Asti, Palazzo Mazzetti: Un nuovo Caravaggio alla mostra “La Canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della Natura Morta”

Michelangelo Merisi detto Caravaggio
San Girolamo scrivente, 1605-1606 circa
Olio su tela, 116×153 cm
Roma, Galleria Borghese

Ad arricchire il percorso della mostra “La Canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della Natura Morta” dal prossimo 6 febbraio sarà esposta la meravigliosa tela “San Girolamo scrivente“, opera di Caravaggio ed eccezionale prestito della Galleria Borghese di Roma.

Fino al 7 aprile 2024
Palazzo Mazzetti, Asti

Dal prossimo 6 febbraio la mostra in corso a Palazzo Mazzetti di Asti “La Canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della Natura Morta” si arricchisce di un nuovo capolavoro.
Prestato eccezionalmente dalla Galleria Borghese di Roma, arriva il “San Girolamo scrivente“, meraviglioso olio su tela del Caravaggio datato 1606 circa e dipinto per il cardinale Scipione Borghese, collezionista al tempo famoso per la sua bramosia e avidità ma anche per la grande ammirazione nei confronti del Merisi stesso (infatti riuscì a ottenere altre quattro tele di Caravaggio, spesso sfruttando la propria posizione dominante, in quanto nipote del papa).

San Girolamo, al quale secondo la tradizione si deve la traduzione delle Sacre Scritture dal greco al latino, in questo lavoro viene appunto ritratto come un anziano umanista nell’atto di studiare la Bibbia, assorto nell’analisi del testo sacro.

La scelta del Cardinale di commissionare il San Girolamo è senza dubbio motivata dall’alto profilo intellettuale che in questo santo è profondamente intrecciato con quello spirituale.

Come in ogni natura morta, anche in questo olio a ogni elemento si può conferire un più alto significato simbolico, definito non solo dalla collocazione nella tela ma anche dalla particolare cromia che lo determina.

Ecco quindi il capo piegato del santo che, nella struttura compositiva, dialoga con la posizione del teschio poggiato sulla scrivania (un pezzo di natura morta eccezionale, che allude alla morte, dove la Parola di Dio ci accompagna con la certezza del paradiso) o la divisione della tela in due campiture di colore.

Da un lato, infatti, emergono le cromie più calde – come l’incarnato del santo e il manto vermiglio – e dall’altro quelle fredde – il bianco della carta su cui alloggia lo stesso teschio e il drappo che morbido ricade dalla tavola – che si fanno portatrici di un dialogo tra contenuti di natura opposta: vita e morte, passato e presente.

Per l’esecuzione rapida di alcuni dettagli e per l’immediatezza della stesura del colore, parte della critica ha ipotizzato che la tela non sia mai stata terminata.

Michelangelo Merisi detto Caravaggio
Canestra di frutta, 1597-1600
Olio su tela, cm 47×61
Veneranda Biblioteca Ambrosiana,
Pinacoteca – Milano
©Veneranda Biblioteca Ambrosiana /
Mondadori Portfolio

“Alla Canestra di frutta” – dichiara il Presidente della Fondazione Asti Musei Mario Sacco– si aggiunge questa seconda tela di Caravaggio. Un’opera voluta per valorizzare maggiormente un grande artista quale è il Caravaggio in tutti i suoi aspetti e per la quale lavoriamo da tempo, convinti di raggiungere il risultato: avevamo infatti già compreso il San Girolamo nel catalogo dell’esposizione. Si tratta di un altro prestito straordinario, concesso dalla Galleria Borghese, istituzione unica al mondo anche perché le sue sale storiche conservano il maggior numero di tele di Michelangelo Merisi (sei). Il “San Girolamo” dipinto dal Caravaggio non è un’opera fuori tema, anzi, in questo quadro sono presenti tutti gli elementi della natura morta: i libri, il teschio, il panno bianco sono parte integrante della composizione che vuole sottolineare il dialogo tra la vita e la morte, passato e presente.”

La mostra, con il contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, è realizzatadalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, con il patrocinio della Provincia di Asti, è curata da Costantino D’Orazio e vede come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
Catalogo edito da Skira.


Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
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Venezia: Il Palazzetto Bru Zane per una notte diventa un café-concert

Venezia, Palazzetto Bru Zane

Il Palazzetto Bru Zane per una notte diventa un café-concert, dove parole e musica si intrecciano in un’atmosfera unica, ricca di emozioni e divertimento.

Tre repliche (9,10 e 11 febbraio) più altri appuntamenti per il Carnevale

l Palazzetto Bru Zane annuncia uno spettacolo straordinario “NE VEDREMO DELLE BELLE!, una notte al café-concert” per una stravagante panoramica dell’arte del caffè-concerto tra gli anni 1860 e 1930.
In occasione del Carnevale di Venezia, Flannan Obé e i suoi allegri compagni ci invitano a immergerci in un mondo ricco di creatività, riscoprendo un repertorio eseguito troppo di rado. Lo spettacolo si propone di riportare in vita lo spirito delle celebrità del caffè-concerto, con uno sguardo a volte anticonformista, ma sempre sensibile e rispettoso. In programma anche un cine-concerto il 1º febbraio. Programma al sito: https://bru-zane.com/programmazione/

Il caffè-concerto, diffusosi nel XIX secolo, era un luogo di svago dove il pubblico poteva godere di una gran varietà di performance, dalle poesie sentimentali alle danze ammiccanti, sino a numeri acrobatici. In un’epoca di regolamentazioni teatrali, questi spazi offrivano dunque un intrattenimento popolare e senza vincoli. NE VEDREMO DELLE BELLE! celebra questo periodo, esplorando la varietà e l’eclettismo che caratterizzavano le serate dei cafés chantants.

“Champagne e Fango”: il regista Flannan Obé sottolinea “la cupezza e la crudeltà” presenti nelle chansons antecedenti la prima guerra mondiale, che offrivano uno sguardo penetrante sulla società dell’epoca. “Il nostro spettacolo – spiega Obé – si propone di offrire un assaggio di questa fase importante della storia della chanson e dei luoghi in cui veniva eseguita. Evocheremo via via la sobrietà di mezzi, dovuta al monopolio dei teatri, ma anche la grande varietà dei numeri proposti – monologo, danza, aria d’opera – e dei toni possibili, dalla lamentela realistica alla comicità da caserma, passando per l’inno patriottico e i couplets licenziosi, senza dimenticare la poesia graffiante degli autori di Montmartre”.

La serata in programma al Palazzetto Bru Zane (tre le repliche) offrirà un viaggio a cavallo tra il celebre Les Ambassadeurs e Le Chat Noir, il leggendario cabaret di Montmartre di fine Ottocento, tra Thérésa e Aristide Bruant, tra intrattenimento popolare e denuncia sociale. Gli interpreti, Flannan Obé, Marie Gautrot, Pierre Lebon e Delphine Dussaux, degni eredi delle stelle del firmamento del caffè-concerto, con la loro arte poliedrica, daranno vita a un’esperienza evocativa, si vedrà come, con l’aiuto di semplici luci e di un cambio di costume, siano capaci di diventare una ragazza innocente o un’ubriacona decaduta.

Gli artisti:
Flannan Obé (tenore, ideazione e regia)
Pierre Lebon (baritono, collaborazione artistica, creazione scenografia e costumi)
Marie Gautrot (mezzosoprano)
Delphine Dussaux (pianoforte)


Informazioni:
Venezia, Palazzetto Bru Zane
Venerdì 9, sabato 10 febbraio ore 19.30
Domenica 11 febbraio ore 17

Palazzetto Bru Zane
Venezia, San Polo 2368
 
Contatti per la Stampa
contact@bru-zane.com
 
In collaborazione con Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Ref. Roberta Barbaro
roberta@studioesseci.net Tel. 049 663499

Palermo: a Palazzo Branciforte la mostra: IL GIARDINO DELLE VERGINI

PALERMO – PALAZZO BRANCIFORTE
3 febbraio – 10 marzo 2024

Uomo, natura e sogno nella mostra antologica                            della nota artista internazionale Rosa Mundi, tra musiche, sfere armillari, opere pittoriche, scultoree in marmo e in pietra

A cura di Andrea Guastella

Inaugurazione:
Sabato, 3 febbraio 2024, ore 18.00

Il calendario artistico italiano 2024 dal 3 febbraio al 10 marzo parla siciliano grazie all’imponente mostra antologica “Il Giardino delle Vergini” dell’artista internazionale Rosa Mundi, che porta a Palermo, nelle sale museali di Palazzo Branciforte, ben 118 opere e 4 videoinstallazioni rappresentative di 33 anni di ricerche e sperimentazioni tra pittura, sculture, fotografie e video arte.

“Art is my sixth sense, my third eye, the main strings of my body, my great love, the room in which I wish to expire and smile at life, transmigrating into a new dimension, after death” dichiara Rosa Mundi

A cura di Andrea Guastella, promossa dalla Fondazione Sicilia, con il sostegno tecnico della Fondazione Donà dalle Rose, Associazione Settimana delle Culture, Doge Venice Red Carpet, “Il Giardino delle Vergini” è un viaggio potente e immersivo nel mondo onirico di Rosa Mundi, artista pluripremiata a livello internazionale, che conduce lo spettatore attraverso un percorso espositivo dove l’uomo, la natura e il sogno sono protagonisti. La mostra si snoda come una passeggiata in un immaginario giardino purificatore inteso come una dimensione separata dalla realtà quotidiana.

Rosa Mundi utilizza prevalentemente nei suoi lavori – caratterizzati da lunghi studi sulla luce e i suoi riflessi – pigmenti naturali vegetali ed organici misti ad olio di oliva, uovo ed estratto di meduse, oltre a materiale riciclato, tra cui il vetro, il marmo, la plastica così nobilitata, restituendo nuova vita alla materia, giocando con la luce ed i sui rifessi. A Palermo, con il “Giardino delle Vergini” l’artista propone un territorio di confine tra due mondi, quello esterno e quello interiore restituendo, in parallelo, un’esperienza personale ed introspettiva personalissima tra materiali ed immagini liquidi e solidi.

Varcate le imponenti mura di Palazzo Branciforte si apre un lungo corridoio segnato da tre suggestive sfere armillari per poi arrivare alla Sala della Cavallerizza tra opere pittoriche della fine del ‘900 e opere più recenti sculture in marmo e pietra selezionate alla Biennale di Helsinki nel 2016, la BIAS ideata e promossa da Rosa Mundi con il coinvolgimento di artisti  provenienti da tutto il mondo, Cairotronic la Biennale del Cairo nel 2018, la  Biennale Arte di Venezia 2017 e 2022, sino alle più recenti opere prodotte in occasione dei suoi ultimi viaggi in Senegal ed a Cipro, dove ha vinto lo Special Award per la Biennale Arte di Larnaca 2023.

Particolarità dei lavori esposti è che ciascuno di essi è associato a composizioni sonore dei Maestri Mario Bajardi, Alberto Bof (Oscar per colonna sonora testi “Shallow” e arrangiamenti per Lady Gaga) e Carlo Condarelli, oltre al giovanissimo e talentuoso Jacopo Lo Bue di Lemos, creando così un gioco di luci, ombre, musiche e immagini semitrasparenti che portano nel cuore della Sicilia, sotto il segno dell’arte contemporanea internazionale, un Paradiso terrestre dove perdersi e sognare.

www.rosamundivisualart.com
rosa@rosamundivisualart.com
rosamundiartist@gmail.com

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Rosa Mundi  è uno pseudonimo d’artista. Si tratta di un personaggio “faceless” che non ha mai voluto mostrare il proprio volto. Rosa Mundi ha frequentato corsi di Pittura, Scultura, Coreografa e Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, la Accademie des Beaux Arts di Strasburgo e l’Ecole Martenot di Parigi. Indagatrice introspettiva di civiltà passate e presenti, l’artista traspone in arte vicende reali del quotidiano e dell’umano sentire, creando scenari ad hoc e performance mirate con cui da sempre da’ voce al suo personale Teatro del Mondo. È presente in importanti collezioni permanenti pubbliche e ha partecipato a numerose esposizioni internazionali tra le quali Parcours a Dakar in Senegal,  Biennale di Cipro Larnaca 2023, Biennale Arte di Venezia 2022 Padiglione Stato di San Marino, Biennale Architettura di Venezia 2016, Biennale di Helsinki Pixelate 2016, Biennale Donna di Trieste 2017, PAW Palermo Art Week End 2021, Biennale del Sale 2017, Festival delle Filosofie 2021, CANIFFF Canadian International Fashion Film Festival 2021. .www.rosamundivisualart.com

Finalista dell ‘International Competition of Electronic Music Pierre Shaeffer. Unico vincitore italiano con “BJM Violin Studio 7” all’ICMC 2002 di Goteborg, con “BJM Piano Studio” si aggiudica invece il concorso Luigi Russolo 2004 e il CEMAT 2005.

Nel 2006 è scelto per il disco “Electroacoustic Music from Sicily” prodotto dalla EMF di New York Le sue note fanno da sfondo a numerosi eventi nel corso degli anni, tra i quali il festival internazionale Musica d’Alta Quota, il Palermo Film Festival e il Festino di Santa Rosalia e per colonne sonore, documentari e produzioni multimediali fa nascere collaborazioni proficue con tanti registi fra cui Roberta Torre, Salvo Cuccia, Giuseppe Carleo, Giuseppe Gigliorosso, Sergio Cannella, Sigfrido Giammona, Ruben Monterosso e Federico Savonitto, Alessandro Ferrara, Moscò, RosaMundi, insieme a qualche esperienza oltreoceano tra New York (“An Internet World”, Carlo Fiorletta/ Mara Lesemann) e Los Angeles (“Sweetheart”, M.A. Pate, assistente di Quentin Tarantino). Nel 2016 scrive musiche inedite per “Vedozero” di Andrea Caccia. Nel 2021 scrive le musiche per il Film documenatario “Sgalambro” con Franco Battiato regia di Mario Bellone e Marcello Faletra.

Le sue musiche sono state presentate alla Biennale di Venezia 2017 grazie alla collaborazione con WISH/BIAS e Rosamundi nel padiglione Iraniano. Nello stesso anno pubblica il suo ultimo lavoro CD “SCHENGEN” che sarà rappresentato con una performance live ed una mostra permanente all’interno del Museo Riso di Palermo. Nell’Aprile del 2018 apre la BIENNALE DI ARTE “BIAS”, in anteprima nazionale, con la sua composizione OFFICIUM tratto da Schengen per Orchestra, Elettronica, Coro e danza eseguite alla Cattedrale di Palermo e al Teatro Massimo di Palermo. Nel luglio 2018 il suo progetto INSIDEOUT e le sue musiche tratte da Schengen album vengono eseguito al Teatro Massimo di Palermo. TV Spot per Nissan trasmesso in RAI.  Nel 2020 esce il suo nuovo album “INVERSE”. Nel 2021 scrive le musiche inedite e crea il sound design per il Museo Salce legato al progetto su “Renato Casaro ed i cartellonisti del Novecento” regia Cristian Taraborelli

Pianista e compositore, ha suonato e arrangiato la canzone più premiata della storia (Oscar, Golden Globe, Bafta ed altri) “Shallow” insieme a Lady Gaga e Bradley Cooper. Ha composto colonne sonore per film con Johnny Depp, Tom Sizemore, e quest’anno uscirà un suo nuovo film con i premi Oscar Jamie Foxx e Robert De Niro intitolato “Tin Soldier”. Nella sua lunga carriera a Los Angeles ha collaborato tra gli altri con Quincy Jones, Joe Perry e suonato a Las Vegas con Aerosmith sul palco dell’MGM Grand dove adesso si esibisce Adele.

Carlo Condarelli Compositore Performer Musico Terapeuta. Diplomato presso il Ministero delle Arti della Repubblica di Guinea in percussioni. Allievo del grande Maestro Malinke Fadouba Oulare. Ha composto per la regia di Armando Pogliese (La Gerusalemme Liberata per il Teatro stabile di Catania), per la regia di Joe Rush fondatore della Mutoid Waste Company (Total Reality). Ha pubblicato con IPERCUSSONICI tre album, presentati in Europa (Womad Peter Gabriel) con un tour di 15 concerti in Giappone. 2019 Prodotto in Giappone da Smash Production con il grande batterista Junjii Ikegata realizza una performance per  ASAJIRI JAM FESTIVAL ai piedi del monte fuji. Eclettico performe e compositore in ambito elettronico interattivo, e per grandi ensemble collabora attivamente con diversi artisti e progetti sociali, Antonio Presti, Save de children.


PALAZZO BRANCIFORTE

Restituito alla città di Palermo nel maggio 2012, dopo il restauro sostenuto dalla Fondazione Sicilia sotto l’occhio vigile dell’Architetto Gae Aulenti con l’obiettivo di tutelare e promuovere il patrimonio culturale della città di Palermo, Palazzo Branciforte offre ai visitatori un vasto percorso espositivo che si snoda fra preziose sculture, rare maioliche, reperti archeologici, numismatica e filatelia, in un incontro altamente impattante fra moderno e contemporaneo. Oggi sede degli uffici direzionali della Fondazione, Palazzo Branciforte offre spazio e fruibilità ad alcune prestigiose Collezioni della Fondazione stessa. www.palazzobranciforte.it


Palazzo Branciforte – Fondazione Sicilia
Largo Gae Aulenti, 2 – 90138 Palermo
Tel: +39.091.8887767 – +39.091.7657621 (biglietteria)
info@palazzobranciforte.it
 
IL GIARDINO DELLE VERGINI  – Rosa Mundi
a cura di Andrea Guastella
in collaborazione con Associazione Settimana delle Culture, Doge Venice Red Carpet, Fondazione Dona’ dalle Rose, Fondazione Sicilia
Contributi critici: Guido Brivio, Giancamillo Custoza, Andrea Guastella, James Putnam, Massimiliano Reggiani, Angela Vettese, Massimo Scaringella
Musiche di: Mario Bajardi, Alberto Bof e Jacopo Lo Bue
 
Inaugurazione: Sabato, 3 febbraio ore 18.00
 
ORARI
Dal 1 Novembre al 29 Febbraio: Venerdì – Domenica 10.00 – 19.00
Dal 1 Marzo al 31 Agosto: Giovedì – Domenica 10.00 – 20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
 
BIGLIETTI
L’ingresso all’intero Palazzo è consentito esclusivamente con visita guidata
della durata di 45 minuti con partenza a cadenza oraria dalle 10.00 alle 18.00
(da novembre a febbraio) e dalle 10.00 alle 19.00 (da marzo a ottobre)
al costo di:
€ 9 (biglietto intero)
€ 7 (biglietto ridotto: gruppi di almeno 15 persone, maggiori di 65 anni, categorie convenzionate )
€ 4 (senza visita guidata) solo piano terra: Collezione di archeologia presso la sala della Cavallerizza, affreschi su pannello secenteschi e reperti archeologici da Palazzo Mancini
 
UFFICIO STAMPA ROSA MUNDI / FONDAZIONE DONA’ DALLE ROSE
Giordana Sapienza
press@fondazionedonadallerose.org
 
In collaborazione con StudioBegnini | info@studiobegnini.it |studiobegnini.it
 
UFFICIO STAMPA PALAZZO BRANCIFORTE
Antonio Gerbino
press-sicilia@civita.art