Fratta Polesine: Un nuovo allestimento per la Casa Museo di Giacomo Matteotti

Ingresso di Casa Matteotti – Foto di Valentina Zanaga

Fratta Polesine (Rovigo)
Apertura: 10 giugno 2024

Nel centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti la sua casa natale a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, sarà sottoposta a un intervento di riallestimento e ripensamento complessivo del percorso di visita.
L’intervento è promosso e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, d’intesa con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi di Rovigo, oggi proprietaria dello storico edificio, riconosciuto come Monumento Nazionale.

La progettazione del nuovo volto della Casa Museo Giacomo Matteotti è affidata allo studio di architettura 120grammi, mentre il ripensamento e l’aggiornamento del percorso narrativo sono a cura di Luca Molinari Studio, team guidato dal professor Luca Molinari, ordinario di Teoria e Progettazione dell’Architettura presso la Seconda Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con la supervisione storica del professor Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo.

La casa è, per definizione, il luogo del privato e dell’intimità familiare. Ma è anche il luogo dove nascono e prendono vita ideali che spesso guidano una intera esistenza. Come è accaduto al giovane Giacomo che, pur da un ambiente privilegiato, osservava la miseria, l’indigenza, la sopraffazione dominante in un territorio, il Polesine, tra i più poveri d’Italia, decidendo di adoperarsi per modificare uno stato di cose che non era disposto ad accettare. Di qui l’adesione all’ideale socialista e l’avvio di una vita d’impegno sociale e politico che lo conduce nel 1919 ad essere eletto alla Camera dei Deputati e nel ’22 alla carica di segretario del Partito Socialista Unitario, fino all’aperta opposizione a Mussolini, accusato di brogli elettorali e di scandali finanziari. Il regime rispose assassinando Matteotti.

La Casa Museo prevede un percorso che inizia al piano terra, dalle stanze della quotidianità: la cucina, la sala da pranzo, lo studio-biblioteca. Accanto ai semplici mobili di casa, il nuovo progetto di allestimento svilupperà in questi ambienti il racconto del Polesine che Matteotti conobbe da ragazzo. Al primo piano, con le camere da letto, la biblioteca di famiglia, il pianoforte e lo spazio dedicato alla musica, rivivranno i legami e le passioni di una famiglia colta, capace di tessere importanti relazioni, pur da questo angolo di Polesine, anche in virtù di parentele illustri come quella con il baritono Titta Ruffo, cognato di Matteotti. Il potere evocativo delle testimonianze private, una volta saliti al secondo piano, farà posto alle immagini e alle voci della vicenda pubblica di Matteotti e all’eredità antifascista nel tempo presente, suo grande lascito morale e politico.

Lo spazio della Casa Museo vuole offrirsi come un luogo di riflessione sul nostro Paese, rappresentato in uno dei momenti più critici della sua storia, e come una potente lettura del ruolo centrale di Giacomo Matteotti nella storia italiana contemporanea. Nel nuovo percorso un’attenzione particolare sarà riservata al giardino della casa, proposto come luogo di introduzione alla visita museale, ma anche come spazio di riflessione e approfondimento, perché il visitatore avrà la possibilità di fermarsi tra gli alberi a leggere libri e testi reperibili all’interno.

Idealmente il percorso si estende oltre il perimetro della Casa Museo, nel piccolo borgo di Fratta Polesine, incredibile scrigno di tesori d’arte e di bellezza. Sul fiume che lambisce il giardino di Casa Matteotti si specchiano ben tre ville storiche: Villa Badoer, capolavoro cinquecentesco del Palladio, Villa Avezzù, elegante dimora veneta, e la Villa dei Carbonari, dove si formò uno dei primi nuclei della Carboneria italiana. Una storia che attraversa i millenni, come è testimoniato dalla Necropoli di Frattesina, la più estesa d’Europa, e dai reperti conservati al Museo Nazionale Archeologico, ospitato da una delle barchesse di Villa Badoer.


Info:       www.casamuseogiacomomatteotti.it
Fondazione Cariparo www.fondazionecariparo.it
 
Relazioni con i media:
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dott. Roberto Fioretto
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Casa Morandi, Bologna | ART CITY Bologna 2024: Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia

A cura di Lorenza Selleri

1 febbraio – 5 maggio 2024

Mostra promossa da Settore Musei Civici Bologna | Museo Morandi
nell’ambito di ART CITY Bologna in occasione di Arte Fiera

Il Museo Morandi del Settore Musei Civici Bologna presenta a Casa Morandi il focus espositivo Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia a cura di Lorenza Selleri.
La mostra apre al pubblico giovedì 1 febbraio 2024 nell’ambito della dodicesima edizione ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, dedicato a Giorgio Morandi nel 60° anniversario della morte, e rimane visibile fino al 5 maggio 2024.

Nella casa di Giorgio Morandi in via Fondazza 36 a Bologna, nel ripostiglio adiacente al suo studio, si conservano ancora i modelli che a lui servirono per le opere della stagione metafisica, circoscrivibile a una breve parentesi tra l’estate del 1918 e il tardo autunno del 1919. Muovendo dai tre disegni metafisici appartenenti alla collezione del Museo Morandi, questo approfondimento espositivo nasce con l’intenzione di documentare la scoperta del mondo metafisico e i suoi valori simbolici all’interno della lunga vicenda creativa morandiana, accostando le opere a oggetti e un apparato documentario di lettere, testi e fotografie.

Ad oggi i dipinti di Morandi catalogati sono poco più di 1400. Le opere del pittore realizzate negli anni giovanili, ovvero tra il 1910 e il 1920, sono quelle nate dallo studio, dalla sperimentazione e da una ricerca costante finalizzata al raggiungimento di un proprio autonomo linguaggio. È il decennio in cui decollano alcune delle principali avanguardie artistiche e i dipinti coevi di Morandi odorano per l’appunto di Futurismo e di Cubismo. “Anch’io” – dichiara egli stesso nel 1928 – “come tanti giovani di buona volontà, sentivo la necessità di un totale rinnovamento dell’atmosfera artistica italiana”, ma “questa mia iniziale adesione non andò più oltre di una partecipazione alla prima mostra dei ‘Giovani Futuristi’ da Sprovieri a Roma”.

Agli inizi, tuttavia, Morandi si tiene aggiornato e assimila attraverso le riproduzioni su libri e periodici la lezione di Cézanne, di Derain, ma anche di Picasso e Braque pur tenendosi a distanza da Parigi, epicentro mondiale dell’arte di quel tempo.
Durante il primo conflitto mondiale, Morandi viene richiamato alle armi, ma immediatamente riformato per gravi problemi di salute. In quegli anni realizza un numero ridotto di opere, ma tutte di primaria importanza: sono capisaldi di una produzione artistica variegata in cui si percepisce l’inizio di un percorso autonomo, in cui il superamento della lezione cubista si fonde con la riscoperta di Giotto, di Paolo Uccello e con l’interesse per il primitivo Rousseau.

Successivamente nella sua città, tramite la rivista letteraria “La Raccolta”, fondata e diretta da giovani intellettuali bolognesi a lui vicini quali Giuseppe Raimondi e Riccardo Bacchelli, Morandi si accosta, seppur per un breve periodo, alla Metafisica. “La Raccolta”, infatti, dal 15 marzo 1918 al 15 febbraio 1919 pubblica scritti di Ardengo Soffici, Carlo Carrà, Filippo De Pisis, Alberto Savinio, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, solo per citarne alcuni, e fuori testo inserisce, a corredo di ogni numero, illustrazioni in bianco e nero riproducenti opere di Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Ardengo Soffici, Mario Bacchelli e dello stesso Morandi. Egli viene coinvolto in questo clima anche se la sua metafisica, contrariamente a quella intellettualmente ricercata di de Chirico e Carrà, non rimanda a nulla di diverso da ciò che si vede.
Gli oggetti sono forme che proiettano ombre e sono presenti in un spazio apparentemente sospeso, ma in realtà praticabile. Morandi mostra quindi la capacità di attribuire un valore universale alle cose di tutti i giorni dando vita a quella che verrà definita dallo stesso de Chirico “la metafisica degli oggetti più comuni”.

Le opere di Morandi in cui si può percepire una vicinanza stilistica a quelle dei principali esponenti della Metafisica sono 21 (comprendendo anche quelle oscillanti tra Metafisica e “Valori Plastici”) e sono prevalentemente dipinti ad olio. Queste tele si conservano per lo più in alcuni dei più importanti musei italiani (quella appartenuta a Roberto Longhi venne purtroppo trafugata nel 1981 e ad oggi non è stata ancora ritrovata).

Pur essendo cronologicamente successivi a quel solo anno in cui Morandi si avvicina alla Metafisica, i tre disegni posseduti dal Museo Morandi possono a pieno titolo appartenere a quel gusto. Questi rari e preziosi fogli, infatti, tracciati a inchiostro raffigurano rispettivamente due nature morte metafisiche di impianto analogo a quello dei dipinti che si conservano alla Pinacoteca di Brera (Natura morta, 1919, Vitali 44 e Natura morta, 1919, V.43) e un vaso di fiori che invece richiama il dipinto di collezione privata (Fiori, 1920, V.56) emblematico della successiva stagione dei “Valori Plastici”.

I tre disegni, in realtà, risalgono tutti a quel periodo, come si evince dalla carta su cui sono stati schizzati seppur con una precisione quasi descrittiva. Morandi ha utilizzato infatti il verso di cedole librarie della celebre casa editrice d’arte “Valori Plastici” fondata nel 1918 dall’artista ed editore Mario Broglio. I fogli provengono, non a caso, dal fondo archivistico della rivista romana e, andati in asta a Roma nell’aprile del 1999, sono stati acquistati dal Comune di Bologna arricchendo così la collezione del Museo Morandi. “Penso – scrive per l’appunto Marilena Pasquali nel catalogo Finarte – “che il giovane Morandi trovandosi insieme all’amico Mario Broglio in un incontro, probabilmente tenutosi a Bologna, abbia voluto ‘raccontargli’ quali dipinti desiderava fossero pubblicati sul numero IV di Valori Plastici, apparso nel 1921” e aggiunge poi “Ritengo che questi tre disegni possano ascriversi al 1919 – 1920 e che uniscano all’intrinseco valore documentario e storico un pizzico di poeticità e di diversità”.


Giorgio Morandi
Natura morta, s.d. (1919-1920)
(Pasquali, 2016 D 1919-1920/2)
Inchiostro su carta
Bologna, Museo Morandi

Giorgio Morandi
Natura morta, s.d. (1919-20)
(Pasquali, 2016 D 1919-1920/1)
Inchiostro su carta
Bologna, Museo Morandi

Giorgio Morandi
Fiori, s.d. (1920)
(Pasquali, 2016 D 1920/1)
Inchiostro su carta
Bologna, Museo Morandi

Manichino maschile utilizzato da Morandi per alcune nature realizzate tra il 1918 e il 1919.
Questo modello è stato ritrovato nel ripostiglio adiacente alla camera-studio dell’artista in via Fondazza 36 a Bologna.

Manichino femminile utilizzato da Morandi per alcune nature realizzate tra il 1918 e il 1919.
Questo modello è stato ritrovato nel ripostiglio adiacente alla camera-studio dell’artista in via Fondazza 36 a Bologna.

Orologio da tavolo che Morandi utilizza come modello a partire dal 1914 al 1963.
L’artista privilegia la visione posteriore dell’oggetto per coglierne la pura sagoma.

Parte superiore di un antico fermaporta utilizzato da Morandi per la Natura morta del 1918 (V.39), ora alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
In cima al bastone sagomato si trova ancora il piccolo chiodo al quale il giovane artista aveva legato il filo per sospendere, apparentemente nel vuoto, l’oggetto. Questo fermaporta è stato ritrovato nel ripostiglio adiacente alla camera-studio dell’artista in via Fondazza 36 a Bologna.

Vaso di ceramica bianca protagonista dei dipinti Fiori, 1920 (V.56), Fiori, 1921 (V.60 e V.61), opere cruciali che segnano il passaggio tra l’esperienza metafisica e il clima già pienamente aderente ai “Valori Plastici”.


Mostra
Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia

A cura di
Lorenza Selleri

Promossa da
Settore Musei Civici Bologna | Museo Morandi

Sede
Casa Morandi
Via Fondazza 36, Bologna

Periodo di apertura
1 febbraio – 5 maggio 2024

Orario di apertura
Sabato ore 14.00 – 17.00
Domenica ore 10.00 – 13.00 / 14.00 – 17.00

Orario di apertura durante ART CITY Bologna (1 – 4 febbraio 2024)
Giovedì 1 | venerdì 2 | domenica 4 febbraio ore 10.00 – 20.00
Sabato 3 febbraio ore 10.00 – 22.00

Ingresso
Gratuito

Informazioni
Casa Morandi
Via Fondazza 36 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 300150 / +39 051 6496611
casamorandi@comune.bologna.it
www.mambo-bologna.org/museomorandi
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
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Settore Musei Civici Bologna
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Instagram: @bolognamusei
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Ufficio Stampa Settore Musei Civici Bologna
Silvia Tonelli – Elisabetta Severino
Tel. +39 051 2193469 / 051 6496658
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it
elisabetta.severino@comune.bologna.it 

ENIT IN BIT 2024: l’Italia e le nuove strategie per un made in Italy vincente all’estero

Dal 4 al 6 febbraio 2024

Enit in Bit a Milano dal 4 al 6 febbraio 2024 presenta tutti i trend della nuova industria del turismo italiano alle prese con la seconda rivoluzione digitale, l’avanzare del cambiamento climatico e dell’outdoor.  L’Agenzia Nazionale del Turismo, con un ciclo di oltre 10 conferenze presenta, con i partner istituzionali e tecnici tra cui Maeci, Federcongressi, Fs, Trenitalia, Unioncamere/Isnart, Touring Club, Fondazione Sant’Agata, e tutti gli enti locali, le nuove prospettive e trend del settore.
Grande attenzione allo sviluppo di strategie di promozione del made in Italy attraverso un modello di commercializzazione innovativo nonché l’apertura di nuovi percorsi e cammini con il potenziamento delle infrastrutture relative.
La meeting industry vive un momento di espansione e si getteranno le basi dell’osservatorio economico del comparto per programmare in modo sempre più capillare e sistematica l’attrattività e le potenzialità italiane in termini di ospitalità.
Con esperti del settore tra cui personalità dell’Università Bocconi si orienta l’offerta turistica alla luce delle misurazioni degli impatti del cambiamento climatico nel turismo nonché analizzati i nuovi strumenti messi a disposizione degli operatori del comparto anche nell’ottica della sostenibilità e dei progetti europei e del turismo delle radici di cui Enit è capofila.
“il nostro Paese è consapevole dell’importanza strategica del settore e che intende investire e promuovere la sua crescita. La partecipazione alla Bit è un modo per dimostrare che l’Italia è sempre pronta ad accogliere i turisti internazionali, offrendo loro esperienze indimenticabili e garantendo la massima qualità dei servizi.
Prendere parte ad appuntamenti così vivacizzanti per il settore è cogliere l’opportunità di promuovere le meraviglie del nostro Paese, di sostenere un turismo sostenibile e responsabile, di creare nuove alleanze e di dimostrare l’impegno nei confronti del settore turistico italiano. Prendere parte alla Bit significa mettere in mostra il meglio dell’Italia e contribuire alla sua crescita economica e sociale” commenta Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2024

c/o Stand ENIT Pad.3 B113 C118

14.00 
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo – Fondazione FS Italiane, intervista
RELATORI: Ivana JELINIC AD e Presidente ENIT, Luigi CANTAMESSA Direttore generale della Fondazione FS Italiane
Abstract: L’AD di ENIT Ivana JELINIC intervista Luigi CANTAMESSA Direttore generale FS

15.00            
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo – Unioncamere/Isnart, conferenza di presentazione dati e attività congiunte
RELATORI: Introduzione a cura di Sandro PAPPALARDO Consigliere ENIT Rappresentante delle Regioni, ne discutono Loretta CREDARO Presidente ISNART, Maria Elena ROSSI Direttore Marketing e Promozione ENIT
: Presentazione attività di studio 2024 e dati chiusura 2023

15.30          
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo – GiVi “La promozione dell’Italia e la commercializzazione, un modello innovativo”
RELATORI: Introduzione a cura di Sandro PAPPALARDO Consigliere ENIT Rappresentante delle Regioni, ne discutono Maria Elena ROSSI Direttore Marketing e Promozione ENIT, Paolo Bertagni Presidente GiVi, Prof. Andrea Guizzardi Università di Bologna
: Presentazione del modello e dei risultati dello studio pilota

16.00          
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo – Federcongressi “Verso un osservatorio economico sulla Meeting Industry”
RELATORI: Introduzione a cura di Sandro PAPPALARDO Consigliere ENIT Rappresentante delle Regioni, ne discutono Maria Elena ROSSI Direttore Marketing e Promozione ENIT, Gabriella GENTILE Presidente FEDERCONGRESSI, Elena DI RACO Responsabile Ufficio Studi ENIT
: Presentazione del modello, primi risultati e attività 2024

16.30          
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo – Fondazione Sant’Agata – Per una misurazione degli impatti del cambiamento climatico nel turismo
RELATORI: Introduzione a cura di Sandro PAPPALARDO Consigliere ENIT Rappresentante delle Regioni, ne discutono Maria Elena ROSSI Direttore Marketing e Promozione ENIT, Giuseppe GIACCARDI CEO STUDIO GIACCARDI & ASSOCIATI, Paola BORRIONE Presidente & Head of Research FONDAZIONE SANTAGATA per l’ECONOMIA della CULTURA, Prof. Martha Friel IULM, Prof. Rodolfo Baggio Università Bocconi Milano, Elena DI RACO Responsabile Ufficio Studi e Statistiche ENIT
: Presentazione del modello, primi risultati e attività 2024

17.00          
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo – MAECI, il Turismo delle radici
RELATORI: Introduzione a cura di Ivana JELINIC AD e Presidente ENIT, ne discutono Min. Plen. Luigi VIGNALI Direttore Generale per gli Italiani all’estero del MAECI, Cons. Amb. Giovanni Maria DE VITA Coordinatore per il Turismo delle Radici, le iniziative culturali pluriennali e la comunicazione DGIT MAECI, Maria Elena ROSSI Direttore Marketing e Promozione ENIT, Antonio NICOLETTI Direttore Generale APT Basilicata
: Presentazione dati e attività promozionali congiunte 2024
 
LUNEDI 5 FEBBRAIO 2024
c/o Stand ENIT Pad.3 B113 C118

10.00/10.30  
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo “Le esigenze degli operatori del settore, strumenti e servizi ad hoc”
RELATORI: Introduzione a cura di Ivana JELINIC AD e Presidente ENIT, ne discutono Maria Elena Rossi – Direttore Marketing e Promozione ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, Elena DI RACO Responsabile Ufficio Studi ENIT, Pietro DIAMANTINI Direttore Divisione Business AV Trenitalia, Dominga COTTARELLA Presidente Terranostra
Abstract: Presentazione risultati dello studio preliminare 2024

10.30/11.00
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo – Trenitalia, conferenza di presentazione delle attività congiunte
RELATORI: Ivana JELINIC AD e Presidente ENIT, Luigi Corradi Amministratore Delegato e Direttore Generale presso Trenitalia S.p.A.      
Abstract: Presentazione attività promozionali congiunte 2024

11.00-12.00 
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo –  X23 “How to involve key industry players into sustainable development in Cruising tourism sector”
RELATORI: Introduzione a cura di Elena Di Raco – Responsabile Ufficio Studi ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, Marika Mazzi Boém EBA, Co-founder, BO, CFO at X23 Srl, Sandra TORRE Direzione Turismo Comune di Genova, Federica MANDIROLA Direzione Turismo Comune di Genova
Abstract: i principali attori del settore e lo sviluppo sostenibile nel settore del turismo crocieristico

12.00-12.30  ENIT Agenzia Nazionale del Turismo –  Google “L’industria del Turismo in Italia come si presenta ai nastri di partenza della seconda rivoluzione digitale?”
RELATORI: Introduzione a cura di Maria Elena Rossi – Direttore Marketing e Promozione ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, Fabio Galletto, Sales Industry Leader (travel and automotive) at Google
Abstract: Presentazione attività 2024
 
c/o Stand Regione Lazio Pad. 3 – A121 A133 B122 B134

15.00 
ENIT Agenzia Nazionale del Turismo – Comuni della Tuscia Viterbese  “I Comuni della Tuscia Viterbese si raccontano”
RELATORI: Introduzione a cura di Sandro PAPPALARDO Consigliere ENIT Rappresentante delle Regioni, ne discutono i Sindaci dei Comuni della Tuscia Viterbese
Abstract: attività 2024
 
SALA BROWN1 (TCI)
EVENTO TCI Touring Club Italiano

14.00  Presentazione dello studio TCI-ENIT sul turismo escursionistico
Un’analisi della domanda e dell’offerta dei percorsi e dei cammini in Italia
RELATORI: Giulio Lattanzi – Direttore Generale Touring Club Italiano, Maria Elena Rossi – Direttore Marketing e Promozione ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, Stefano Lorenzi – Coordinatore Appennino Slow, Matteo Montebelli – Responsabile Ricerche e Pubblicazioni Centro Studi Touring Club Italiano, Antonella Tiranti – Dirigente Servizio Turismo, Sport e Film Commission Regione Umbria
Modera Stefano Brambilla, Caporedattore Contenuti Digitali Touring Club Italiano
Abstract: Presentazione risultati conclusivi dello studio “Il turismo escursionistico e i Cammini”

ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Teatro Comunale di Bologna | Special project ART CITY Bologna 2024: Virgilio Sieni. Elegia Luminosa

Prova aperta alla stampa 
Foto di Valentina Cafarotti e Federico Landi di Migliorare con l’età

A cura di Lorenzo Balbi

Performance promossa da ART CITY Bologna
In collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna, Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Teatro Comunale di Bologna
Interpreti 
Silvia Brazzale, Giulia Di Guardo, Lucrezia Gabrieli, Katia Pagni, Delfina Stella e Valentina Squarzoni

Musica (live) 
ASCARI
Con la partecipazione di studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna 
Irene Baita, Emanuela Cannata, Michela Carrano, Federica d’Allesandro, Chiara Ferri, William Fuolega, Chiara Gentili, Emma Gosparo, Diana Maglio, Valentina Mangano, Christabel Nwalor, Naida Petrini, Giorgia Polverini, Jacopo Risaliti, Anna Rolfi, Serena Ugolini, Angelica Ursoleo e Paolo Vanin
1 – 4 febbraio 2024

Teatro Comunale di Bologna | Sala Bibiena
Largo Respighi 1, Bologna (ingresso da Piazza Verdi)
Giovedì 1 febbraio ore 18.00 / 19.30
Venerdì 2 febbraio ore 18.00 / 19.30 / 21.00
Sabato 3 febbraio ore 16.30 / 18.00 / 19.30 / 21.00
Domenica 4 febbraio ore 14.00 / 15.30 / 17.00
Ingresso gratuito 
Posti limitati su prenotazione attraverso TicketSms:


Elegia Luminosa di Virgilio Sieni, in scena al Teatro Comunale di Bologna dall’1 al 4 febbraio 2024, è uno dei cinque special projects della dodicesima edizione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, che esplorano e reinterpretano il lavoro di Giorgio Morandi nel 60° anniversario della morte, attraverso differenti linguaggi del contemporaneo.

La nuova produzione, realizzata in collaborazione con MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici BolognaCentro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni Teatro Comunale di Bologna, indaga la relazione tra l’artista e i suoi oggetti e la possibilità di leggere la fase di composizione come un processo coreografico e performativo: un cammino della materia vivente verso il gesto. Una materia che si muove verso di noi, un incontro tra attanti, tra ciò che indica l’origine dell’azione, sia umano che non-umano.

Le opere di Morandi, così come gli oggetti da lui usati per comporre le sue opere, ci narrano una relazione vitale ed entusiasmante che si può ricondurre all’idea di corpo luce, quello che Jacques Derrida indica come l’intimità tra essere e seguire: essere sempre pronti a rispondere a una chiamata da qualcosa. Quello che si intende seguire, osservando le nature morte e le vedute di Morandi, è uno sguardo politico sulla postura emozionale che nasce dal dialogo con le cose intese come soggetti che ci determinano, aprendo domande sulla natura, sulla geografia e sull’archeologia dell’azione: una politica dell’agire umano e della forza rivoluzionaria e indipendente delle cose.

Nella performance sono le cose di Morandi, gli oggetti che sono serviti per comporre le sue opere, che determinano le declinazioni del gesto con le forme della lentezza, dell’incrinatura, dello sguardo sull’altro, del passaggio di luce: atlante di pratiche rivolto al mondo presente. Un adagissimo che accoglie la visione di corpi tenuamente vicini alle cose e agli oggetti appartenuti a Morandi; come nella serie delle Bagnanti in Cézanne, sia nella trasfigurazione di luce che forma i corpi che come inno di gesti forgiati da incrinature e attese che sempre si generano in un tempo inappropriabile.

L’ingresso alle dodici rappresentazioni è gratuito, con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento dei posti disponibili. I biglietti si possono prenotare attraverso la piattaforma TicketSms scaricando l’app sul cellulare oppure direttamente accedendo al sito.

Il pubblico è pregato di presentarsi presso l’ingresso principale in Piazza Verdi, con mezz’ora di anticipo e già in possesso della prenotazione in formato digitale o cartaceo, e di rivolgersi al personale di sala del Teatro per segnalare la propria presenza. Quindici minuti prima dell’inizio della performance le prenotazioni non utilizzate non saranno più valide e i posti corrispondenti verranno ceduti all’eventuale pubblico in attesa.

Il progetto comprende anche Atelier Morandi – Palestra Auratica, un ciclo di lezioni sul gesto condotte da Virgilio Sieni rivolte a cittadine e cittadini di tutte le età e a studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, attualmente in corso al TPO. Forme di trasmissione che si svolgono contemporaneamente alla performance e con essa tendono a elaborare uno spazio comune di riflessione sull’origine del gesto e la vicinanza alle cose. L’atto meditativo, lo scorrere quotidiano davanti e con le cose diviene lo stimolo per originare una sequenza di gesti condivisi. Alcune opere di Morandi serviranno da guida per riflettere e praticare le origini del gesto.

Nell’ambito del ciclo di incontri ARTalk CITY, promosso da Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna, sabato 3 febbraio alle h 10.00 Virgilio Sieni dialoga con Lorenzo Balbi e Graziella Battaglia.

Durata performance: 30 minuti

Virgilio Sieni è danzatore e coreografo italiano, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. La sua ricerca si fonda sull’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto. Crea il suo linguaggio a partire dal concetto di trasmissione e tattilità, con un interesse verso la dimensione aptica e multisensoriale del gesto e dell’individuo, approfondendo i temi della risonanza, della gravità e della moltitudine poetica, politica, scientifica e archeologica del corpo. Direttore della Biennale di Venezia Settore Danza dal 2013 al 2016, Virgilio Sieni oggi dirige il Centro Nazionale di Produzione della Danza a Firenze, riconosciuto come centro di rilevante interesse per la danza dal Ministero della Cultura. 

virgiliosieni.it


ART CITY Bologna 2024 è promosso da
Comune di Bologna e BolognaFiere in occasione di Arte Fiera

Direzione artistica
Lorenzo Balbi

Con il coordinamento di
Settore Musei Civici Bologna | Area Arte Moderna e Contemporanea

Periodo
1 – 4 febbraio 2024

Sito web
artcity.bologna.it

Social media
Facebook Art City Bologna
Instagram @artcitybologna
#artcitybologna

Ufficio stampa
Settore Musei Civici Bologna
Elisabetta Severino – Silvia Tonelli
Tel. +39 051 6496658 / +39 051 2193469
ufficiostampaARTCITYBologna@comune.bologna.it
elisabetta.severino@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it 

Trieste, Museo “J. J. Winckelmann”: Entusiasmo per gli Histri e i loro contemporanei

Nuovamente tutta esaurita la Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich
per il secondo evento collaterale della mostra Histri in Istria – Histri u Istri
Prossimo evento martedì 20 febbraio
su “Le sculture preromane di Nesazio”.

Nuovamente tutta esaurita la Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich per il secondo evento collaterale della mostra Histri in Istria – Histri u Istri allestita al Museo d’antichità “J. J. Winckelmann” a Trieste, realizzata dalla Comunità Croata di Trieste/Hrvatska Zajednica u Trstu insieme al Museo Archeologico dell’Istria/Arheološki Muzej Istre u Puli, in coorganizzazione con il Comune di Trieste.
Dedicata a “Gli Histri e i loro contemporanei”, la conferenza è stata tenuta dalla curatrice della mostra, Martina Blečić Kavur, professoressa di storia presso l’Università del Litorale di Capodistria, che nel suo intervento, corredato da fotografie, ha introdotto i tanti presenti nel contesto regionale delle culture dell’Adriatico settentrionale, in particolare degli Histri della zona del Quarnero e il suo retroterra, e la loro inclusione nelle differenti reti di comunicazione e interazioni strutturate, soprattutto con le civiltà italiche e mediterranee, come contributo alla connessione universale delle società del periodo.

“Durante la conferenza” – ha affermato Martina Blečić Kavur alla presenza anche del Direttore del Museo Archeologico dell’Istria Darko Komšo – “ho avuto l’occasione di illustrare e far conoscere meglio il valore degli straordinari manufatti degli abitanti dell’Istria nell’età del Ferro. Gli Histri sono stati attori, moderni e sovrani, in quest’ultima parte di Europa preistorica. Non erano un popolo isolato, ma influenzati da circostanze locali e dai contatti globali con molti altri contemporanei, pur operando nel proprio ambito locale”.
A margine della conferenza, Marzia Vidulli Torlo, conservatrice del Museo Winckelmann ha sottolineato che “ciò che è emerso chiaramente

durante la preparazione di questa mostra e delle conferenze collegate, è che quando sono stati effettuati gli scavi eravamo tutti sotto l’Austria-Ungheria, eravamo tutti uniti: gli scavi venivano fatti dai direttori del museo di Trieste con i materiali usati per creare il Museo di Pola. Poi la storia ci ha diviso, ma grazie a questa mostra e a queste collaborazioni torniamo a fare le cose insieme”.

La prossima conferenza si terrà martedì 20 febbraio, alle ore 17.30, sempre a Palazzo Gopcevich, relatore Paolo Paronuzzi, docente dell’Università degli Studi di Udine, che parlerà de “Le sculture preromane di Nesazio”.
La mostra al Museo d’antichità “J. J. Winckelmann” in piazza della Cattedrale 1  è aperta al pubblico fino al 1 aprile 2024, da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 17.00).
Sono state programmate due visite guidate nelle domeniche del 4 e 18 febbraio alle ore 11:00, con ingresso gratuito, ma con un limite massimo di 15 partecipanti, a cura del conservatore Marzia Vidulli.


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