Un Natale in giro per l’Italia con una serie di proposte all’insegna dell’arte

ECCO DOVE GODERSI UN PIACEVOLE NATALE CON L’ARTE

A Natale, visitare una mostra o un museo è proprio bello: si godono meravigliose suggestioni, ci si immerge in qualcosa che ci arricchisce spiritualmente, si entra in contatto con mondi altri e affascinanti. E lo si fa, restando al caldo, aspetto pur sempre piacevole.

Ecco quindi una serie di proposte, per un Natale all’insegna dell’arte, in giro per l’Italia, in città grandi e piccole del nostro bellissimo Paese. Con una puntata anche nella vicina Svizzera.

L’ordine con cui proponiamo queste mete rispecchia la loro data di apertura al pubblico, a partire dalle ultime inaugurate.

SOTTSASS /SPAZZAPAN
17 dicembre 2022 – 30 aprile 2023
Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan

 “Sottsass /Spazzapan” è una di quelle occasioni realmente da non perdersi per tutti coloro che studiano o semplicemente apprezzano i due maestri, diversissimi per origine, formazione, destino. Eppure strettamente vincolati da un fondamentale momento di tangenza. Avvenuto a Torino tra il pittore friulano, già nel pieno della sua attività, e il giovanissimo Sottsass, appena giunto dal Trentino. Un incontro che l’allievo più volte riconobbe essere stato per lui fondamentale.

ANTONIO CARLINI. Il maestro di Arturo Martini
17 dicembre 2022 – 05 marzo 2023
Treviso, Museo Civico Luigi Bailo

Carlini, maestro di Arturo Martini, è stato uno scultore finissimo e prolifico. Collocato su posizioni neocanoviane, fu capace di una assoluta originalità creativa. Come la mostra al Bailo ben documenta. Ma a renderlo famoso – più della sua pur ammirata capacità artistica – fu il suo pioneristico impegno nella tutela del patrimonio artistico di Treviso e non solo. Se la città può vantare oggi alcuni dei suoi tesori, il merito va ascritto all’intervento di Antonio Carlini.

I BASSANO. Storia di una famiglia di pittori
03 dicembre 2022 – 02 maggio 2023
Bassano del Grappa (Vi), Museo Civico

Nessun pannello storico artistico, nessuna didascalia che vada oltre l’essenzialità, solo le meravigliose creazioni dei Bassano e l’intenso filo del racconto di Melania Mazzucco della vita dei Dal Ponte, poi noti al mondo appunto come “i Bassano”, protagonisti indiscussi della pittura del Rinascimento veneto. Per vivere la dinastia dei Bassano attraverso più di 40 capolavori, oltre a oggetti e documenti preziosi, sull’onda emotiva delle parole della scrittrice.

LE “INVENZIONI DI TANTE OPERE” Domenico Fontana (1543-1607) e i suoi cantieri
27 novembre 2022 – 19 febbraio 2023
Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio), Cantone Ticino, Svizzera

La carriera e le opere dell’architetto Domenico Fontana poste in dialogo con i numerosi artisti che collaborarono alla realizzazione dei grandi cantieri da lui progettati e diretti, tra Roma, Napoli, Amalfi e Salerno. Dove i muratori lavoravano accanto a pittori, scultori, bronzisti, stuccatori, indoratori e incisori. Come il Cavalier D’Arpino, Cesare Nebbia, Giovanni Guerra, Paul Bril, Andrea Lilio, Ferraù Fenzoni, scultori in bronzo e in marmo, come Bastiano Torrigiani, Lodovico Del Duca e Leonardo Sormani, e medaglisti come Domenico Poggini.

L’ARTE INQUIETA. L’urgenza della creazione. Paesaggi interiori, mappe, volti: 140 opere da Paul Klee ad Anselm Kiefer
18 novembre 2022 – 12 marzo 2023
Reggio Emilia, Palazzo Magnani

140 opere di grandi interpreti dell’arte del ‘900 e dell’oggi – da Paul Klee, Max Ernst, Alberto Giacometti, Jean Dubuffet a Hans Hartung e Anselm Kiefer, da Antonio Ligabue, Pietro Ghizzardi, Cesare Zavattini a Maria Lai, Alighiero Boetti, Emilio Isgrò, Carla Accardi – per indagare, come prima mai fatto, “l’Arte Inquieta”. Una sequenza mai vista di capolavori di grandi interpreti, anche dell’art brut internazionale e italiana. Accanto a essi, per la prima volta, le creazioni inedite che provengono dagli Archivi del San Lazzaro, quello che fu il “Manicomio” di Reggio Emilia.

PICASSO E GUERNICA. Genesi di un capolavoro. Contro tutte le guerre
18 novembre 2022 – 19 febbraio 2023
Nuoro, Museo MAN

A settant’anni dalla storica esposizione al Palazzo Reale di Milano del 1953, il MAN di Nuoro rende omaggio a un’opera testimone della sua epoca, ma portatrice di un messaggio universale, ancora oggi tragicamente attuale. Un inno contro l’orrore di tutte le guerre. La mostra celebra anche la prima esposizione di Picasso che vide presentata vent’anni fa al MAN di Nuoro la serie completa della Suite Vollard, in collaborazione con il Reina Sofía di Madrid, partner anche di questo nuovo importante progetto.

ANTONELLO VIOLA INCONTRA UN DIPINTO DI FILIPPO LIPPI
17 novembre 2022 – 31 gennaio 2023
Milano, Galleria Salamon, Palazzo Cicogna

La Galleria Salamon presenta “Antonello Viola incontra un dipinto di Filippo Lippi”, mostra che nasce dallo studio attento che l’artista romano ha fatto di un’opera di straordinaria lievità e potenza al tempo stesso, una meravigliosa “Madonna con bambino” del 1433, unica opera di Filippo Lippi al mondo custodita in collezione privata. Accanto al capolavoro antico, la mostra espone una selezione di sette opere inedite di Viola realizzate su carta giapponese. Questa piccola ma preziosa esposizione arriva solo pochi mesi dopo quella tenutasi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma dove, parimenti, il lavoro dell’artista era in dialogo con il passato.

MONICA SILVA. ART BEYOND IMAGINATION
17 novembre 2022 – 31 gennaio 2023
Milano, Galleria Longari Arte

In Art beyond imagination, la fotografa brasiliana Monica Silva riaccende la luce sul passato reinterpretandolo in chiave “extra pop” alcune opere del ‘400, ‘600 e ‘700 esposte da Longari Arte Milano. L’idea di creare un ponte tra arte antica e contemporanea è venuta a Ruggero e Marco Longari, figlio e nipote della famosa antiquaria Nella che negli anni Cinquanta riuscì a far innamorare gli italiani della scultura medievale e rinascimentale: hanno chiesto all’artista di impiegare un po’ del suo realismo magico e un po’ di humour per attualizzare le opere dando loro una nuova vita con scatti d’autore. Nella mostra, infatti, accanto a ogni opera d’arte antica è affiancata la rispettiva rivisitazione fotografica con l’obiettivo di annullarne la distanza temporale.

ACQUA TERRA FUOCO. L’architettura industriale nel Veneto del Rinascimento
12 novembre 2022 – 12 marzo 2023
Vicenza, Palladio Museum

Il Veneto del ‘500: una potentissima Silicon Valley localizzata in aree periferiche, ai piedi delle colline dell’alto vicentino e trevigiano, soprattutto. Qui scorrevano le acque che offrivano la forza motrice, qui venivano trattate le materie prime che, plasmate con il fuoco e la stessa acqua si trasformavano in prodotti innovativi, richiestissimi sui mercati della Serenissima e di mezza Europa. Se Palladio è riuscito a realizzare le sue meraviglie è certo merito del suo genio. Ma anche, se non soprattutto, degli effetti di quel “miracolo economico” che, in epoca rinascimentale, portò il Veneto di terraferma ai vertici dell’innovazione tecnologica e della produttività europee.

VINCENZO CASTELLA. Il libro di Padova. La mostra
11 novembre 2022 – 08 gennaio 2023
Padova, Orto botanico

È una sperimentazione quella che l’Orto botanico di Padova propone: trasferire una sequenza di immagini fotografiche dal formato libro a quello espositivo. Operazione solo apparentemente ovvia. Le immagini sono quelle che Vincenzo Castella ha realizzato tra il 2020 e il 2021, raccolte ne “Il libro di Padova”, volume edito da Silvana Editoriale su commissione di Hermès Italie, nell’ambito della collana di libri fotografici nati come omaggio alle città italiane dove la maison è presente.

CANOVA E VENEZIA 1822- 2022. Fotografie di Fabio Zonta. Nel bicentenario della morte del grande scultore
29 ottobre 2022 – 05 febbraio 2023
Venezia, Museo Correr

È una festa ora a Venezia, il corteo di immagini dedicate a Canova che, nel Salone da Ballo del Museo Correr e intorno al Paride, nelle sue morbide forme, ha inscenato Fabio Zonta, scultore nella fotografia. Esperto nell’evocare ciò che è lontano, Zonta ha rubato l’anima ad alcune invenzioni di Canova con una intuizione visiva: una sola fonte di luce, nella stessa posizione. Così “Amore e Psiche”, così “Orfeo e Euridice”, così “Ettore e Ajace”, così “Venere e Marte” rivivono davanti a noi, trasfigurando il gesso e il marmo in pura idea, come la fotografia consente.

RUGBY. Rovigo città in mischia
22 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023
Rovigo, Palazzo Roncale

È fuor di discussione che sia l’intero Polesine a identificarsi con la sua squadra di Rugby. Qui la palla ovale ha il ruolo che altrove ha il calcio. E questa sua identificazione il Polesine la dimostra con i fatti e non solo con le discussioni al bar: basti osservare la mobilitazione della tifoseria sia al Battaglini che in trasferta, caso unico in Italia. In casa si parla di rugby e i bambini crescono con il mito della palla ovale. Il mito e – soprattutto – i valori. Per questo la mostra non sarà una mera (pur meritata) celebrazione di partite e vittorie ma un’occasione per capire, e far capire, l’unicità del fenomeno del rugby in queste terre, la potenza di una simbiosi che dura da generazioni, sapendo adeguarsi e adattarsi alla mutabilità delle condizioni esterne.

NINO MIGLIORI. L’arte di ritrarre gli artisti. Ritratti di artisti di un maestro della fotografia italiana
15 ottobre 2022 – 10 aprile 2023
Reggia di Colorno (Pr)

Si possono ammirare 86 opere inedite di Nino Migliori, quasi tutte ritratti di artisti da lui frequentati, realizzate tra gli anni cinquanta ed oggi, che consentono di ripercorrere, attraverso le diverse tecniche adottate, le ricerche e le esplorazioni del mezzo fotografico condotte nel corso di oltre settant’anni di attività. Davanti alle fotografie di Nino Migliori occorre ricordare che con lui nulla deve essere dato per scontato: la macchina fotografica, la pellicola (e ora il supporto digitale), le carte su cui vengono stampate le immagini non sono asservite a una funzione prestabilita, ma essa può sempre essere ridefinita ed esplorata in nuove direzioni.

LE TRE PIETÀ DI MICHELANGELO. TRE CALCHI STORICI PER LA SALA DELLE CARIATIDI
22 ottobre 2022 – 08 gennaio 2022
Milano, Palazzo Reale. Sala delle Cariatidi

Le tre Pietà di Michelangelo, nella forma dei loro calchi in gesso, nel contesto emozionante della Sala delle Cariatidi. Eccezionalmente riunite in uno spettacolare ed emozionante allestimento firmato da Massimo Chimenti. Tre lunghi teli, dispiegati per tutta l’altezza della sala e dal grande impatto visivo, faranno da sfondo alle Pietà amplificandone la forte valenza estetica e il senso religioso evocato dallo scultore in tre diverse fasi della sua vita.

ITALIA IN-ATTESA. 12 racconti fotografici
15 ottobre 2022 – 08 Gennaio 2023
Reggio Emilia, Palazzo da Mosto

Tra cronaca di un recente passato e attualità, “Italia in-attesa. 12 racconti fotografici”, narra di un’Italia sospesa, interdetta, trasformata da un’occasione eccezionale e – auspicabilmente – irripetibile, il primo lockdown causato dal Covid: un tempo diverso dove anche lo spazio, l’architettura e l’ambiente diventano “altro” quando l’uomo non li abita. Un racconto che si sviluppa attraverso le visioni e la sensibilità di altrettanti grandi fotografi: Olivo Barbieri, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Paola De Pietri, Ilaria Ferretti, Guido Guidi, Andrea Jemolo, Francesco Jodice, Allegra Martin, Walter Niedermayr e George Tatge.

GIULIO II E RAFFAELLO. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna
08 ottobre 2022 – 05 febbraio 2023
Bologna, Pinacoteca Nazionale

Il Ritratto di Papa Giulio II della Rovere, uno dei capolavori di Raffaello – ed è un evento del tutto eccezionale – esposto alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, opera clou della mostra a cura di Daniele Benati, Maria Luisa Pacelli e Elena Rossoni. Un grande progetto espositivo e un itinerario che accendono i riflettori su quanto abbia significato per Bologna, e non solo, l’arrivo in città di artisti come Raffaello, Michelangelo o Bramante. Un arrivo che coincise con la presa del potere dello Stato della Chiesa, nella persona di Papa Giulio II della Rovere.

ROBERT CAPA. L’Opera 1932 – 1954
08 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023
Rovigo, Palazzo Roverella

È una mostra che ha l’ambizione di far emergere le tante sfaccettature di un personaggio passionale e in fin dei conti inafferrabile, sicuro di sé, insaziabile e mai del tutto soddisfatto. Che non esita a rischiare la vita per i suoi reportage. La mostra racconta il ruolo di Capa come testimone storico, indissociabile dall’impegno per una causa che in parte trova le sue motivazioni nelle origini del fotografo.

RON GALELLA, PAPARAZZO SUPERSTAR
07 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023
Conegliano (TV), Palazzo Sarcinelli

Ron Galella ha inseguito, stanato e fotografato i grandi personaggi del suo tempo, riuscendo a coglierli nella loro straordinaria quotidianità, agendo quasi sempre di sorpresa, a loro insaputa e spesso contro la loro volontà. Immagini rubate e scattate a raffica, frutto di appostamenti, depistaggi, camuffamenti, inseguimenti, lunghe attese, nello sprezzo di ogni rischio, fisico o legale. Questa, in Palazzo Sarcinelli, è la prima retrospettiva mondiale a lui dedicata dopo la sua recente scomparsa all’età di 91 anni.

KANDINSKY E LE AVANGUARDIE. Punto, linea e superficie
30 settembre 2022 – 21 febbraio 2023
Mestre (Ve), Centro Culturale Candiani

“Kandinsky e le Avanguardie. Punto, linea e superficie”, progetto originale di MUVE, l’intero contenuto della ricchissima esposizione dalle proprie Collezioni, fatto del tutto eccezionale in Italia, soprattutto se si fa riferimento ai grandi interpreti del ‘900 internazionale. In mostra, con Kandinsky, si ammirano capolavori di Paul Klee, Lyonel Feininger, Enrico Prampolini, Jean Arp, Victor Brauner, Joan Mirò, Antoni Tàpies, Yves Tanguy, Luigi Veronesi, Ben Nicholson, Karel Appel, Roberto Matta, Giuseppe Santomaso, Mario Deluigi, Tancredi, Mark Tobey, Emilio Vedova, Mirko Basaldella, Eduardo Chillida. Bruno De Toffoli, Julia Mangold, Luciano Minguzzi, Richard Nonas.

ANDY WARHOL. Icona Pop
30 settembre 2022 – 29 gennaio 2023
Padova, Centro Culturale Altinate | San Gaetano

“Andy Warhol. Icona Pop” riunisce oltre 150 opere tra disegni, fotografie, incisioni, serigrafie, sculture e postcards, e si sviluppa su sei sezioni tematiche, a partire dal ritratto biografico del grande artista newyorkese. Questa immersione nell’eccentrico mondo di Warhol, l’icona pop per eccellenza, approfondisce la rappresentazione che Warhol propone della società e della cultura americane. Lo stesso artista ha finito con il trasformarsi in icona di sé stesso, come intelligentemente recita il titolo di questa mostra che porta a Padova un’esperienza culturale insieme profonda e giocosa.

PEDRO REYES. Zero Armi Nucleari
24 settembre 2022 – 22 febbraio 2023
Orani, Museo Nivola

Il Museo Nivola presenta la prima personale dell’artista messicano in una istituzione italiana. La mostra presenta gli sviluppi della campagna Zero Nukes, lanciata dall’artista in collaborazione con numerose istituzioni e figure del mondo dell’arte e della scienza, per portare all’attenzione del pubblico la minaccia nucleare e fare pressione sui governi per la riduzione della produzione e il disarmo.

L’OCCHIO IN GIOCO Percezione, impressioni e illusioni nell’arte
24 settembre 2022 – 26 febbraio 2023
Padova, Palazzo del Monte di Pietà

Ad essere proposto qui è un nuovo modello espositivo, che abbraccia e unisce due dimensioni: lo sguardo generale che accompagna il visitatore a comprendere l’indagine e lo sviluppo delle arti sul tema del movimento, e uno, più specifico, che indaga i rapporti tra la psicologia della percezione e la creatività. La sezione dedicata alla percezione, al movimento, al colore, all’optical come caleidoscopio è curata da Luca Massimo Barbero mentre quella denominata “La scuola patavina di psicologia della percezione, il Gruppo N e l’arte programmata” è affidata, tra gli altri ai prof. Guido Bartorelli, Giovanni Galfano, Andrea Bobbio e Massimo Grassi dell’Università di Padova.

I PITTORI DI POMPEI
23 settembre 2022 – 19 marzo 2023
Bologna, Museo Civico Archeologico

Una mostra per scoprire da vicino le figure dei pictores, ovvero gli artisti e gli artigiani che realizzarono gli apparati decorativi nelle case di Pompei, Ercolano e dell’area vesuviana. L’importantissimo patrimonio di immagini che questi autori ci hanno lasciato – splendidi affreschi dai colori ancora vivaci, spesso di grandi dimensioni – restituisce infatti il riflesso dei gusti e i valori di una committenza variegata e ci consente di comprendere meglio i meccanismi sottesi al sistema di produzione delle botteghe.

CARLO V, DAGLI UFFIZI A PALAZZO BESTA A TEGLIO
06 aprile 2022 – 06 Aprile 2023
Palazzo Besta, Teglio (So)

A Palazzo Besta, a Teglio, il grande Ritratto dell’Imperatore Carlo V, attribuito a Tiziano e alla sua bottega, patrimonio della Galleria degli Uffizi, è posto a confronto con il ritratto dello stesso imperatore affrescato nel Salone d’Onore del Palazzo. Il primo appare uomo cupo, in assetto da battaglia. Il secondo è raffigurato in veste di pacificatore, sereno nella sua piena funzione regale. Le due facce del potere insomma.

Tante belle mostre, ma anche nuove (o rinnovate) sedi espositive. Eccone alcune di imperdibili.

GLI ATELIER DI MARIANO FORTUNY. Apertura al pubblico del secondo piano del Museo Mariano Fortuny y Madrazo
Venezia, Museo Fortuny

Palazzo Fortuny, scrigno della creatività artistica. L’apertura delle sale del secondo piano della dimora, che segue il restauro e il riallestimento dei restanti ambienti, consente di ammirare non solo i tesori di arte e arti applicate tramandateci dai Fortuny ma di approfondire i loro interessi culturali, le fonti, le ricerche che qui sono state condotte e che, in non pochi casi, sono state la base per l’avvio di attività imprenditoriali che hanno portato il binomio Fortuny-Venezia nel mondo.

IL NUOVO GRANDE BAILO SI ARRICCHISCE DI 4 SALE
Treviso, Museo Civico Luigi Bailo

Il nuovo Bailo si allarga. Al percorso museale già esistente si aggiungono 4 nuove sale, riservate ad altrettanti protagonisti della pittura veneta del Novecento: Alberto Martini, Nino Springolo, Lino Selvatico e Giovanni Barbisan.

Nuovo MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI VERONA. Inaugurazione delle nuove sale espositive. ENTRANDO NELLA STORIA. L’età del Ferro nel Veronese
Verona, Museo Archeologico Nazionale di Verona

A essere documentato in questa nuova sezione dell’Archeologico Nazionale è il millennio di storia del territorio veronese che precede la romanizzazione. Qui si intrecciarono tra Veneti, Etruschi e Reti. Sono soprattutto i ricchissimi materiali rinvenuti negli scavi delle necropoli a fornire i contenuti della nuova sezione. Sepolture di uomini e donne – tra esse quella del Piccolo Principe e della Ragazza con l’uovo di cigno – ma anche di cavalli: i cavalli veneti, citati da fonti latine e greche per la loro agile bellezza.

I 10 ANNI DEL PALLADIO MUSEUM
22 settembre 2022
Vicenza, Palladio Museum

Due grandi mostre, altrettante giornate di studio con interventi dei maggiori specialisti internazionali, pubblicazioni, concerti, eventi speciali… Per festeggiare il decennale del Palladium Museum, il museo-laboratorio dove si racconta al grande pubblico, in modo preciso chiaro coinvolgente, tutto quello che giorno dopo giorno ancora oggi si scopre sul più celebre e imitato architetto degli ultimi cinque secoli, Andrea Palladio.


Ufficio Stampa:
Studio ESSECI – Sergio  Campagnolo
Tel +39 049.663499
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Genova, Capitale Europea del Natale: Gli espressivi personaggi del Presepe “della Madonnetta”

Genova, Presepe della Madonnetta – Foto di Fabio Bussalino

Quest’anno la commissione europea ha designato “Genova, Capitale Europea del Natale 2022“, con il Patrocinio del Parlamento Europeo.  Per tutto il periodo delle Feste, un densissimo calendario di visite guidate a tema permetterà ai visitatori di esplorare in ogni aspetto le tradizioni liguri e godersi gli eventi, tutti identificati dal logoEuropean Capital of Christmas”.

Dalla prima metà del XVI secolo fino ai primi decenni del XIX secolo, Genova ha rivaleggiato con Napoli nella produzione di figurine e sculture da presepe. Molto particolari i presepi del Sette-Ottocento, con figurine di legno vestite di preziosi abiti d’epoca che rappresentano tutti i ceti sociali, dai velluti e le sete dei Re Magi alle raffigurazioni dei popolani e dei contadini; tutte arricchite da piccoli, preziosi dettagli ed accessori.

Fra i presepi permanenti, il santuario Maria SS. di Carbonara detto “della Madonnetta”, ospita un presepe popolato da espressivi personaggi, popolani e soldati, contadini e mercanti e reso speciale dal fondale che riproduce scorci di Genova. Il santuario è raggiungibile utilizzando una delle caratteristiche funicolari genovesi che dal centro sale verso le colline del Righi. Il viaggio offre senza dubbio un’occasione unica per godere di suggestive viste “verticali” tra le case e il mare.

Il Museo dei Beni Culturali Cappuccini conserva una bella raccolta di statuine sette-ottocentesche, oltre a un affascinante presepe meccanico, realizzato all’inizio del Novecento: sette motori azionano oltre 150 personaggi.

Ma molti altri Presepi storici vengono allestiti in chiese e oratori nel periodo di Natale, in un itinerario affascinante in tutta la città Nel periodo delle Feste tutta Genova si veste di luci e di addobbi, e si anima di tanti mercatini per tutti i gusti. Il più tradizionale è il Mercatino di Sa Nicola, dal 3 al 23 dicembre in piazza Piccapietra: artigianato, enogastronomia, oggettistica ed eventi all’insegna della solidarietà. Torna poi l’appuntamento con il Mercatale, il mercatino ambientato nelle caratteristiche casette di legno disposte intorno alla centralissima Piazza De Ferrari.
Ma in tante piazze e vicoli del centro storico si potranno trovare idee fantasiose e originali per i regali di Natale.


Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa
Via Piave 74, 00198 Roma

Agrigento, Costa del Mito: Notte di Capodanno con Achille Lauro

Achille Lauro ad Agrigento con uno special dj set 

La Notte di Capodanno a Piazza Marconi (Agrigento), evento di punta della Costa del Mito

Sarà lo show di Achille Lauro, ad Agrigento, per l’ultima sera dell’anno, uno dei più rilevanti momenti di promozione della Costa del Mito. Grande, dunque l’attesa, per i numerosi eventi dell’intera fascia costiera che va da Selinunte a Gela. La star internazionale Achille Lauro si esibirà con uno Special Dj Set in Piazza Marconi nella notte di Capodanno. 

Lo abbiamo visto protagonista sul palco dell’Ariston di Sanremo e all’Eurovision. Icona, punkrocker, popstar, capace di scardinare ogni stereotipo di genere, sempre pronto a rinnovarsi, incanterà il pubblico per la prima volta ad Agrigento. 

A condurre sarà Riccardo Gaz. Tra gli ospiti Silvio Schembri, ex “iena” di Mediaset e ora giornalista di “Non è l’Arena” su La7. La serata sarà allietata dalla musica di Lello Analfino. A seguire è in programma il “Capodanno all’italiana” con Pablo. 

Ad accogliere i visitatori saranno le stelle delle luminarie della centrale via Atenea e nel centro storico, ormai una vera e propria tradizione, con il Trenino e il Villaggio di Babbo Natale, la Casa di Babbo Natale al Palacongressi e le altre attività per bambini, gli artisti di strada e i concerti al Teatro Pirandello. 

Ad organizzare gli eventi di “Destinazione Agrigento – Natale 2022” è il Comune di Agrigento in collaborazione con la DMO – Distretto Turistico Valle dei Templi, la Fondazione Teatro Luigi Pirandello e il Parco Archeologico della Valle dei Templi, con il sostegno del Ministero del Turismo e dell’Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana. 

Per maggiori info sulla Costa del Mito clicca qui


Melina Cavallaro
melina@freetrade.it

Pisa, Museo della Grafica: Campi natalizi

In occasione delle vacanze natalizie il Museo della Grafica, in collaborazione con il CUS Pisa, organizza:

UNA BEFANA AL MUSEO:
UN VIAGGIO TRA STAMPE, FOTOGRAFIE E COLORI

Campi natalizi per giovani artiste e artisti dai 6 agli 11 anni

4 e 5 gennaio 2023, ore 8:15 – 14:15

Merenda e pranzo al sacco a cura della famiglia 

Per informazioni: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it 

Costo: 30 € a giornata 

Riduzione del 10%: figlie/i dei soci UniCoop Firenze e Coop Tirreno, figlie/i dei dipendenti dell’Università di Pisa, della Scuola Normale e della Scuola Sant’Anna 

Necessario certificato medico per attività sportiva non agonistica 

Iscrizione e pagamento presso la Segreteria del CUS Pisa, via Federico Chiarugi, 5 – Pisa 

Per ulteriori informazioni cliccare il logo:

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

ENIT, dati e previsioni sul turismo da Natale 2022 all’Epifania 2023

ENIT, I VIAGGIATORI STRANIERI SOTTO L’ALBERO SI REGALANO L’ITALIA

TRA NATALE E L’EPIFANIA OLTRE 274 MILA PRENOTAZIONI VERSO LA PENISOLA

RADDOPPIATE LE PRESENZE DI TURISTI DAGLI STATI UNITI

QUASI SOLD OUT LE STRUTTURE RICETTIVE: PER L’ULTIMO DELL’ANNO SOLO IL 30 PERCENTO DI DISPONIBILITA’

È QUASI TOTALMENTE TURISMO LEISURE DI CUI OLTRE 81 MILA COPPIE

23 Dicembre 2022

L’Italia sotto l’albero: i viaggiatori stranieri mettono in programma un viaggio nella Penisola per le festività fino all’Epifania. Uno studio di Enit su dati Fordwardkeys rivela un vigoroso fermento a partire dal 19 dicembre 2022 e fino all’8 gennaio 2023. Le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia tra la settimana prenatalizia ed il week-end dell’Epifania sono attualmente 274 mila circa con un aumento del +57,3% rispetto al medesimo periodo 2021/2022.
 
Continua la forte rappresentanza del mercato statunitense che raddoppia rispetto al 2021 (+49,8%): le prenotazioni aeree per le vacanze di Natale dagli USA sono già 57mila. La percentuale di americani sfiora il 21% sul totale degli arrivi esteri previsti. Seguono le prenotazioni da Germania, 26.970 (+22,2%) e Regno Unito, 21.730 (+34,0%), con un’incidenza rispettiva del 9,8% e del 7,9% sul totale.
 
“Segnali di un turismo italiano più che mai vivido e pronto a nuove sfide. Ma non ci adagiamo sugli allori. Enit ha grandi progetti in cantiere per rendere l’industria del turismo una filiera rodata, sinergica e competitiva” commenta Ivana Jelinic Ceo Enit.
 
E’ ancora la Capitale in testa alle mete di preferenza con oltre 122 mila prenotazioni aeree. E’ la destinazione con le migliori performance, destinata ad accogliere circa il 45 percento dei visitatori internazionali totali, l’82,2% in più rispetto allo stesso periodo 2021/2022.
Roma è seguita sul podio delle città d’arte top 3 da Milano (oltre 74 mila), in crescita del +63,9% con una quota di arrivi aeroportuali pari al 27,0% e da Venezia (oltre 24 mila), +30,2% con il 9,0% sul complessivo.
 
L’82 per cento dei visitatori delle festività è un turista leisure ben 224.500 (+50,5% sul 2022/2021).
 
A riservare voli aerei verso l’Italia sono principalmente coppie: fino ad ora si contano 81.462 prenotazioni per 2 passeggeri (+48,2% sul 2021), il 29,7% del totale.
 
I turisti internazionali viaggiano soprattutto in Economy: circa 234 mila arrivi aereoportuali previsti in l’Italia (+59,2%), l’85,4% del totale. Segue la classe Premium (+47,7%; 7,5%), che, in ripresa, conferma la propensione dei viaggiatori a spendere di più non solo per il volo, ma anche per tutti i servizi turistici del viaggio a vantaggio delle destinazioni prescelte. 
Esigue le richieste per la prima classe che, tra l’altro, sono più che dimezzate rispetto allo scorso anno (-53,8%).  
 
Per prenotare il volo si sceglie direttamente la compagnia aerea: 157.460 prenotazioni per il periodo con una quota del 57,5% sul totale, in aumento del +33,0%.  Segue l’utilizzo delle agenzie di viaggio tradizionali con 62.000 prenotazioni (+121,9%; il 22,6% sul totale)
Dal 19 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, le prenotazioni delle camere disponibili nelle strutture ricettive sui canali delle Online Travel Agencies sono attualmente al 32,5%, contro il 19,0% dello stesso periodo del 2021-2022.
 
Analizzando il dato giornaliero, il livello di occupazione massimo si rileva per l’ultimo giorno dell’anno quando arriva al 60%, quasi il doppio rispetto al tasso di saturazione delle festività natalizie 2021-2022 fermo al 36,5%.
 
Per l’intero periodo, tutti i prodotti turistici dalla montagna, al lacustre, alle città d’arte superano la media nazionale, tranne il balneare, vista la stagione, leggermente inferiore (31,4%).  In primis il comparto montano con il 44,0% della disponibilità prenotata. Il picco si raggiunge l’ultimo dell’anno, soprattutto per la montagna (79,5%) e i laghi (69,1%). Rispetto al dato 2021, le performance migliori se le aggiudicano le città d’arte con un tasso di saturazione medio superiore di 25 punti percentuali.

Credits photo – elina-fairytale


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Venezia: Palazzo Grimani celebra Inge Morath la prima donna fotografa dell’Agenzia Magnum Photos

Da sinistra a destra:
Inge Morath, Audrey Hepburn, Durango, Messico, 1958 ©Fotohof archiv / Inge Morath / Magnum Photos
Inge Morath, Venezia, 1955 ©Fotohof archiv / Inge Morath / Magnum Photos
Inge Morath, Venezia, 1955 ©Fotohof archiv / Inge Morath / Magnum Photos

INGE MORATH

Fotografare da Venezia in poi
Venezia, Museo di Palazzo Grimani

18 gennaio – 4 giugno 2023

Mostra a cura di Kurt Kaindle e Brigitte Blüml, con Valeria Finocchi.

Promossa dalla Direzione regionale Musei Veneto (direttore Daniele Ferrara) e Suasez in collaborazione con Fotohof, Salisburgo con il patrocinio e il sostegno del Forum Austriaco di Cultura di Milano

Il Museo di Palazzo Grimani di Venezia celebra la figura della fotografa Inge Morath (Graz 1923 – New York 2022) con una sezione inedita per l’Italia dedicata alla città lagunare dove la sua carriera ebbe avvio. È stato l’amore a condurre nel novembre del 1951 Inge Morath e Lionel Burch, neo sposi, a Venezia. E sono stati il maltempo in Laguna e Robert Capa, a far diventare lei, che con la fotografia non aveva dimestichezza diretta ma che collaborava già con la celebre agenzia fotografica parigina, la prima donna fotografa dell’Agenzia Magnum Photos.

La mostra che dal 18 gennaio al 4 giugno 2023 si ammirerà al Museo di Palazzo Grimani focalizza la Venezia di Inge Morath, attraverso il celebre reportage che la fotografa austriaca realizzò in Laguna, quando l’Agenzia Magnum la inviò in città per conto de L’Oeil, rivista d’arte che aveva scelto di corredare con scorci veneziani un reportage della mitica Mary McCarthy.

“Inge Morath Fotografare da Venezia in poi” è curata da Kurt Kaidl e Brigitte Blüml, con Valeria Finocchi; promossa dalla Direzione regionale Musei Veneto (direttore Daniele Ferrara) e la società Suazes che, alcuni anni fa, ha fatto conoscere in maniera dettagliata la carriera di questa fotografa in Italia.

All’epoca del primo soggiorno veneziano, la Morath lavorava in Magnum non come fotografa ma come collaboratrice redazionale. In pratica si occupava, anche grazie alla sua conoscenza delle lingue, della realizzazione delle didascalie che accompagnavano le immagini dei suoi colleghi fotografi, del calibro di Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e Robert Capa.

Non fotografava, ma non le mancavano occhio e sensibilità. In quel novembre, la luce di Venezia sotto la pioggia la stregò, tanto da indurla a chiamare Robert Capa, responsabile della Magnum, per suggerirgli di inviare un fotografo in grado di catturare la magia che tanto la stava stupendo. Capa le rispose che un fotografo di Magnum a Venezia c’era già: era lei con la macchina fotografica. Non restava che comprare un rullino, caricarla e iniziare a fotografare.

“Ero tutta eccitata. Sono andata nel luogo in cui volevo scattare le mie fotografie e mi sono fermata: un angolo di strada dove la gente passava in un modo che mi sembrava interessante. Ho regolato la fotocamera e ho premuto il pulsante di scatto non appena ho visto che tutto era esattamente come volevo. È stata come una rivelazione. Realizzare in un istante qualcosa che mi era rimasto dentro per così tanto tempo, catturandolo nel momento in cui aveva assunto la forma che sentivo giusta. Dopo di che, non c’è stato più modo di fermarmi”.

Nel 1955, quattro anni dopo quelle prime fotografie, arriva l’incarico dalla rivista L’Oeil. Una volta a Venezia, avverte l’urgenza di esplorare la città e così “per ore andai in giro senza meta, solo a guardare, ossessionata dalla pura gioia di vedere e scoprire un luogo. Ovviamente avevo divorato libri su Venezia, sulla pittura e su quello che avrei dovuto fare. Il mio cervello ne era pieno… “.

“Il mio divertimento maggiore era quello di sedermi alla Scuola degli Schiavoni ed immergermi nelle opere di Carpaccio, quasi sempre da sola. O passare il tempo in compagnia del Tiepolo, era la fine del mondo. La sera i miei piedi erano stanchi e anche nel sonno mi trovavo ancora a camminare su innumerevoli ponti, le onde dei canali come pietrificate”.

Poi il Cimitero all’Isola di San Michele, Burano, Murano, Torcello, le processioni, il Redentore, i gatti ed i panni stesi, monumento, acqua e la gente comune…

“Come sarei felice di aver catturato con la mia macchina fotografica qualcosa che mi ha commosso, come la donna davanti al cancello del Palazzo Furstenberg con i gomiti piegati dietro la schiena o le scarpe dimenticate davanti a una fontana, la quotidianità in tutto la sua precaria bellezza”.

“Fotografare era diventata per me una necessità e non volevo assolutamente più farne a meno”.

La mostra nel suo complesso raccoglie circa 200 fotografie che avranno un focus specifico e inedito su Venezia anche con il supporto di documentazione inedita. Molte di queste fotografie veneziane, circa un’ottantina, non sono mai state esposte prima in Italia.

A corredo una selezione dei suoi principali reportage fotografici dedicati alla Spagna, Iran, Francia, Inghilterra-Irlanda, Stati Uniti d’America, Cina e Russia, oltre che la sezione dedicata ai ritratti, sezione molto importante nella sua ultima parte di carriera.

Un progetto che cade in concomitanza dei cento anni della nascita di Inge Morath (Graz 1923).

Come dichiara Daniele Ferrara, direttore regionale Musei Veneto: “Prosegue il rapporto del Museo di Palazzo Grimani, Istituto statale della Direzione regionale musei Veneto – Ministero della Cultura, con espressioni alte della creatività contemporanea Il concetto è quello di un museo laboratorio, che eredita quella funzione di crogiuolo di esperienze artistiche svolta dal Palazzo tra il Cinque e il Settecento. Successivamente ad “Archinto”, mostra site specific del maestro tedesco Georg Baselitz con opere dialoganti con lo spazio del Palazzo e la sua collezione, il museo ha accolto l’esposizione di importanti artisti italiani del fumetto, “Dopo la fine. Architetture narrative e nuove umanità“. Ora il Museo volge lo sguardo alla fotografia ed è scelta che scaturisce anche dall’impegno congiunto della Direzione Musei Veneto e dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione per lo studio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio fotografico”.  

Concetti che vengono confermati da Valeria Finocchi, direttrice del Museo di Palazzo Grimani: “Il Museo da alcuni anni è oggetto di un’importante processo di valorizzazione grazie alla fattiva collaborazione pubblico-privato con prestigiose realtà come la Fondazione Venetian Heritage e all’incessante lavoro di costruzione di nuovi contenuti e nuove prospettive di lettura del suo prezioso patrimonio artistico e architettonico, che impegnano lo staff interno e i collaboratori dalla ricerca storico-museologica fino alla progettazione di esperienze di alta divulgazione ed educative. Attraverso il riallestimento di numerosi ambienti del piano nobile, tra cui la celebre Tribuna, nel 2019, e la Sala del Doge, nel 2021, il Palazzo è tornato al centro della scena culturale veneziana e oggi si rivolge a pubblici differenziati, in un rinnovato rapporto con la città stessa grazie a progetti dedicati al recupero del patrimonio immateriale del territorio di riferimento”.

Marco Minuz di Suazes come coorganizzatore del progetto espositivo: “Questa collaborazione con la Direzione museale del Veneto e con il Museo di Palazzo Grimani valorizza un lavoro da noi abbiamo intrapreso qualche anno per far scoprire al nostro paese la figura di questa straordinaria figura. Ricostruire un progetto calandolo sul lavoro che Inge Morath dedicò a questa città rappresenta il miglior modo per celebrare la sua nascita”.


Museo di Palazzo Grimani
Ramo Grimani,
Castello 4858
30122 Venezia
Tel. 041.241.1507

Orari: 
martedì-domenica dalle 10.00 alle 19.00; ultimo ingresso ore 18.30.
lunedì chiuso

https://ingemorathexhibition.com

Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
Tel. 049663499
www.studioesseci.net
Referente Simone Raddi: simone@studioesseci.net

Direzione regionale Musei Veneto
Tel. 0412967611
Ufficio Comunicazione 
Referente Vincenza Lasala: vincenza.lasala@cultura.gov.it

Museo di Palazzo Grimani
Tel. 0412411507
Referente Eleonora Mazzeo: eleonora.mazzeo@cultura.gov.it

Padova, Centro Altinate: ANDY WARHOL amava il Natale! – “È la festa più pop che ci sia”

Andy Warhol. Icona Pop

Padova, Centro Culturale Altinate | San Gaetano

Fino al 29 gennaio 2023

Siamo (quasi) tutti convinti che, con l’avvento del consumismo, il vero spirito del Natale si sia un po’ perso. Ci sono nuove priorità come la corsa ai regali e la sfarzosità degli addobbi. Se dovessimo pensare a un legame tra consumismo e arte, non potremmo che rivolgerci a Andy Warhol, l’artista più rappresentativo della seconda metà del secolo scorso. Warhol elevò il consumismo a simbolo della modernità, presentando prodotti di largo consumo, personaggi famosi del mondo dello spettacolo e pubblicità, come soggetti delle sue opere. L’artista della Campbell’s Soup, autore del celebre ritratto policromo di Marilyn Monroe, amava profondamente il Natale e in particolare credeva nel Natale americano come una sorta di mito collettivo. Warhol si prodigava nella rappresentazione del Natale: esagerando nelle decorazioni e producendo cartoline d’auguri senza sosta. Secondo quanto testimoniato da chi ebbe modo di conoscerlo, Andy Warhol amava molto fare i regali di Natale, inoltre, adorava circondarsi delle persone care e dava estrema importanza all’amicizia e alla solidarietà. Lo testimoniano le sue attività benefiche per i più bisognosi. 

Ladies and Gentlemen (Wilhelmina Ross), 1975,
Serigrafia su carta Arches, 110.5 x 72.4 cm,
© The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc

Da un punto di vista iconografico, Warhol rappresentò sia soggetti più tradizionali (come l’Adorazione dei Magi) che rappresentazioni più commerciali e in linea con il proprio stile. Ad esempio i Greetings from Andy: Christmas at Tiffany’s e una serie di dipinti che raffiguravano Poinsettias, le piante meglio note come “stelle di Natale”. Risale al 1981 il portfolio dal titolo Myths che contiene dieci serigrafie di personaggi iconici leggendari, quali Superman, Dracula, Uncle Sam, Howdy Doody e, ovviamente, Santa Claus, il nostro Babbo Natale. Personaggi di immaginazione divenuti simboli della cultura mondiale.

Pierre Houlès, ‘Andy Warhol Minox’, fotografia, 1982, 30×45 cm, collezione privata (verticale)

Infine, nel 1978, Warhol apparve su una copertina della rivista High Times in cui indossava i panni di Babbo Natale in compagnia dello scrittore e sceneggiatore statunitense Truman Capote, quest’ultimo travestito da bambina con un grande lecca lecca in mano.

Andy Warhol, nonostante le critiche al consumismo, non poté quindi sottrarsi al fascino dello spirito natalizio che contagiava (e contagia) letteralmente tutti. Il Natale, come affermava Andy Warhol, è la festa più pop che ci sia.


Orari durante le festività
24 e 25 dicembre: chiuso
26 dicembre: 10 – 19
27, 28, 29, 30 dicembre: 10 – 13 e 15 – 19
31 dicembre: 10 – 18
1 gennaio: 14 – 19
2, 3, 4 e 5 gennaio: 10 – 13 e 15 – 19
6, 7 e 8 gennaio: 10 – 19

Per Info e Biglietti: https://www.artikaeventi.com/
tel.  351 809 9706 

Email: mostre@artika.it

Mostra a cura di Simona Occioni
Percorso espositivo a cura di Daniel Buso
Mostra organizzata da ARTIKA di Daniel Buso e Elena Zannoni, in collaborazione con Fondazione Mazzoleni e Città di Padova
Sponsor: Acca Kappa e Pointhouse
Partner: Fai, Touring Club e Trenitalia

Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
tel. 049.663499
Rif. Roberta Barbaro roberta@studioesseci.net
www.studioesseci.net