Rovigo: A Palazzo Roverella “Henri de TOULOUSE-LAUTREC”

Henri de Toulouse-Lautrec, Femme se frisant, 1890 circa, olio su cartone. Tolosa, Musée des Augustins © Mairie de Toulouse, Musée des Augustins / foto Daniel Martin

Rovigo, Palazzo Roverella
23 febbraio – 30 giugno 2024

Mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, a cura di Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard, con la collaborazione di Nicholas Zmelty (Manifesti e Incisioni).

Sarà Henri de Toulouse-Lautrec il protagonista dell’appuntamento annuale della primavera di Palazzo Roverella con l’ arte internazionale.
La grande mostra del 2024 è riservata all’artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine secolo e si potrà ammirare al Roverella dal 23 febbraio al 30 giugno 2024.  A promuoverla è la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, con il sostegno di Intesa Sanpaolo. La mostra, prodotta da Dario Cimorelli Editore, è a cura di Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi), con la collaborazione di Nicholas Zmelty (sezione Manifesti e Incisioni).

Superando l’approccio che tanto spesso riduce Toulouse-Lautrec a un universo privo di sfaccettature e talvolta persino relegandolo alla sola attività di creatore di manifesti, questa mostra si sofferma sulla sua attività di pittore, con dipinti e pastelli provenienti da importanti musei americani ed europei oltre che francesi, in rapporto all’ambiente parigino in cui operava mettendo l’artista a confronto con realisti, impressionisti, simbolisti con cui condivideva esperienze e momenti di vita quotidiana.

Henri de Toulouse-Lautrec, À Grenelle: L’attente, 1887 circa, olio su tela. Williamstown, Sterling and Francine Clark Art Institute © Clark Art Institut

L’esposizione non trascura ovviamente l’attività di Toulouse-Lautrec nel campo del manifesto. Oltre alle celebri Affiches, vengono esposti  dipinti e disegni preparatori dell’artista, affiancandoli in un rapporto dialettico ai lavori dei numerosi artisti attivi contemporaneamente negli stessi ambienti, che spesso affrontano le medesime tematiche. Questa attenta ricostruzione dell’intera attività di Toulouse-Lautrec, attraverso le sue opere (60 opere dell’artista su più di 200 opere complessive esposte) intende evocare in maniera più vasta e organica la vivacità della scena artistica parigina, superando il riduttivo concetto di Belle Époque.

L’esposizione è arricchita da numerosi focus per meglio descrivere l’ambiente artistico parigino in cui operava l’artista: “Parigi 1885-1900”; “Le Chat Noir”; “Toulouse-Lautrec e gli amici artisti”; “Il rinnovamento della grafica” e soprattutto una sezione inedita agli studi dedicata al movimento artistico francese “Les Arts Incohérents” (a cura di Johan Naldi), anticipatore di molte delle tecniche adottate dalle avanguardie del Novecento come il Dadaismo. Tutte le opere del gruppo date per disperse da oltre un secolo sono state ritrovate nel 2018 ed alcune di queste recano, al verso, l’etichetta di una delle loro esposizioni corredata dal catalogo pubblicato dalle edizioni del celebre locale Chat Noir. La mostra di Rovigo è la prima occasione per poterle nuovamente ammirare.

Oltre ai saggi dei curatori il catalogo è arricchito dagli studi di Nicholas Zmelty sulla Grafica, di Johan Naldi su Les Arts Incohérents, di Mario Finazzi sugli artisti spagnoli a Parigi tra Ottocento e Novecento e di Bertrand du Vignaud – pronipote di Toulouse-Lautrec – sul rapporto tra Marcel Proust e l’artista.


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Milano: Al via la 3a edizione di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani 

Sebastião Salgado, Yanomami shaman converses with the spirits before the ascent to Mount Pico da Neblina. Amazonas state, Brazil, 2014. Ph. © Sebastião Salgado/Contrasto

Associazione Genesi
presenta

Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore
Dal 27 febbraio 2024

a cura di Ilaria Bernardi

Gubbio, Logge dei Tiratori della Lana, 1 marzo-7 aprile 2024

Pavia, Horti – Almo Collegio Borromeo, 4 maggio-2 giugno 2024

Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 20 giugno-13 ottobre 2024

Cesano Maderno, 27 settembre-1 dicembre 2024

Associazione Genesi presenta la terza edizione di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umanigrande iniziativa espositiva ed educativa dedicata al tema dei diritti umani, ideata e curata da Ilaria Bernardi, nella convinzione che l’arte contemporanea possa assumere il ruolo di ambasciatrice dei diritti umani. Parallelamente Progetto Genesi si propone di trasformare il format tradizionale della mostra in un vero e proprio museo itinerante che si sposta di città in città con la propria collezione, attività espositiva e attività educativa.

Le sue prime due edizioni, rispettivamente nel 2021-2022 e nel 2023, hanno presentato le opere della collezione d’arte contemporanea dell’Associazione ( la Collezione Genesi), costituta da artisti provenienti da tutto il mondo e di diverse generazioni, che trattano rilevanti questioni sociali e ambientali coeve. Inizialmente, la Collezione includeva 37 opere, alle quali nel corso del 2021-2022 si sono aggiunte 15 nuove acquisizioni presentate nel 2023 in occasione della seconda edizione del Progetto.  

L’ultima tappa della sua seconda edizione, a Brescia nel novembre 2023, anziché presentare l’intera Collezione Genesi, ne ha inclusa solo una parte, utilizzandola come introduzione a una mostra tematica sull’Iran con opere prese in prestito da importanti collezionisti, musei e gallerie internazionali. Questo nuovo format espositivo si è ulteriormente sviluppato nelle successive due esposizioni realizzate nel novembre 2023 ad Alba, presso la Banca d’Alba, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e nel dicembre 2023 a Ginevra, presso Palais des Nations, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ciascuna di queste due mostre, infatti, ha coinvolto un ristretto numero di opere della Collezione Genesi, per includere opere di provenienze differenti (prestate cioè da artisti, musei, gallerie e altre collezioni) al fine di sviluppare un percorso espositivo dedicato a un tema specifico: ad Alba la violenza sulle donne e a Ginevra al rapporto tra l’arte italiana e i diritti umani.

La terza edizione di Progetto Genesi segna un’ulteriore evoluzione del format espositivo tematico sviluppato a Brescia, Alba e Ginevra. Sarà infatti caratterizzata da quattro mostre, una differente dall’altra, sia per opere esposte sia per tema trattato ma unite da un filo rosso: un focus sulla condizione femminile nel mondo.

Il focus sulla condizione femminile nel mondo sarà presente in ciascuna delle quattro mostre mediante un approfondimento su una diversa artista di fama internazionale, ma di differente provenienza e generazione; rispettivamente: Simone Fattal (Damasco, Siria, 1942), Shirin Neshat (Qazvin, Iran, 1957); Monica Bonvicini (Venezia, Italia, 1965), Binta Diaw (Milano, Italia, di origini senegalesi, 1995). La scelta delle quattro artiste non deriva soltanto dalla qualità del loro lavoro ma soprattutto dal loro interesse nei confronti del corpo e delle esperienze delle donne in differenti contesti geografici e sociali. Gli approfondimenti su queste quattro artiste sono al contempo un modo per avvicinarsi a un importante progetto a cui l’Associazione Genesi sta lavorando e che sarà annunciato soltanto nell’autunno 2024.

Nella prima mostra, presso le Logge dei Tiratori della Lana a Gubbio dal 1 marzo al 7 aprile 2024, l’approfondimento su Simone Fattal fungerà da intermezzo tra a una sezione espositiva costituita dalle più importanti opere della Collezione dedicate al tema della condizione femminile già presentate nelle prime due edizioni di Progetto Genesi, e una diversa sezione espositiva costituita dalle nuove 15 nuove acquisizioni entrate nella Collezione Genesi nel corso del 2023 e a Gubbio presentate per la prima volta. Le artiste e gli artisti delle nuove acquisizioni sono: Diane Arbus (New York, USA, 1923-1971), Nadira Azzouz (Mosul, Iraq, 1927 – Londra, UK, 2020); Anna Boghiguian (Il Cairo, Egitto, 1946); Yoan Capote (Pinar del Río, Cuba, 1977); Binta Diaw (Milano, Italia, 1995); Irene Dionisio (Torino, Italia, 1986); Petrit Halilaj (Kostërrc, Skenderaj-Kosovo, 1986); Shadi Harouni (Hamedan, Iran, 1985); Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, Italia, 1937); patricia kaersenhout (Den Helder, Amsterdam, Paesi Bassi, 1966); Elena Mazzi (Reggio Emilia, Italia, 1984); Margorzata Mirga-Tas (Zakopane, Polonia, 1978); Francis Offman (Ruanda, 1987); Silvia Rosi (Scandiano, Italia, 1992), Sebastião Salgado (Aimorés, Minas Gerais, Brasile, 1944).

Silvia Rosi, Self Portrait as my Mather on the Phone e Self Portrait as my Father on the Phone, 2019. Ph. © Silvia Rosi

Nella seconda mostra, agli Horti del Collegio Borromeo di Pavia dal 4 maggio al 2 giugno 2024, l’ approfondimento su Monica Bonvicini sarà introdotto da un nucleo opere della Collezione Genesi legate al tema dell’ambiente, realizzate prevalentemente da artiste donne.

In occasione della terza mostra, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino dal 20 giugno al 13 ottobre 2024per la prima volta l’Associazione Genesi si fa committente di un’opera: a Binta Diaw ha commissionato la realizzazione di un video sul tema di donna e migrazione, creato durante una residenza in Senegal sostenuta dall’Istituto Italiano di Cultura di Dakar. L’opera verrà presentata in mostra a Torino nella forma di video installazione site-specific, realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, per poi entrare a far parte della Collezione Genesi.

Nella quarta mostra, presso il Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno dal 27 settembre al 1 dicembre 2024, l’approfondimento su Shirin Neshat sarà introdotto dall’esposizione dell’ intera Collezione Genesi ad oggi costituita da 67 opere, suddivise nelle sue sei principali aree tematiche: La memoria di un popoloUn’identità multiculturaleLe vittime del PotereIl colore della pelleLa condizione femminileLa tutela dell’ambiente.

Accanto alle quattro mostre, parte altrettanto fondativa di Progetto Genesi è l’attività educativa, distribuita in un ricco programma di visite guidate e workshop, inclusivi e partecipativi, in presenza nelle sedi espositive, destinati a bambini, ragazzi e adulti. Il programma educativo include anche un public program realizzato in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore, FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, Fondazione Gariwo, la foresta dei Giusti, e RFK Italia – Robert F. Kennedy Human Rights. Le date del programma educativo e del public program saranno comunicate nel corso di Progetto Genesi sul sito dell’Associazione.

La terza edizione di Progetto Genesi gode del patrocinio di Rai Per la Sostenibilità ESG, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, del FAI Ponte tra Culture, della Fondazione Gariwo, la foresta dei Giusti, e di RFK Italia – Robert F. Kennedy Human Rights.

Media partner è Rai Cultura.

Partner è illycaffé.

Main sponsor sono Eni, Intesa Sanpaolo Gens.

La tappa a Gubbio è realizzata con il sostegno di Fondazione Perugia, la tappa a Pavia gode del contributo di Fondazione Banca del Monte di Lombardia, la tappa a Torino gode del contributo della Fondazione Pirelli, e la tappa a Cesano Maderno gode del contributo di Brandart.

La terza edizione di Progetto Genesi è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) dal titolo “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani. 3a edizione” edito da Silvana Editoriale e curato da Ilaria Bernardi.


L’Associazione Genesi, nata nel 2020 per volontà di Letizia Moratti, è impegnata nella difesa dei diritti umani attraverso la valorizzazione delle differenti culture e dell’ambiente. Obiettivo dell’Associazione è di contribuire, attraverso l’arte contemporanea, alla creazione di una cittadinanza più responsabile e socialmente attiva. Per questa ragione, l’Associazione Genesi ha dato vita alla Collezione Genesi, selezionando opere di artisti di tutto il mondo e di diverse generazioni, che riflettono sulle urgenti, complesse e spesso drammatiche questioni culturali, ambientali, sociali e politiche del nostro tempo. L’Associazione è inoltre Fondatore – insieme a Università Cattolica, Mapei, WeBuild e Associazione Always Africa – di E4Impact Foundation, per lo sviluppo dell’imprenditorialità in Africa, a cui partecipano anche Intesa Sanpaolo, ENI, Montello, Carvico, CONFAPI, Coldiretti, Filiera Italia e, a titolo personale, Diana Bracco e Michele Carpinelli. E4Impact offre programmi in impact entrepreneurship in 20 Paesi africani, con un triplice obiettivo: formare nuovi imprenditori a forte impatto sociale; collaborare con le università africane per offrire formazione innovativa, orientata all’azione; favorire le partnership tra le imprese italiane ed europee e imprese africane, sempre nella prospettiva della sostenibilità.


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Roma: La Fondazione Bertugno-Moulinier invita a PLATEIA CLOSING EVENT

La Fondazione Bertugno-Moulinier invita a

Sabato 10 febbraio 2024 ore 15.00 – 20.00

Casa Khan (ex casa del custode, Scuola Pisacane)
Via dell’Acqua Bullicante 28 – ROMA

La Fondazione Bertugno-Moulinier invita all’appuntamento conclusivo del progetto PLATEIA – Comunità per la rigenerazione verde e urbana, un momento di condivisione e restituzione delle azioni realizzate, dal mese di giugno 2023 al mese di febbraio 2024, che hanno avuto come principale obiettivo quello di riunire comunità formali ed informali per rigenerare una piazza, Largo Perestrello, nella periferia di Roma, nel cuore del quartiere Tor Pignattara/Marranella, riconquistando il senso di comunità ed appartenenza e rendendo possibili nuovi modelli sostenibili e locali di rigenerazione urbana.

Durante il pomeriggio di PLATEIA CLOSING EVENT, il 10 febbraio dalle 15.00 alle 20.00, verranno presentati i risultati del Progetto Plateia, dando l’opportunità alla cittadinanza e agli interessati di partecipare attivamente alla definizione del futuro di Largo Perestrello. Seguirà un buffet per celebrare insieme gli esiti del progetto.

Il progetto, vincitore del bando “New European Bauhaus Call for Proposals for Co-Creation of public space through citizen engagement”, è sostenuto dall’European Institute of Innovation and Technology (EIT), un organismo dell’Unione Europea, ed è realizzato da un Consorzio costituito da artisti, architetti, leader di comunità, educatori e curatori che lavorano mediante un approccio transdisciplinare insieme a diverse comunità con l’unico scopo di creare uno spazio inclusivo: la Fondazione Bertugno-Moulinier, in qualità anche di promotrice, il Municipio V di Roma Capitale, l’Associazione Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros APS, il collettivo di architetti orizzontale e l’Associazione Pisacane 0-99, con il supporto della BCC di Roma.

Il percorso di partecipazione di PLATEIA ha visto, infatti, l’attivazione di numerosi workshop, laboratori creativi e di co-design, laboratori di auto-costruzione con l’obiettivo di rendere Perestrello una piazza tattica da cui far emergere linee guida per interventi futuri più strutturali e duraturi: riprogettare la piazza sulle indicazioni e le necessità dei suoi abitanti, per costruire un modello di self-governance, riportando il verde come elemento di benessere, e restituendo così alla città e al suo quartiere un’agorà, un luogo di incontri e scambio, di gioco per i bambini, di cultura ed espressione, un centro attivo di dialogo e sperimentazione interculturale, voluto dalle comunità e nato da un progetto comune.

Dall’evento iniziale, Mapping Perestrello con il laboratorio e mostra dell’Erbario del selvatico urbano, al workshop di design thinking “Immagina Largo Perestrello” al Laboratorio di visioning per la co-gestione degli spazi, ai laboratori per la cittadinanza Perestrello Conviviale, svoltosi a novembre, Perestrello Ludico svoltosi a dicembre e Perestrello Selvatico del mese di gennaio, il progetto è arrivato alla sua conclusione con l’ultimo laboratorio, Zolle, dispositivo partecipativo di piantumazione per il regreening della piazza e con la festa finale, Plateia Closing Event, durante la quale tutta la comunità si stringe intorno ad un progetto che l’ha vista protagonista di un percorso decisionale fondamentale per il proprio futuro. Infatti, immaginare insieme una piazza vuole dire prima di tutto abitarla: solo abitandola è possibile comprenderne le reali necessità, scambiando e condividendo pensieri, idee e visioni.


Una delle proposte principali si è focalizzata, pertanto, sull’idea di fondere le due piazze adiacenti, Largo Perestrello e la piazza del mercato, in un sistema unificato mantenendo tuttavia destinazioni differenti: l’area del mercato con chioschi fissi per servizi di accoglienza, biblioteca e ristoro, mentre per il “grande spazio” di Largo Perestrello sono emerse e condivise proposte di interventi fluidi e leggeri e attrezzature temporanee. Nei diversi momenti di discussione si è anche approfondita la problematica della gestione degli spazi, prendendo in considerazione la possibilità di una piazza gestita in modalità collettiva, dove i fruitori, i singoli cittadini, le associazioni locali e le diverse amministrazioni potessero essere protagonisti e gestire così i luoghi mediante un presidio fisso oppure temporaneo, in forma organizzata o libera.

PLATEIA consolida, dunque, e porta a compimento un processo iniziato da anni dalle tante realtà presenti sul territorio e dalle numerose comunità provenienti da diversi paesi quali Bangladesh, Cina, Filippine, Romania, Egitto e Perù. E lo fa attraverso lo strumento dell’arte che, proprio per la sua capacità di comunicazione immediata, rappresenta il medium ideale per stabilire un’interazione costruttiva e partecipata ma anche ludica, multiculturale e transgenerazionale. Responsabilizzare una comunità, dandole un ruolo centrale nel plasmare il futuro dei luoghi in cui vive ed opera, permette così di incentivare i valori della solidarietà, dell’inclusione, della partecipazione.

PLATEIA CLOSING EVENT
Presentazione dei risultati del Progetto Plateia
Opportunità di partecipare attivamente alla definizione del futuro di Largo Perestrello
Buffet festoso per celebrare insieme
10 febbraio 2024 ore 15-20
Casa Khan (ex casa del custode, Scuola Pisacane)
Via dell’Acqua Bullicante 28 – ROMA


PLATEIA – Comunità per la rigenerazione verde e urbana
Promosso da
: Fondazione Bertugno – Moulinier
Partner Consorzio: Municipio V di Roma, Associazione Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros APS, Associazione culturale orizzontale, Associazione Pisacane 0-99
Progetto vincitore del bando New European Bauhaus
Il progetto PLATEIA – Communities for green and Urban regeneration-, è sostenuto dal European Institute of Innovation and Technology (EIT), un organismo dell’Unione Europea.
Progetto finanziato dallIstituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT)
Con il supporto della BCC di Roma
 
Fondazione Bertugno-Moulinier
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Orizzontale
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New European Bauhaus
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Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT).
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