gulinelliassessore alla Cultura, Musei, Monumenti Storici, Civiltà ferrarese e Unesco del Comune di Ferrara.

Bilancio “Arte a Ferrara 2019-2024”

La programmazione non si è mai interrotta, nemmeno nel difficile biennio 2020-21, quando l’emergenza pandemica ha imposto anche agli istituti della cultura mesi di chiusure e contingentamenti e determinato una drastica riduzione dei flussi turistici, dall’Italia e soprattutto dall’estero.

L’offerta culturale è stata ricchissima e diversificata nonostante questo difficile contesto segnato anche dalla chiusura per un anno e sette mesi di Palazzo dei Diamanti, riaperto nel febbraio 2023 dopo un importante e decisivo intervento di ristrutturazione, restauro e riqualificazione delle sale espositive e degli spazi esterni, compreso il giardino, così come della Palazzina Marfisa d’Este, non aperta al pubblico dal settembre 2022 per lavori post-sisma, e del Padiglione d’Arte Contemporanea chiuso all’inizio del 2023 per la sua trasformazione nel nuovo Spazio Antonioni, che sarà inaugurato entro l’estate.

La ricca programmazione espositiva ha toccato vari filoni di indagineGrande attenzione è stata dedicata all’arte ferrarese, a partire dalla straordinaria stagione del Rinascimento, con la mostra Schifanoia e Francesco del Cossa. L’oro degli Estensi organizzata in occasione della riapertura del Salone dei Mesi, dotato di un moderno impianto illuminotecnico, e quella che ha sancito l’inaugurazione dei nuovi spazi di Palazzo dei Diamanti dedicata a Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, che ha registrato ben 70.229 visitatori ed è stata considerata dalla rivista «Finestre sull’arte» la terza mostra italiana più importante del 2023.

Virtuoso e necessario è stato il progetto di riscoperta dei grandi maestri ferraresi del secolo scorso: Gaetano Previati, Giovanni Battista Crema, Arrigo Minerbi e Achille Funi sono stati oggetto di importanti antologiche che hanno avuto il merito di valorizzare il patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. In questa prospettiva sono state presentate nella sala dei Comuni del Castello Estense, appositamente allestita per far conoscere al pubblico la straordinaria decorazione compiuta nel 1919 da Giovanni Battista Gianotti e Ettore Zaccari, mostre-dossier come Boldini. Dal disegno al dipinto. Attorno alla Contessa de LeusseDe Pisis. Il silenzio delle cose e La memoria infedele. La seduzione delle immagini da de Chirico a Schifano.

Ampio spazio è stato riservato all’arte del Novecento, con le retrospettive dedicate a maestri storicizzati assai noti come Antonio Ligabue e Piero Guccione, cui si sono affiancate quelle che hanno segnato la riscoperta di Adelchi Riccardo Mantovani e Carlo Guarienti.

Altrettanto esplorata è stata l’arte contemporanea: visitata da 65.138 persone è stata la mostra Un artista di nome Banksy; egualmente apprezzate quelle dedicate a Sara Bolzani e Nicola Zamboni, Małgorzata Mirga-Tas e Agostino Arrivabene, e agli artisti under 35 selezionati per la IX edizione del Premio Fondazione VAF. Doveroso è stato poi l’omaggio ai protagonisti della scena ferrarese, dallo scultore Sergio Zanni (che ha donato alla città una delle sue opere più significative, Foto di gruppo, ora esposta nel Palazzo Comunale) a coloro che hanno partecipato alla collettiva La città del silenzio. Artisti ferraresi per Antonioni.

Grande risalto ha avuto la fotografia: oltre alle antologiche dedicate a personalità di primo piano del panorama internazionale come Guido Harari e Nino Migliori, sono state presentate le originali ricerche di Arianna Di Romano, Claudio Koporossy, Silvia Camporesi, Franco Pinna e Italo Zannier.

Dopo il trasferimento delle opere della collezione Riminaldi nel Museo Schifanoia si è voluta mantenere viva l’attenzione sullo splendido Palazzo Bonacossi, con le mostre ad ingresso gratuito Fakes: da Alceo Dossena ai falsi Modigliani e Vittorio Cini. L’ultimo doge, cui seguirà in aprile la XX Biennale Donna.

Di tutte queste mostre recano testimonianza i pregevoli cataloghi progettati e pubblicati da Ferrara Arte Editore che ha altresì prodotto titoli di grande interesse come “Cerchiare il quadrato”. Franco Farina. Un progetto culturale a Palazzo dei Diamanti e Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi. Bassani, Pasolini, Testori. 

Sul versante museale è stato riaperto integralmente nell’ottobre 2021, a quasi dieci anni dalla chiusura causata dal terremoto, uno dei simboli della città, Palazzo Schifanoia: 21 sale, 1400 metri quadri di percorso, 250 opere e diverse integrazioni multimediali consentono ai visitatori di approfondire le fasi costruttive della delizia estense.

Sempre nel 2021 è stata riallestita la Madonna della melagrana, capolavoro di Jacopo della Quercia nel Museo della Cattedrale. Nell’occasione, in un’ottica di valorizzazione dello stesso museo, sono stati rinnovati gli apparati didattici, la segnaletica e il logo.

Come anticipato sarà presto inaugurato lo Spazio Antonioni, il museo dedicato al grande maestro del cinema moderno, mentre si dovrà attendere ancora qualche anno per l’apertura del Museo del Risorgimento e della Resistenza presso la Casa della Patria.

Oltre alla realizzazione di nuovi spazi e allestimenti l’amministrazione si è impegnata a perseguire obiettivi fondamentali come la tutela e la conservazione del patrimonio civico. Anche grazie al determinante supporto della Regione Emilia-Romagna e delle associazioni culturali cittadine sono state restaurate opere molto significative: l’immensa tela con l’Apparizione della Beata Vergine e san Pietro ai compagni di San Brunone (1695) di Giuseppe Avanzi ricollocata dopo circa ottant’anni, a seguito di un lungo e complesso restauro, sulla parete sinistra del presbiterio del Tempio di San Cristoforo alla Certosa; il consistente nucleo di straordinari gessi di Arrigo Minerbi presentati in occasione della monografica dedicata allo scultore ferrarese nel Castello Estense; il monumento sepolcrale dell’ufficiale pilota Pico Deodato Cavalieri, opera dello stesso Minerbi, conservato nel Cimitero Israelitico di Ferrara. Parallelamente si è svolto il restauro di opere tessili e materiali cartacei del Museo del Risorgimento e della Resistenza (il cui ricchissimo fondo documentale è stato sottoposto a una campagna di digitalizzazione) e dei dipinti e delle sculture della raccolta della Palazzina Marfisa d’Este. Il patrimonio civico si è inoltre arricchito di due capolavori destinati alle GAMC: le Muse di Gaetano Previati, donate alla città dalla Fondazione Giuseppe Pianori, e la Natura morta marina con peperoni, una melanzana e una conchiglia di Filippo de Pisis, concessa in deposito a lungo termine dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Inoltre è stato acquistato dagli eredi di Gaetano Previati un consistente ed eterogeneo fondo di materiali grazie alla partecipazione del Comune al bando Strategia fotografia 2020 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea.

Da segnalare infine che nell’ambito dei bandi PNRR promossi dal Ministero della cultura, l’amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento di 500 mila euro per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive e per consentire un più ampio accesso e partecipazione al Museo Schifanoia.

Il programma 2024 sarà completato da progetti volti a implementare l’offerta culturale cittadina con l’obiettivo di coinvolgere pubblico sempre nuovo ed eterogeneo.

Dal 23 marzo 2024 Palazzo dei Diamanti accoglierà per la prima volta le opere di Escher, artista geniale e visionario, da sempre amato dai matematici e riscoperto in tempi relativamente recenti. Per l’occasione nelle sale dell’ala Tisi sarà allestita una colta mostra dossier che approfondirà la conoscenza di un particolarissimo genere di opere d’arte del Rinascimento, quello dei cofanetti istoriati “in pastiglia”, calati nella scenografica ambientazione creata dalle fotografie di Wunderkammer di Massimo Listri.

C’è grande attesa infine per la mostra Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso (Palazzo dei Diamanti, 12 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025) che costituisce la seconda tappa dell’ampia e ambiziosa indagine del tessuto culturale e artistico ferrarese inaugurata con la citata mostra su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa e che proseguirà nei prossimi anni con quelle dedicate a Girolamo da Carpi, Bastarolo, Bastianino e Scarsellino.

Come è sempre stato per le mostre di Palazzo dei Diamanti, anche in questa occasione sarà organizzato un programma di iniziative culturali e didattiche: dagli appuntamenti per operatori e insegnanti alle conferenze tenute da illustri esperti, fino alle molteplici proposte didattiche all’insegna del coinvolgimento e della partecipazione attiva dei giovani fruitori.

Completano l’offerta espositiva le mostre monografiche programmate al Castello Estense (dal 6 luglio 2024) dedicate al pittore ferrarese Antonio Maria Nardi, prolifico autore della prima metà del Novecento, e a Maurizio Bottoni, uno dei più autorevoli interpreti della figurazione contemporanea.  


Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499
referente Simone Raddi: simone@studioesseci.net

TEFAF Maastricht 2024: l’opportunità di immergersi in un ricco palinsesto culturale

TEFAF 2024
MECC Maastricht
9 – 14 marzo 2024

Un ricco programma di eventi, conferenze e visite guidate per gli amanti della cultura.

Quando la 37ma edizione di TEFAF Maastricht aprirà i battenti a marzo, i visitatori potranno partecipare anche a un programma eccezionale di conferenze, eventi e tour. Con i TEFAF Talks , il primo TEFAF Summit e i TEFAF Meet the Experts, la fiera offre ai visitatori l’opportunità di immergersi in un ricco palinsesto culturale che vede la partecipazione di studiosi ed esperti di fama internazionale provenienti dalle più stimate istituzioni culturali del mondo. 

Gli appuntamenti più importanti del 2024 includono:

COLLECTOR TALKS

Collezionare con intenzione: Lo scopo e l’impatto della creazione di una collezione

8 marzo, ore 13.00

Con la partecipazione di due importanti collezionisti, la discussione esplorerà le motivazioni alla base del collezionismo d’arte: dalle passioni personali o interessi estetici al sostegno agli artisti contemporanei, alla continuazione di un’eredità familiare. Presentato da AXA XL.

Colmare il divario: coltivare la passione delle nuove generazioni per gli antichi maestri e  non solo

8 marzo, ore 15.00

I gusti della nuova generazione di collezionisti spesso si orientano verso opere moderne e contemporanee. Questo panel discuterà le categorie collezionistiche più tradizionali, ponendo la questione cruciale di come suscitare l’interesse dei collezionisti che sono agli inizi. Presentato dal Financial Times.

 TEFAF TALKS

Il brivido dell’inseguimento: Storie di grandi scoperte nell’arte

9 marzo, ore 13.00

Internet ha “democratizzato” il collezionismo ma, con un numero sempre crescente di partecipanti, questo mondo rimane ricco di insidie, in particolare la provenienza e l’autenticità delle opere. Tre conoscitori del collezionismo contemporaneo condividono le loro storie e i loro consigli per assicurarsi il pezzo imprendibile, quasi “sacro”. Presentato da Artnet.

Conversazioni sulla conservazione: La traversata del Mar Rosso di Ludovico Mazzolino 9 marzo, ore 15.00

La National Gallery of Ireland ha ricevuto un contributo da TEFAF per restaurare il capolavoro di Ludovico Mazzolino che attualmente è troppo fragile per essere esposto. La discussione verterà sulla sua conservazione e su una maggiore comprensione della pratica artistica di Mazzolino. Presentato da ICOM-CC.

L’importanza dei motivi e degli ornamenti nel design d’interni  di oggi

10 marzo, ore 13.00

Un’illustre giuria di esperti di interior design, storia del design e arti decorative esplorerà come le tradizioni storiche dell’ornamento plasmino e ispirino il design contemporaneo.  Presentato da The World of Interiors.

La perdurante attualità di Frans Hals: L’età dell’oro olandese e oggi 10 marzo, ore 15.00

A fronte di una rinnovata attenzione per Frans Hals, grazie a una grande mostra alla National Gallery di Londra e ora al Rijksmuseum, questa tavola rotonda esplorerà la storia dell’artista e rivisiterà la sua eredità, compresa la sua influenza sugli impressionisti e il motivo per cui il suo lavoro sembra così moderno.  Presentato da Apollo Magazine.

TEFAF Summit, 11 marzo, 9.00-14.00 CET

Presentato in collaborazione con la Commissione olandese per l’UNESCO e sostenuto da AXA XL, il TEFAF Summit è una piattaforma di discussione e collaborazione che esplora le sfide e le minacce che il nostro patrimonio culturale deve affrontare e l’opportunità che offre di promuovere la pace, sensibilizzare e suggerire soluzioni.  L’evento riunisce stimati opinion leader provenienti dal mondo dell’arte, dell’università, del governo e delle ONG per avviare conversazioni su questioni critiche legate al patrimonio culturale.  

I TEFAF Talks propongono tavole rotonde per costruire e sfidare le concezioni della storia dell’arte, del collezionismo e del mercato dell’arte.

TEFAF Meet the Experts è un programma di conversazioni con galleristi di fama internazionale, incentrato su oggetti significativi che sono esposti in fiera, ognuno dei quali è un pezzo di immenso valore storico e culturale. Per iscriversi, visitare il sito tefaf.com/programming.

Meet the Expert con Tenzing Asian Art
Sabato 9 marzo
12-12:30
Stand 200
 
Meet the Experts with Vanderven Oriental Art & Jorge Welsh Works of Art  
Domenica 10 marzo
14.00-14.30
Stand 810
 
Meet the Experts with David Gill Gallery
Lunedì 11 marzo
12-12:30
Stand 452
 
Meet the Experts with Cardi Gallery
Lunedì 11 marzo
14.00-14.30
Stand 448
 
Meet the Experts with Adam Williams Fine Art  
Martedì 12 marzo
12-12:30
Stand 352
 
Meet the Experts with Agnews Works on Paper
Martedì 12 marzo
14.00-14.30
Stand 609
 
Meet the Experts with Galerie Delalande
Mercoledì 13 marzo
12-12:30
Stand 230
 
Meet the Experts with Dürst Britt & Mayhew
Mercoledì 13 marzo
14.00-14.30
Stand 916
 
Meet the Experts with Wartski
Giovedì 14 marzo
12-12:30
Stand 242
 
Meet the Experts with Bowman Sculpture
Giovedì 14 marzo
14.00-14.30
Stand 144
 
 

TEFAF e AXA XL, il suo Lead Partner, condividono l’idea che l’arte sia più di quanto sembri. Per saperne di più su AXA XL, cliccate qui.

TEFAF è una fondazione senza scopo di lucro che promuove la competenza e la diversità nella comunità artistica globale, come dimostrano gli espositori selezionati per le sue due fiere, che si svolgono annualmente a Maastricht e a New York. TEFAF agisce come una guida esperta per i collezionisti privati e istituzionali, che ispira gli amanti e gli acquirenti d’arte di tutto il mondo.

TEFAF Maastricht è ampiamente considerata la principale fiera al mondo per le belle arti, l’antiquariato e il design. Con oltre 270 prestigiosi mercanti provenienti da circa 20 paesi, TEFAF Maastricht è una vetrina per le migliori opere d’arte attualmente sul mercato. Accanto ai tradizionali settori dei dipinti Old Master, dell’antiquariato e delle antichità classiche, che coprono circa la metà della fiera, si possono trovare anche arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielli, design del XX secolo e opere su carta.


DOVE:                 
MECC Maastricht, Forum 100, 6229 GV Maastricht, Paesi Bassi
ORARI                 
Solo su invito – giovedì e venerdì 7 e 8 marzo, dalle 11.00 alle 19.00
APERTURA AL PUBBLICO:
da sabato 9 a giovedì 14 marzo, dalle 11.00 alle 19.00.
SITO WEB:             
www.tefaf.com/fairs/tefaf-maastricht

CONTATTI STAMPA
 
GLOBALE                                                   
Magda Grigorian, Responsabile press@tefaf.com
ITALIA
Studio Esseci | roberta@studioesseci.net
Comunicazione culturale | tefaf@culturalcomms.co.uk

OPEN CALL Bando Internazionale Installazioni specific – Festival del Tempo 2024 V edizione

OPEN CALL
Bando Internazionale Installazioni site specific 
FESTIVAL DEL TEMPO 2024 – V edizione

Scadenza candidature
2 aprile 2024

5-12 maggio 2024 ROMA_Monterotondo, Mentana, Fonte Nuova

La quinta edizione del Festival del Tempo, promossa dall’Associazione culturale blowart, da Iskra Cooperativa sociale onlus, Università Popolare EretinaCreate Book e Librinfestival, insieme a APS Arcobaleno Centro sociale anziani e la SIPRe Roma – Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione, con il patrocinio di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS, indice un bando internazionale per progetti installativi che possano prevedere anche un coinvolgimento della comunità territoriale e che saranno realizzati nei due centri storici di Monterotondo e Mentana (RM) durante la settimana del Festival che si svolgerà dal 5 al 12 maggio 2024. 

La partecipazione al bando è gratuita ed aperta a tutti i cittadini residenti in Italia o all’estero, a partire dal 18° anno di età, senza limiti di nazionalità, sesso, etnia o religione. Le opere dovranno essere esclusivamente progetti e installazioni site specific in dialogo con gli spazi esterni del centro storico di Monterotondo e di Mentana: verranno selezionate 3 proposte per Monterotondo e 2 proposte per Mentana. 

La scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 2 aprile 2024. Ai 5 selezionati sono garantiti: alloggio e diaria presso le strutture messe a disposizione dal Festival per n. 2 giorni; un contributo di € 400,00 a copertura di spese viaggio, trasporti, materiali; la diffusione dei risultati all’interno della comunicazione del Festival e catalogo ebook. 

La Giuria, coordinata da Roberta Melasecca, direttrice artistica del Festival, è composta da: Anna Chiara Anselmi – Storica dell’arte; Rossana Cassoletti – Artista; Fabio Mazzeo – Architetto e Designer; Giuliana Silvestrini – Artista; Gloria Zarletti -Curatrice e Giornalista. 

Il tema del concorso è: Il Tempo della Metamorfosi.
Il tempo delle metamorfosi è un tempo del presente, il tempo di oggi, di un io che è fatto delle sostanze del passato e conserva le memorie possibili, e che si dirige altrove, in quello stesso luogo che ci ha permesso di essere qui, ora, figli e figlie della carne e del sangue, mutazioni di uno sguardo già aperto sul mondo (cit. dice ancora Emanuele Coccia). Pur provenendo da strati di passati e memorie, ognuno di noi è costretto a diventare altro: il destino di una storia che si ripete mai uguale ripercorrendo gli stessi desideri e gli stessi impeti dell’anima. Di fronte ed in mezzo agli eventi epocali che stiamo vivendo in questi ultimi anni, è necessario, dunque, comprendere quanto i tempi delle metamorfosi siano davvero i tempi del presente che ognuno di noi può realizzare e come l’arte possa essere lo strumento di un diverso sistema di relazioni tra culture, tra generazioni, tra piccole e grandi collettività. È urgente attuare un tempo nuovo, che sia la metamorfosi di quello che è stato, per costruire comunità solidali che hanno comune l’obiettivo del bene reciproco, della coesione territoriale, della crescita sociale e spirituale.

Il Festival del Tempo è il primo evento in Italia dedicato a disvelare attraverso l’arte e la cultura una riflessione sulla natura del Tempo e sulla sua percezione: è un’azione transdisciplinare dove lo scambio e il confronto tra partecipanti e pubblico aiutano a superare le frontiere della conoscenza individuale.

Le prime quattro edizioni del Festival (2020-2023) sono state realizzate a Latina (Sermoneta) e a Genova, raggiungendo una forte adesione di pubblico e attenzione dei mass-media. La quinta edizione si articolerà in due tappe. La prima tappa del Festival si svolgerà a Roma dal 5 al 12 maggio (Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova): tra le diverse iniziative anche un Concorso rivolto alle Scuole primarie e secondarie del Distretto, un Concorso per video e cortometraggi, oltre a seminari, proiezioni di film, presentazioni di libri e performance

La seconda tappa del festival si svolgerà a Genova dal 22 al 26 maggio, nell’ambito della prestigiosa manifestazione, unica e straordinaria, Genova BeDesign Week, promossa da Dide Distretto del Design, impegnata a rilanciare piazze e palazzi storici di grande fascino e bellezza. 


FESTIVAL DEL TEMPO 2024
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